Categoria: DIGITAL MARKETING

DIGITAL MARKETING

Promuoviamo il tuo brand e i tuoi servizi sfruttando al meglio i canali digitali. Strategia, dati e creatività guidano ogni nostra scelta.

Il nostro obiettivo è aumentare la tua visibilità online trasformandola in risultati concreti.

  • Threads: come funziona e le differenze con X (ex Twitter)

    Threads: come funziona e le differenze con X (ex Twitter)

    Lo scorso giovedì 14 dicembre, Threads ha fatto il suo ingresso anche in Europa, dopo il lancio nel resto del mondo avvenuto nel mese di luglio. Il motivo di questo ritardo? Le restrittive norme europee sulla privacy hanno richiesto un lungo periodo di adeguamento per il team di Meta.

    Ma andiamo al dunque, che cos’è Threads? In breve, è una piattaforma online che offre agli utenti la possibilità di condividere messaggi di testo in modo più articolato rispetto agli altri social network di Zuckerberg. Le funzionalità della nuova app sono molto simili a quelle di X di Elon Musk, tuttavia non mancano alcune fondamentali differenze che, secondo molti, potrebbero portare Threads a superare una volta per tutte l’ex Twitter.

    A cosa serve Threads e come funziona

    Vediamo ora le principali funzionalità del nuovo social network di Meta. Innanzitutto, all’interno della nuova piattaforma, gli utenti possono pubblicare messaggi di testo, chiamati “threads”, accompagnati da immagini e video fino a 500 caratteri. 

    L’esperienza è ricca e versatile: ogni utente ha la possibilità di condividere link a siti esterni, creare sondaggi e arricchire le proprie conversazioni con Gif e messaggi vocali utilizzando anche hashtag e menzioni per ripostare i contenuti di altri profili in modo semplice e rapido.

    Il nuovo social network offre inoltre la possibilità di scegliere tra il feed “Per te”, con contenuti selezionati dall’algoritmo, e il feed “Following”, con i threads delle persone seguite che compaiono in ordine cronologico. Infatti, un’altra caratteristica innovativa dell’app è la possibilità di seguire altri profili. 

    Threads Vs X: le due app a confronto

    Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, definisce Threads come un’alternativa a Twitter nella sua versione originaria, ovvero prima delle modifiche introdotte da Elon Musk dopo averlo acquistato e ribattezzato “X” che hanno reso numerosi utenti insoddisfatti.

    Attualmente, le differenze principali tra Threads e X sono le seguenti: 

    • X offre la possibilità di inviare messaggi diretti, ovvero messaggi privati da un account ad un’altro, a differenza di Threads.

    • Gli utenti di Threads possono modificare gratuitamente un post una volta pubblicato entro 5 minuti, mentre questa funzione è a pagamento su X.

    • Nella nuova app di Meta, non ci sono limiti di visibilità dei post, mentre l’ex Twitter limita la visibilità dei “tweet” degli account non verificati.

    • Threads è collegato ad Instagram: questo è un aspetto molto importante per creatori e influencer perché possono avere il proprio network di Instagram già registrato su Threads, senza dover ricominciare da zero all’iscrizione.

    Threads arriva in Europa con l’ok dell’UE

    Dopo cinque mesi di attesa, l’UE ha finalmente approvato il lancio di Threads in Europa. Questo ritardo rispetto agli altri paesi del mondo, è stato causato dalle stringenti normative europee in materia di privacy e tutela dei dati personali, tra cui il Gdpr, il Digital Services Act e il Digital Markets Act. 

    Meta, infatti, ha dovuto dedicare parecchio tempo per comprendere il panorama normativo dell’UE al fine di garantire la piena conformità di Threads agli elevati standard di privacy e sicurezza vigenti in Europa. 

    E per rendere conforme il nuovo social network, Meta ha dovuto dare agli utenti europei la possibilità di utilizzare Threads anche senza collegare un profilo Instagram. Tuttavia, chi utilizzerà questa modalità, potrà soltanto visualizzare i contenuti e condividerli tramite link, ma non potrà pubblicare i propri threads o interagire con quelli degli altri lasciando commenti.

    Quale futuro può aspettarsi Threads?

