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  • Wp Recovery: ripristina il tuo sito hackerato

    Wp Recovery: ripristina il tuo sito hackerato

    Da quest’anno l’offerta Mr Keting si arricchisce di un servizio che ottimizza il tuo sito e recupera i dati anche nel caso in cui il sito sia stato hackerato.

    Come un malanno di stagione, gli attacchi hacker possono colpire qualsiasi sito web, senza distinzione, e in men che non si dica fanno sparire anni e anni di lavoro e di informazioni in un secondo.

    Grazie a WP Recovery, servizio creato e gestito dai nostri esperti dalla nostra sede di Verona, però, è possibile recuperare i dati persi, migliorare la velocità del sito e metterlo in sicurezza con il servizio hosting.


    WP Recovery: la sicurezza per il tuo sito in WordPress

    WP Recovery permette di ripristinare un sito hackerato solo a condizione che esso sia stato realizzato con WordPress. WordPress è la piattaforma più diffusa per la realizzazione di siti web professionali, blog ed e-commerce.

    Offerta ampia

    Offre un’ampia possibilità di personalizzazione e al contempo un’interfaccia utente molto semplice, con la quale puoi aggiungere contenuti in autonomia e mantenere un filo diretto con gli utenti senza dover ricorrere ogni giorno all’intervento di un webmaster.

    Essendo così diffusa, WordPress è anche una delle piattaforme più a rischio, perché gli hacker conoscono bene le sue potenzialità e sanno come, dove e quando agire per rubare i dati.


    WP Recovery protegge e ottimizza WP

    WPRecovery nasce proprio per proteggere i siti web in WordPress, ottimizzarli con costanza e recuperare i dati in caso di attacchi hacker, così scongiuri la paura che un giorno gli utenti, cercando il tuo sito, vengano dirottato su siti porno, siti di vendita armi o chissà quale altra pagina ingannevole.


    I servizi WP Recovery

    Il progetto WP Recovery ha come obiettivo principale il ripristino di siti già hackerati.

    Ti basta visitare il sito wprecovery.com e cliccare sul tasto verde SOS Sito Hackerato per ricevere subito assistenza e recuperare i dati persi, ma c’è di più.

    WP Recovery ti offre una serie di servizi accessori per la messa in sicurezza e l’ottimizzazione del tuo sito, come


    RIMOZIONE MALWARE

    Quando un sito viene hackerato, i visitatori delle pagine vengono dirottati su altri siti web. Esistono però altri modi più subdoli per disturbare la navigazione e portare gli utenti a compiere azioni senza consapevolezza.

    In questo caso si parla di siti con malware, programmi “invisibili” che si installano sulle pagine e disturbano la navigazione, ma che grazie al servizio WP Recovery vengono scovati ed eliminati.


    RIMOZIONE PASSWORD

    Se non accedi con frequenza alle pagine del tuo sito web, può capitare che a distanza di mesi dimentichi le password di accesso e, anche se sei il legittimo proprietario del sito, non puoi più modificarne i contenuti, finché non richiedi un nostro intervento!

    Con il servizio assistenza WP Recovery, infatti, i nostri tecnici riescono a recuperare le tue vecchie password e darti di nuovo accesso alle tue pagine web.


    AGGIORNAMENTO WORDPRESS

    WordPress è una piattaforma in continuo fermento, per questo ogni giorno vengono rilasciati aggiornamenti che rallentano le pagine e possono creare disturbo alle funzionalità del sito, come tasti che non funzionano più o form che non inviano mail, facendoti perdere i contatti dei potenziali clienti.

    Con il servizio WP Recovery, la versione di WordPress del tuo sito e tutte le funzionalità installate tramite plug-in vengono monitorate e aggiornate con costanza, affinché il sito sia sempre performante e diventi davvero lo strumento di business di cui hai bisogno.


    HOSTING WP RECOVERY

    Spesso i siti vengono hackerati perché sono ospitati in uno spazio web poco sicuro, che risulta molto facile da “bucare” per rubare i dati.

    Con WP Recovery puoi decidere di chiedere assistenza per siti già hackerati, ma anche spostare il tuo sito sui nostri server controllati quotidianamente, che prevengono gli attacchi e garantiscono la sicurezza che cerchi.


    Le soluzioni WP Recovery

    I servizi WP Recovery sono disponibili in tre differenti modalità:

     

    SU RICHIESTA

    Quando hai un problema con il tuo sito, chiami e noi corriamo in tuo aiuto. Paghi solo l’intervento richiesto, ma resti responsabile della sicurezza del tuo sito web e corri il rischio che a distanza di poche settimane il sito venga hackerato di nuovo.

    VAI AL SERVIZIO

    HOSTING SICURO

    Trasferisci il tuo sito sui nostri hosting sicuri con back up giornalieri, previeni gli attacchi hacker e ottieni il certificato SSL, ma non ottimizzi le funzionalità del sito attraverso gli aggiornamenti periodici.

    VAI AL SERVIZIO

    HOSTING GESTITO

    Oltre a costudire i tuoi dati nei nostri server sicuri, ci occupiamo degli aggiornamenti del sito, dell’adeguamento GDPR e interveniamo immediatamente in caso di attacchi alla sicurezza.

    VAI AL SERVIZIO


    WP Recovery non include i seguenti servizi:

    Restano invece escluse le modifiche ordinarie e periodiche fatte su prodotti, linee di produzione e servizi che migliorano prodotti/servizi, ma senza cambiare la loro natura.Adesso che hai capito perche WP Recovery: la soluzione per la perdita dati di un sito hackerato, contattaci e scopri il nostro programma di fornitura/fidelizzazione per Web Agency.

    Previeni gli attacchi hacker e sfrutta al massimo le potenzialità del tuo sito in WordPress.


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  • Cloud: 5 buone ragioni per un server dedicato

    Cloud: 5 buone ragioni per un server dedicato

    5 Buone ragioni per preferire un server dedicato al cloud.

    Senza avere la pretesa di esaurire in poche righe un argomento così delicato e complesso, vediamo insieme quali sono le 5 buone ragioni per preferire un server dedicato al Cloud.

    SE SEI IL TITOLARE O IL MANAGER DI UN’AZIENDA CHE GESTISCE MOLTI SITI WEB OPPURE POCHI MA DI GRANDISSIMA IMPORTANZA PER LA TUA ATTIVITÀ, ALLORA DEVI LEGGERE ATTENTAMENTE QUESTO POST.


    Chiariamo subito una cosa: io sono di parte

    Sono di parte perché Mr Keting oltre che di Marketing strategico e sviluppo, si occupa proprio di realizzare, configurare, ottimizzare e proteggere server Linux ad alte prestazioni.
    Server dedicati, insomma.

    Mr Keting attraverso una delle le sue controllate, gestisce un centinaio di server dislocati principalmente in Europa, Cina e Stati Uniti.
    Dicevo, sono di parte, ma sono anche un esperto nel mio settore: in oltre vent’anni di attività ho gestito personalmente almeno 300 server Linux di ogni ordine e grado di complessità. E ovviamente conosco bene tutte le più importanti soluzioni Cloud sul mercato.

    Quello che sto per scrivere è quindi il risultato di una lunga esperienza e vuole fornire uno spunto di riflessione a chi, come me, non condivide la corsa al Cloud degli ultimi anni.
    Motivatissima in alcuni casi, ma in molti altri assolutamente no.

    Ecco quindi quali sono, a mio insindacabile parere, le 5 ragioni per cui vale la pena preferire un server dedicato al Cloud.


    1. Crollo delle competenze IT

    Quando ho cominciato a lavorare nell’IT esistevano due scuole di pensiero dominanti: quella più corporate legata ai grandi monopolisti – Microsoft, Oracle, IBM, etc. – e il nascente esercito dei sysadmin indipendenti, capaci di costruirsi tutto da soli e fortemente contrari a qualsiasi tipo di licenza proprietaria o certificazione.

    Non è una mia opinione il fatto che sono stati questi ultimi a costruire la Rete degli anni d’oro e a permettere a Internet di raggiungere il livello di popolarità che ha poi acceso le micce della New Economy.

    Le aziende che si affacciavano allora sul web erano governate da gente skillatissima della seconda specie. Tutti i grandi progetti, specialmente quelli più visionari e innovativi, venivano lanciati da piccoli team con forti competenze – spesso maturate da assoluti autodidatti – e una completa autonomia: hardware, sistemi operativi e software venivano prodotti in casa, rapidamente e con un livello di customizzazione ineguagliabili.

     

    OGGI MOLTE AZIENDE HANNO CEDUTO COMPLETAMENTE IL CONTROLLO DI INFRASTRUTTURA E TECNOLOGIE A TERZE PARTI E SI SONO CONVINTE CHE LA CONOSCENZA DELLE SPECIFICHE TECNICHE INDICATE DAL FORNITORE DI SERVIZI CLOUD SIA UNA SORTA DI COMPETENZA IT 2.0… MA NON È COSÌ!

    Il risultato di tanti anni di Cloud ha prodotto una generazione di tecnici tecnicamente impreparati, i cui punti deboli saltano fuori tutti insieme nei momenti più critici: attacchi informatici, conflitti software, obsolescenza del codice, integrazione di sistemi, etc.

    Di fronte ad un qualsiasi problema minimamente complesso il titolare è costretto a ricorrere a personale esterno. E questo non va per niente bene!
    Tornare ai server dedicati costringe il reparto IT a giocare a carte scoperte e a dimostrare tutta la propria preparazione. Oppure, volendola prendere per il verso giusto, permette al reparto IT di dimostrare la propria centralità in azienda.


    2. Costi più elevati

    Possono dirmi quello che vogliono i marketing men delle varie aziende che forniscono servizi Cloud, ma a parità di performance loro sono molto, molto, molto più cari.

    Per i nostri clienti abbiamo fatto più volte tentativi di confronto tra i costi del Cloud e quelli di un server dedicato e in tutti i casi tra le due soluzioni c’erano differenze abissali.

    Vi faccio un esempio banale…
    Per un nuovo progetto editoriale abbiamo allestito un cluster di due server dedicati con buone caratteristiche:

    • 256GB RAM
    • 2x240GB dischi SSD in RAID1
    • Processore Intel Xeon Hexa-Core
    • 30 TB di traffico mensile compresi
    • Firewall dedicato
    • Assistenza 24/7/365

     

    Ebbene, ognuna delle due macchine costa al nostro cliente poco più di 180,00 EURO / mese compresi i servizi di assistenza e di manutenzione ordinaria. Per avere qualcosa di paragonabile ad un server del genere in Cloud avrebbero speso almeno il triplo!
    E senza qualcuno con cui confrontarsi personalmente in caso di problemi.