    In appena 5 giorni dal lancio, Threads di Meta ha raggiunto i 100 milioni di iscritti, battendo Chat GPT, finora in testa, che aveva conquistato questo risultato in due mesi.

    Tuttavia, è ancora presto per dire se la nuova app di Zuckerberg è destinata ad essere un successo: infatti, ad agosto 2023, a solo un mese dalla sua uscita, il numero di utenti attivi su Threads è diminuito di circa l’80%.

    Nonostante ciò, il creatore di Meta si mostra fiducioso, affermando che nel social network verranno inserite delle novità in base alle preferenze degli utenti con l’obiettivo di dare vita ad una piattaforma sempre più aperta e accogliente.

    Quindi, che ne sarà di Threads? La nuova app riuscirà a prevalere sull’app di Musk? 

    Tutto dipende se le innovazioni proposte da Zuckerberg terranno alta l’attenzione degli utenti o meno.

    Per altre novità nel settore, sfoglia il nostro ricettario!

  • Brand image: la guida per definire l’identità del tuo brand

    Brand image: la guida per definire l’identità del tuo brand

    Posizionamento e brand image: in che modo l’immagine della tua azienda può influire sulla percezione dei tuoi clienti? Scoprilo in questa news!

    L’immagine del marchio, o brand image, rappresenta l’identità visiva e percepita di un’azienda. È ciò che consente ai consumatori di riconoscerla, differenziarla dai concorrenti e creare un legame emotivo con essa.

    La brand image è quindi fondamentale per costruire una presenza di successo sul mercato e ottenere una posizione distintiva nella mente dei consumatori.

    Per creare una brand image efficace, è necessario considerare diversi aspetti chiave e curare ogni dettaglio. Ecco una guida dettagliata che illustra come definire l’identità del tuo brand.


    Moodboard

    Primo step fondamentale per realizzare una brand image vincente, un moodboard è una tavola visiva che raccoglie immagini, colori, font, texture e altri elementi che rappresentano l’atmosfera e lo stile desiderati per il tuo brand.

    È uno strumento utile per ottenere una visione chiara dell’immagine che desideri trasmettere e creare una base solida per il resto degli elementi visivi del marchio.


    Logo

    Come noto, il logo è l’elemento visivo distintivo di ogni brand, rappresenta la sua personalità, i suoi valori e la sua promessa.

    È essenziale che il logo sia riconoscibile, memorabile e rappresenti al meglio l’essenza del tuo business. Investire in un design professionale del logo è infatti decisivo nel creare una brand image forte e duratura, capace di fare la differenza nel proprio settore di riferimento.


    Definizione font e palette

    La scelta dei font e dei colori giusti è cruciale per trasmettere il tono e lo stile del tuo brand. I font devono essere coerenti con la personalità e il concept della tua attività, mentre la palette dei colori dovrebbe riflettere i valori e creare un’armonia visiva.

    Per una brand image coerente, quindi, è indispensabile definire un set di font e una palette di colori che saranno utilizzati in tutti i materiali di branding.


    Biglietti da visita

    I biglietti da visita sono uno strumento di comunicazione essenziale per le aziende: devono infatti rappresentare la brand image in modo professionale e fornire le informazioni di contatto in modo chiaro ed immediato, restando sempre coerenti con il resto del marchio.


    Firma email

    La firma email è un dettaglio spesso trascurato ma importante per trasmettere l’immagine del tuo brand in ogni comunicazione via email.

    Una firma email include il tuo logo, i tuoi dati di contatto e, se appropriato, elementi visivi che richiamano il tuo brand. Tutto ciò contribuirà a creare coerenza visiva e a rafforzare l’identità del tuo marchio.


    Cartellette, block notes e buste

    Che siano block notes, cartellette o buste personalizzate, tutti questi strumenti offrono un’opportunità per estendere la tua brand image oltre i confini digitali.

    Per sfruttarne al meglio le potenzialità, utilizza font, colori e loghi coerenti con il resto dell’identità visiva: l’unione di questi dettagli, infatti, contribuirà ad accrescere il valore percepito della tua azienda.