     

    SE PENSATE CHE UNA WEB AGENCY PUÒ OSPITARE SERENAMENTE OLTRE 1000 SITI WORDPRESS SU UNA MACCHINA DEL GENERE AVETE UN’IDEA CHIARA DI QUANTO SIA ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO DOTARSI DI UN SERVER DEDICATO.


    3. Mancanza di flessibilità e forti limitazioni

    Alcuni dei miei colleghi sono in realtà rivenditori di soluzioni chiuse, di cui conoscono solo superficialmente l’architettura avendola “imparata” dalle istruzioni scritte accanto ai vari pulsanti del gestionale che utilizzano: CPanel, Plesk, etc.
    Lo dico con una certa dose di sarcasmo, ma credetemi che spesso è davvero così.
    Questa superficialità nelle competenze legate all’architettura porta alla peggiore risposta che si possa dare ad un cliente: “Non si può fare”.
    Ma signori… il concetto di “non si può fare” non esiste proprio in ambito informatico, la risposta più sincera sarebbe una delle due: io non lo so fare o le tecnologie che io ho adottato non lo permettono.

    Qualche giorno fa un cliente ci ha contattato aprendo un ticket nel nostro CRM. La sua esigenza era inizialmente piuttosto confusa ma in un paio di botta e risposta siamo riusciti a capire che aveva bisogno di almeno 3 versioni PHP extra oltre a quella di default montata sul suo server.

    Tralasciando il fatto che la richiesta sia più o meno assurda, con un intervento di due sole ore ed un costo decisamente contenuto il cliente è stato accontentato ed ora può ospitare le vecchie applicazioni web che richiedevano quelle specifiche versioni di PHP.

     

    TROVATEMI UNA SOLUZIONE CLOUD CHE PERMETTA UNA FLESSIBILITÀ ED UN LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE DEL GENERE E CHE NON COSTI UNA FORTUNA…


    4. Assistenza tecnica molto limitata o costosa

    Un server dedicato viene sempre affidato ad uno o più sysadmin ben definiti, una squadra di umani che si prendono cura della sua protezione e manutenzione.

    Mi riferisco ovviamente ai server forniti da società specializzate di piccole dimensioni, non alle soluzioni bulk fornite da multinazionali con decine di migliaia di clienti e centinaia di richieste di assistenza al giorno.
    Sia per i server dedicati, che per il Cloud, la manutenzione ordinaria e straordinaria dovrebbero essere sempre comprese nei canoni del contratto di noleggio che si sottoscrive e non gravare direttamente sul cliente.

    Ma ottenere assistenza tecnica non significa sempre e solo richiedere un intervento per malfunzionamenti, significa piuttosto avere a propria disposizione qualcuno a cui rivolgersi per ottenere supporto e informazioni anche solo nella scelta o nella configurazione di un software.

    È chiaro che il modello stesso del Cloud prevede il massimo grado di automazione possibile e punta quindi a minimizzare le interazioni con il supporto tecnico: non esiste un sysadmin del tuo servizio, Cloud per il semplice fatto che il Cloud non individua in maniera precisa e indipendente un tuo spazio circoscritto.

     

    IL CLOUD È PRINCIPALMENTE UN MODELLO DI BUSINESS ACCENTRATORE, SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA, ED È FORTEMENTE ORIENTATO ALL’ABBATTIMENTO DEI COSTI.
    A VANTAGGIO DELL’AZIENDA CHE LO EROGA, OVVIAMENTE, NON DEL CLIENTE FINALE.

    Ecco perché l’assistenza tecnica è spesso molto limitata oppure costosa.

    5. Potenziale dispersione di dati aziendali (anche) a vantaggio dei tuoi competitor

    Entriamo qui in un pericoloso campo minato in cui è proibito fare nomi o indicare casi reali, ma una delle ragioni più importanti per preferire un server dedicato al Cloud è la protezione dei dati aziendali contro la loro potenziale dispersione.

    Molte delle aziende che offrono servizi in Cloud oggi provengono da ambiti che niente hanno a che fare con hosting e housing, lo avrete sicuramente notato.
    Si tratta di enormi realtà proprietarie di servizi di dimensione globale che occupano di fatto posizioni di monopolio nella gestione delle informazioni e sono nei loro rispettivi ambiti inscalfibili e inamovibili.

    La giustificazione ufficiale per avere invaso il mondo dell’IT e fatto migrare migliaia di aziende verso le loro soluzioni Cloud è sempre la stessa: abbiamo bisogno di enormi data center in tutto il mondo e aprendo le nostre infrastrutture alle aziende otteniamo un forte abbattimento dei costi.

    Ma, secondo voi, regge questa motivazione?
    Perché allora non lo hanno fatto, prima di loro, le multinazionali dell’automotive, per fare solo un esempio?

     

    MHM… NON SO PIÙ A QUALE ALTRO EUFEMISMO RICORRERE PER ALLUDERE ALLE BIG COMPANY CHE GESTISCONO IL BUSINESS PIÙ REMUNERATIVO E PERICOLOSO – DOPO IL NARCOTRAFFICO – NELLA STORIA MODERNA: LA RACCOLTA, L’ANALISI E SEMPRE PIÙ SPESSO LA MANIPOLAZIONE DEI BIG DATA.

    Non aggiungo altro, ma ti faccio una domanda provocatoria:

    Se in un qualsiasi modo grazie ai dati che ospiti in Cloud e ai contenuti che scambi in rete attraverso i servizi in Cloud aiuti una società di profilazione ad individuare un preciso bacino di potenziali clienti perfetto per il tuo business cosa credi che ne faccia poi la stessa società di profilazione?

    Cercherà di venderli a chiunque sia disposto a pagarli per ottenere risultati commerciali, il che significa che potrà venderli a te come al tuo competitor.

    Al tuo competitor. Partendo dai tuoi dati.


    (In)concludendo

    Questo non vuole essere un documento tecnico che risolve definitivamente l’annosa questione di cosa sia meglio scegliere tra server dedicati e Cloud. Avevo in testa da tempo l’idea di mettere nero su bianco almeno queste 5 ragioni fondamentali che mi fanno propendere per i primi e così ho fatto.
    Perché anche se si tratta di 5 argomenti semplici e piuttosto conosciuti, ho il sospetto che qualcuno dopo averli letti ne rimarrà sorpreso e comincerà ad approfondire per saperne di più.

    E saperne di più – soprattutto su questi argomenti – è sempre una gran bella cosa, fidatevi!


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  • Waze Local e Apple Maps per il business

    Waze Local e Apple Maps per il business

    Come sfruttare Waze Local e Apple Maps Connect per il tuo businnes

    Il marketing di prossimità comprende tutte le attività finalizzate a promuovere un’attività sul web a livello locale, attraverso l’utilizzo di mappe e geo localizzatori, che mostrano la propria pubblicità solo a chi è fisicamente vicino alla tua azienda o alla tua attività commerciale.

    Per le aziende, “marketing di prossimità” è diventato sinonimo di Google My Business, lo strumento Google dedicato del quale ti abbiamo nelle scorse settimane, ma Google non è il solo ad offrire questo tipo di servizio.Nel panorama web esistono anche altri strumenti per il marketing di prossimità, e oggi vogliamo parlarti di Waze e Apple Maps, due soluzioni alternative che ti faranno conoscere ad un pubblico sempre più vasto.


    Waze

    Acquistato da Google nel 2013, e quindi ancora un servizio offerto dall’azienda di Mountain View, sebbene sotto altro marchio, Waze si basa sul concetto di crowdsourcing, cioè la partecipazione attiva degli utenti.

    Chiunque si registra, infatti, può accedere al servizio di car sharing e viaggiare in compagnia, ma anche aiutare gli altri navigatori segnalando in tempo reale informazioni sul traffico, sugli incidenti e addirittura sugli autovelox presenti in strada.

    Va da sé che per far questo debba essere integrato con delle mappe, e dall’offrire una mappa della città a indicare anche negozi, ristoranti e uffici, il passo è breve. Waze ha quindi incrementato una nuova funzione con il nome di Waze Local, attraverso la quale le aziende possono creare una propria scheda e rendere visibile la propria attività a tutti gli automobilisti nelle vicinanze.


    IL SERVIZIO È MOLTO INTUITIVO E PERMETTE TRE DIVERSE TIPOLOGIE DI PUBBLICITÀ:

    Branded Pins

    puntine presenti sulla cartina che indicano la tua attività agli automobilisti quando sono nelle vicinanze

    Promoted Search

    annunci pubblicitari con il tuo logo che appaiono nei risultati delle ricerche fatte dagli utenti all’interno della piattaforma.

    Zero-Speed Takeover

    veri e propri cartelloni che appaiono agli automobilisti mentre sono fermi e si trovano nelle vicinanze della tua attività.

    Unica nota dolente il costo: a differenza di Google My Business, Waze Local ha un costo che varia dai 2 dollari al giorno a 100 dollari al giorno, in base alla visibilità che vuoi ottenere.

    PRO

    È una piattaforma molto partecipata
    Offre 3 diversi gradi di visibilità
    È facile e intuitiva

    CONTRO

    È a pagamento

    Apple Maps Connect

    Come anticipato, un altro servizio che offre marketing di prossimità è Apple Maps Connect. Per certi aspetti molto simile a Google My Business, ma integrato nei dispositivi Apple, Apple Maps Connect è sicuramente il servizio mappe più utilizzato dagli utenti iOS.

    Accedendo con le credenziali iTunes, gli utenti possono segnalare punti di interesse, tra cui anche aziende e attività commerciali, mentre le aziende possono aprire una propria scheda andando all’indirizzo https://mapsconnect.apple.com e inserendo:

    • Nome dell’azienda
    • Un unico numero di telefono
    • Categoria di riferimento
    • Possibilità o meno di pagare con applepay
    • Geo localizzazione
    • Orari di apertura
    • Link al proprio sito web e ai canali social

    Al momento Apple Maps Connect non permette di aggiungere foto o di mantenere attiva la scheda con la pubblicazione di post periodici, e questo limita un po’ le prestazioni del servizio in termini di visibilità e acquisizione nuovi clienti, ma si tratta di un’opportunità che non va sottovalutata se consideriamo che circa il 15% degli utenti italiani utilizza prodotti Apple, soprattutto da mobile.

    Fonte: il Sole24ore


    PRO

    È una piattaforma usata dagli utenti iOS
    La registrazione è immediata
    Il servizio è gratuito

    CONTRO

    Non permette di inserire descrizioni dettagliate

    L’APERTURA DI UNA SCHEDA APPLE MAPS RICHIEDE POCHISSIMO TEMPO, PER QUESTO NOI DI MR KETING LO INSERIAMO A TITOLO GRATUITO NEI PACCHETTI DI GESTIONE GOOGLE MY BUSINESS E REGISTRIAMO LE AZIENDE GIÀ DURANTE IL PRIMO INCONTRO DI CONSULENZA, PER DAR LORO UNA VISIBILITÀ IMMEDIATA E AIUTARLE A TROVARE NUOVI CLIENTI SFRUTTANDO LE POTENZIALITÀ DEL MARKETING DI PROSSIMITÀ.


    Waze LocalApple Maps ConnectGoogle My Business sono 3 esempi di come le aziende possono veicolare le informazioni sulle proprie sedi e trovare nuovi clienti. On line esistono anche altre piattaforme che riportano i dati aziendali, l’indirizzo e qualche informazione sull’attività, spesso si tratta di servizi con canoni mensili di abbonamento, in altri casi di portali gratuiti che funzionano come le vecchie guide telefoniche.

    Dalla nostra esperienza, però, riteniamo che i tre servizi citati siano i migliori in termini di utenza e opportunità, per cui li consigliamo a chiunque voglia trovare nuovi clienti facendosi conoscere sul web, fermo restando che da soli questi servizi non bastano, e devono essere supportati da un sito ottimizzato per il SEO e pagine social curate e gestite con costanza.

    Vuoi far conoscere la tua attività a chi è vicino alla tua sede e ancora non ti conosce?
    Sfrutta il marketing di prossimità!


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  • SEO: fondamentale per vendere online

    SEO: fondamentale per vendere online

    Piaccia o no, le forme tradizionali di marketing come la pubblicità stampata, la televisione, la radio, ecc., stanno perdendo sempre di più il loro potere, a favore del web.

    Tra le tante strategie di Web Marketing che possono essere adottate per promuovere i propri prodotti, la SEO (Search Engine Optimization), che tradotto in Italiano significa “Ottimizzazione per i motori di ricerca”) è senza dubbio l’attività che più di tutte può aiutarti a vendere davvero online.

    LE RAGIONI SONO MOLTEPLICI…

     

    La SEO, ti permette infatti di godere di una serie smisurata di opportunità, che oggi ti riassumiamo in 5 punti:

    Aumenta la probabilità di essere trovati

    Crea più probabilità di conversione

    Attira più traffico e costa meno del PPC

    Crea reputazione per il tuo Brand

    Ti permette di risparmiare tempo nella fase di supporto clienti


    1. Aumenta la probabilità di essere trovati

    Ecco una regola da tenere a mente se vuoi vendere online: + contenuti SEO + visibilità sui Motori di ricerca + vendite.

    Fare SEO significa produrre una grande quantità di contenuti, in modo da posizionare un sito web per più parole chiave possibile.
    Avere un sito ricco di contenuti, condividere contenuti di qualità (SEO), e tenere aggiornati i contenuti sulla base delle tendenze di ricerca dei tuoi utenti, aiuta la tua azienda a posizionarsi sui motori di ricerca e, soprattutto, a mantenere la prima posizione nel tempo.

    Un blog progettato a misura di utente, l’ottimizzazione SEO delle pagine del sito e delle schede prodotto di un e-Commerce o la creazione di Landing Page per comunicare in modo diretto con target specifici, sono solo 3 esempi di attività SEO che si possono fare per posizionare il tuo sito web sui motori di ricerca.

    Questi contenuti, oltre a creare posizionamento, possono essere riutilizzati su altri canali in modo da veicolare attivamente traffico anche dall’esterno. I contenuti SEO sono perfetti per essere condivisi sui Social Network, possono diventare oggetto di campagne ADS per incrementare le visite al sito o possono costituire materiale interessante per altri siti che potrebbero linkare nelle loro pagine un tuo articolo o un tuo prodotto.


    2. Crea più probabilità di conversione

    Il nocciolo della SEO è che non si limita a produrre e ottimizzare contenuti, ma lo fa a partire dalle ricerche degli utenti, posizionando il tuo sito web in base quelle più cercate sul web.

    Basandosi sulle ricerche degli utenti, la SEO ti permette quindi di intercettare direttamente tutti e solo quegli utenti che hanno espresso attivamente l’intenzione di acquistare o ottenere informazioni sul tuo prodotto o servizio.

    Essendo attivamente alla ricerca di un prodotto o servizio, gli utenti provenienti dai Motori di Ricerca tendono a convertire molto di più rispetto a quelli che vedono una pubblicità o leggono un post sui social.


    3. Attira più traffico e costa meno del PPC

    Essendo un’attività continuativa, gli imprenditori si preoccupano spesso del costo della SEO, preferendo investire in Pay per Click, ovvero in pubblicità su Google con l’idea che costi meno e dia risultati migliori e più immediati.

    La verità è che sia la SEO sia il PPC hanno il loro costo, ma ci sono 3 differenze sostanziali:

    La SEO

    Permette di posizionare il sito in maniera continuativa nel tempo, il PPC invece posiziona il tuo sito web solo finché paghi

    Il posizionamento che raggiungi grazie alla SEO

    É un posizionamento organico, ben diverso dal posizionamento tramite Annunci del PPC. La ricerca organica, oggi, guida il 95% del traffico proveniente dal web. La stragrande maggioranza degli utenti ignora quasi del tutto gli annunci a pagamento, concentrandosi quasi solo esclusivamente sui risultati organici

    L’investimento SEO

    É univoco per ogni parola chiave. Il costo del PPC, invece, dipende dalle parole chiave e si alza più si vuole ottenere visibilità per parole chiave ad alto volume di ricerca mensile


    4. Crea reputazione per il tuo Brand

    A meno che non siate un’azienda come Apple, non è poi così scontato che i potenziali acquirenti digitino il nome del vostro brand mentre cercano i vostri prodotti o servizi, siete d’accordo?

    La SEO ha un impatto enorme sul brand perché gli permette di essere visibile, di migliorare la sua reputazione e, quindi, di essere percepito in modo positivo dal pubblico.

    Come abbiamo visto prima, la stragrande maggioranza di chi deve prendere una decisione d’acquisto, effettua online le prime ricerche tendendo, tra l’altro, a eseguirne diverse, incrociando le diverse query più e più volte.

    Se il tuo sito risulta presente nei primi risultati di tante ricerche di un utente, questo assocerà sicuramente il tuo brand a quel prodotto/servizio, ti darà autorevolezza nel tuo settore di mercato e ti farà percepire come competente sugli argomenti correlati al tuo mercato o estremamente presente nella risoluzione di determinati problemi.

    Contenuti come i Blog, o le Landing Page, permettono quindi di ottenere quella fama e fiducia necessaria a tramutare le semplici visite in possibili vendite.


    5. Ti permette di risparmiare tempo nella fase di supporto clienti

    Parlando la lingua degli utenti, fare SEO ti permette di capire e dare ai tuoi utenti quello che vogliono: soluzioni ai problemi, informazioni, notizie, ecc.Una strategia di contenuti pensata per risolvere problemi, un blog che interagisce con i gli utenti o una sezione del sito con articoli di nicchia, ti permette di farti percepire come un’azienda vicina ai suoi clienti, che ha intenzione di instaurare con loro rapporti diretti e umani, che propone contenuti di interesse, che è pronta ad ascoltare le esigenze di tutti e offrire soluzioni attraverso degli articoli, testi o video mirati e che fidelizza i suoi clienti offrendogli uno strumento in più per tenersi aggiornati sul tuo mondo.

    Tutte cose che spingono le persone ad avere più fiducia nel brand.

    Infine, il SEO aiuta il pre e il post-vendita perché ti permette di offrire informazioni, di anticipare e risolvere problemi e, perché no, di eliminare molte delle attività che ti rubano tempo, come l’invio di e-mail di supporto o in risposta a classiche richieste di informazioni.


    CONCLUSIONE

    Questi sono solo 5 dei tanti motivi per cui ogni azienda avrebbe bisogno di fare SEO.

    Contrariamente a ciò che si dice, la SEO non è morta, anzi, è in continua evoluzione proprio perché è una disciplina al servizio delle tecnologie e deve tenersi al passo con essa.


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  • Graphic Design: i 5 nuovi trend

    Graphic Design: i 5 nuovi trend

    I trend cambiano costantemente, alcune sono mode stagionali, veloci e di passaggio, altre invece lavorano per cambiare radicalmente le modalità di utilizzo di un determinato linguaggio.

    Questo succede particolarmente nel mondo della comunicazione, che si adatta alle esigenze delle nuove generazioni per aumentare ad esempio l’efficacia sui social e sulle nuove piattaforme.

    NEL MONDO DEL GRAPHIC DESIGN, ECCO I 5 NUOVI TREND CHE EMERGERANNO NEL 2019


    1. Trend: il ritorno dei font “bastoni” e “sans-serif”

    Nel mondo del Logo Design, in particolare in settori come il lusso o il tech, si è intensificato il fenomeno della rivisitazione del proprio marchio, passando dall’utilizzo di font elaborati e datati a quello di font semplici ed attuali, come il “bastoni” o il “sans-serif”.
    Questo importante cambiamento all’interno della progettazione di un’entità visiva è avvenuto per una necessità comune tra questi “rebrand” ovvero quella di migliorare la leggibilità del proprio logo sulle piattaforme digitali in modo tale da avere una migliore riproducibilità a schermo ed in piccole dimensioni.


    2. Il semi-flat

    Si tratta di Illustrazioni, infografiche ed interfacce piatte ma con elementi che diano profondità come sfumature, ombre ed effetti 3d.
    Se ne parlava parecchio anche nel 2018 fino a che questa tecnica è diventata la normalità nel mondo del Graphic Design.

    3. Pattern complessi e strutturati

    L’utilizzo dei pattern era già palpabile nel 2018, da quest’anno la particolarità sta nella creazione di modelli sempre più complessi ed elaborati, con l’uso di molte sovrapposizioni o di elementi diversi.


    4. Graphic Design: il collage, in chiave digitale

    Quest’anno vedremo sarà sempre più frequente l’utilizzo di collage in chiave moderna, mischiando illustrazioni semi-flat a fotografie, meme e gif.


    5. Tipografia gigante ed avvolgente

    La tecnica della tipografia come elemento decorativo estremo utilizzando testi giganti che avvolgono interamente le pagine web, in atto già da qualche anno, è un approccio comunicativo aggressivo, ma minimalista, in quanto l’unico elemento utilizzato nella composizione è il testo.
    Conoscere i trend nel mondo del Graphic Design non significa dover modificare il proprio lavoro per seguire la moda, ma conoscere sempre più linguaggi al fine di poter scegliere lo stile e l’estetica adatti per comunicare efficacemente il nostro messaggio.

    Fonte: grafigata.com


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  • GDPR: cos’è e perché è importante

    GDPR: cos’è e perché è importante

    Lavori con un PC? Hai un sito Web? Invii Newsletter? Raccogli indirizzi email? Allora vorrai sapere cos’è la General Data Protection Regulation.

    Ti aiuta Mr Keting!

    IL 25 MAGGIO ENTRA IN VIGORE LA GDPR, LA NUOVA LEGGE SULLA PRIVACY E SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI.

    Perché dovrebbe interessarti? Coinvolge tutte le società che commercializzano e vendono prodotti o servizi, ovvero chiunque ha a che fare con Dati personali di terzi: nome, indirizzo, n° di telefono, identificativo online (IP), interessi personali, salute, danaro, cultura.

    Perché coinvolge anche te?
    La GDPR ti impegna a compiere delle attività di verifica e di garanzia dei dati personali dei tuoi clienti


    Cos’è la GDPR?

    La GDPR è il nuovo Regolamento Europeo per la Protezione dei dati personali dei suoi cittadini.
    Esso garantisce la sicurezza, la privacy e le modalità di trattamento dei dati personali di tutte le persone che entrano a contatto con società che vendono e commercializzano prodotti e servizi.


    Cosa dice la GDPR?

    La GDPR dice che LE AZIENDE DEVONO TUTELARE I DATI PERSONALI DEI CITTADINI EUROPEI e che devono farlo in un determinato modo.


    Che obblighi ha la tua azienda?

    Nel rispetto della GDPR, dovrai rivedere quello che fai per Proteggere i dati dei tuoi Clienti.
    In particolare devono compiere azioni di verifica e azioni di garanzia per tutelare i dati personali dei loro clienti.


    Cosa devi fare prima del 25 Maggio

    1. Verifica che tipo di informazioni richiedi ai tuoi clienti

    Sai cos’è la GDPR?
    Quali informazioni richiedi ai tuoi clienti?
    Richiedi informazioni legate a sesso, salute, politica o religione?
    Tutte le informazioni che chiedi ai tuoi clienti sono necessarie?
    Richiedi il consenso al trattamento dei dati?

    2. Verifica di fare tutto il necessario per proteggere i dati dei tuoi clienti

    Hai nominato un Responsabile del trattamento all’interno della tua azienda?
    Hai nominato un DPO se tratti dati inerenti sesso, salute, politica o religione?
    Hai informato i tuoi dipendenti sul corretto uso degli Apparecchi e delle Applicazioni web per la tutela dei dati dei tuoi clienti?
    Ti sei assicurato che non ci siano fogli con le password e che i tuoi dipendenti spengano il Computer durante la pausa pranzo?
    Tutti i programmi che gestiscono liste di mail che utilizzi hanno regolare licenza?
    Hai antivirus aggiornati che ti garantiscono la sicurezza e l’inviolabilità dei tuoi Computer e ti segnalano l’eventuale perdita dei dati?
    Sei consapevole di come si gestisce la perdita di dati?

    3. Rivedi la privacy e i cookies del tuo sito web

    Dichiari ai tuoi utenti come userai i dati che raccogli sul tuo sito web? Segnali per quali motivi, secondo quali criteri e per quanto tempo utilizzerai i dati raccolti?
    Fornisci tutti i dati relativi al Titolare del trattamento?
    Permetti all’utente di modificare o cancellare i suoi dati personali in qualsiasi momento?

    Cosa rischi se non ti conformi alla GDPR

    Il mancato rispetto della Legge verrà punito tramite multe salate, più grandi rispetto a quelle previste dalla legge precedente. Le sanzioni previste verranno valutate caso per caso e potranno ammontare fino a 2-4% del fatturato globale totale o fino a un totale 20 milioni di euro.

    Quello che cambia con la nuova Legge, sarà il livello di controllo del rispetto del regolamento.
    I controlli per la conformità delle aziende alla GDPR verranno gestiti dalle SAs, autorità di vigilanza che si occuperanno di punire le società che si trovano ad essere in violazione del Regolamento.

    In particolare, le SAs si occuperanno di:

    Emettere avvisi di non conformità

    Eseguire gli audit

    Dettare le modifiche

    Imporre le scadenze per le correzioni

    Ordinare che i dati vengano persi o cancellati

    Impedire alle società di trasferire dati a qualsiasi altra giurisdizione fino a quando non saranno soddisfatti tutti i mandati di conformità

    Valutare le multe per non conformità (caso per caso)


    Mr Keting può prepararti un Piano di Sicurezza su misura.
    Il Piano di sicurezza di Mr Keting prevede:

    Audit

    Formazione del Titolare del trattamento e dei dipendenti aziendali (cos’è la GDPR?)

    Servizio hosting, backup e protezione dei dati

    Protezione dell’ufficio e delle postazioni di lavoro (attraverso Firewall e Antivirus)

    Protezione Computer da furto informatico dei dati

    Protezione del sito web (Anti Malware e certificato SSL)

    Controllo e segnalazioni in caso di attacco informatico


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  • Agenzia di comunicazione: chi vi lavora?

    Agenzia di comunicazione: chi vi lavora?

    Un’agenzia di comunicazione e Web Marketing, ha 3 grandi cuori: le figure operative, gli strategici e le forze commerciali.


    Come funziona il lavoro?

    Il Key Account

    L’agenzia di comunicazione si propone ai potenziali clienti attraverso le sue leve commerciali.

    Queste figure professionali sono il carburante dell’agenzia e prendono il nome di Key Account. Ad ognuno di questi, spetta il compito di cercare nuovi clienti, capire le loro esigenze e proporre loro servizi su misura.


    Project Manager

    Subito dopo l’acquisizione del cliente, l’agenzia passa il lavoro al Key Account al quale spetta il compito di trasmettere al Project Manager le esigenze del cliente e le proposte avanzate in fase commerciale.

    Sulla base di queste, il Project Manager definirà le linee guida da seguire, la strategia di comunicazione più appropriata, la successione delle attività da implementare e affiderà ad ogni componente del team work gli obiettivi da raggiungere.


    Team Work dell’Agenzia

    Una volta pronta la strategia, CopywriterGraphic DesignerWeb DeveloperSEO Specialist, Social Media Manager e Online Advertising Specialist, mettono in moto la loro creatività per dare forma concreta ad ogni attività pianificata.

    Mentre il tutto prende forma, il Project Manager si occupa di supervisionare i lavori, mentre al Key Account spetta il compito di tenere aggiornato il cliente e la dirigenza dell’agenzia, sull’avanzamento dei lavori, proponendogli di volta in volta attività che contribuiscano a raggiungere al meglio gli obiettivi che insieme si sono prefissati.

    «Per operare a 360° sulla Comunicazione e il Marketing, un’agenzia di comunicazione ha bisogno di tutte queste figure.».

    Mr Antonio Conti

    Founder & Partner at Mr Keting


    SITI WEB, SEO, SOCIAL MEDIA, GRAFICA, PUBBLICITÀ, ATTIVITÀ DI PR E UFFICIO STAMPA:
    MR KETING HA UNO SPECIALIST PER SETTORE, MA È SEMPRE IN CERCA DI NUOVI TALENTI.

    OGGI, È ALLA RICERCA DI ALTRE TRE FIGURE:
    UN KEY ACCOUNT, UN SEO SPECIALIST E DI ONLINE ADVERTISTING SPECIALIST.


    Chi sarà il prossimo a indossare la K, gli occhiali e i baffetti di Mr Keting?
    Prova ad entrare in Agenzia, passa a trovarci!


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  • Pitti Uomo: Mr Keting è presente!

    Pitti Uomo: Mr Keting è presente!

    Se l’abito non fa il monaco, Pitti immagine fa certamente la Moda Uomo della stagione ventura.

    Un palco per il debutto del marchio Seetees, accompagnato fin dal principio da Mr Keting, il quale ne ha curato l’identità e immagine.

     

    L’empireo della moda, la “stanza dei bottoni” in cui si detta la moda del futuro, indossa oggi, martedì 13 giugno, i panni della sua 92esima edizione.

    Un tripudio di stile, design, ricerca e tendenze: nei prossimi 3 giorni Palazzo Pitti vestirà il mondo della moda, svelando i progetti menswear che più di altri hanno dimostrato di saper anticipare le vibrazioni più intime del fashion di domani.

    Tra questi marchi, Seetees: lo chicwear nato 3 anni fa che, dopo aver preso le giuste misure, dimostra oggi di avere la stoffa giusta per esporre le sue ultime collezioni nel salone più prestigioso della moda.

    UN GUANTO DI FIDA IMPORTANTE, CHE SEETEES HA ACCOLTO CHIAMANDO AL SUO FIANCO MR KETING.


    ED ECCOLO DUNQUE, L’UOMO COL BAFFETTO!
    CARDIGAN MARCHIATO SEETEES, MANICHE RIMBOCCATE, E I SUOI FIORI ALL’OCCHIELLO:
    VISUAL E STORYTELLING

    • Brand Image
    • Brand Experience
    • Design
    • Comunicazione
    • Copywriting
    • Website
    • Promozione
    • Visual
    • Allestimento fiera
    • Press Officer Management

    Sin dal principio Mr Keting ha accompagnato Seetees verso il suo debutto a Pitti Uomo 2017, curandone identità e immagine di marca.

    Una partnership importante per entrambi che incalza un “TANTO DI CAPPELLO!”, tutto meritato!


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