    Company profile, carta intestata e grafiche coordinate per i social

    Questi strumenti sono fondamentali per presentare il tuo brand in modo completo e professionale.

    La company profile dovrebbe riflettere l’essenza del tuo business e fornire una panoramica delle tue attività e dei tuoi valori.

    La carta intestata e le grafiche coordinate per i social media, invece, devono essere progettate in modo tale da trasmettere coerenza visiva e messaggi chiari sul tuo brand.


    Non solo visual: con la brand image rafforzi il legame con il tuo target

    La brand image richiede quindi coerenza e coesione in tutti gli aspetti visivi dell’azienda, così da contribuire alla creazione di un’immagine forte e riconoscibile per i Clienti.

    Investire tempo ed energie nella definizione e nella cura di ogni dettaglio, infatti, assicurerà al marchio notorietà oltre che il rafforzamento del legame con il suo pubblico, aspetto fondamentale per crescere e migliorare il posizionamento della propria attività.

  • Direttiva Omnibus: quello che devi sapere se hai un ecommerce

    Direttiva Omnibus: quello che devi sapere se hai un ecommerce

    Cosa cambia con la Direttiva UE Omnibus per chi ha un ecommerce? Scopri in questa news le novità introdotte a tutela dei consumatori, leggi l’approfondimento.

    Il 1° luglio 2023 è entrata ufficialmente in vigore anche in Italia la Direttiva UE 2019/2161, conosciuta come “Direttiva Omnibus”.

    Questa direttiva recepisce la nuova normativa europea per la tutela dei consumatori nel commercio B2C, focalizzandosi sulle pratiche commerciali scorrette e sulle clausole vessatorie.

    Le due principali aree di interesse per le aziende riguardano la comunicazione di riduzione dei prezzi e le pratiche commerciali scorrette e, nello specifico, in questo articolo scopriremo cosa cambia per chi ha un ecommerce con l’introduzione della nuova Direttiva.


    Comunicazione di riduzione dei prezzi

    Con la nuova normativa, ogni comunicazione riguardante sconti o riduzioni di prezzo deve indicare il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti l’applicazione della riduzione.

    Questo significa che le aziende devono fornire un riferimento chiaro al prezzo precedente affinché i consumatori possano valutare effettivamente l’entità dello sconto.


    Quali annunci sono attenzionati dalla Direttiva Omnibus

    La disciplina si applica ad annunci come “saldi“, “offerte speciali“, “Black Friday“, “acquista oggi e non paghi l’IVA“, “vendite promozionali” e “liquidazione“.

    Tuttavia, ci sono annunci che non sono interessati dalla Direttiva, come ad esempio per gli annunci: “vendite sottocosto“, “prezzi di lancio“, offerte combinate o soggette a condizioni (come ad esempio l’offerta “3×2”) e offerte personalizzate (come le promozioni legate a programmi fedeltà o a Marketing Automation).

    A tal proposito, secondo quanto previsto dalla Direttiva, è comunque richiesto indicare nelle informazioni pre-contrattuali che i prezzi sono personalizzati sulla base di un processo decisionale automatizzato.

    La nuova normativa si applica agli annunci di riduzione di prezzo su tutti i canali distributivi e comunicativi, sia online che offline. Tuttavia, gli e-commerce B2C sono particolarmente colpiti, poiché devono intervenire sulle etichette e sui prezzi esposti negli shop online per adeguarsi alle nuove disposizioni.


    Pratiche commerciali scorrette

    La Direttiva Omnibus amplia, inoltre, la lista delle pratiche considerate scorrette. Alcuni esempi includono la vendita di beni con “dual quality”, ossia la proposta di beni con packaging identico ma diversa qualità, l’omissione del fornitore terzo di prodotti negli e-commerce, l’omissione dei parametri di classificazione nelle ricerche (ad esempio sui Marketplace), la mancata segnalazione degli annunci pubblicitari a pagamento e le recensioni non veritiere.


    Le novità riguardanti le recensioni

    Per quanto riguarda le recensioni dei consumatori accessibili agli altri utenti, sarà necessario indicare se e come le recensioni provengono da acquirenti reali e dotarsi degli strumenti e dei metodi per dimostrare la veridicità delle stesse.

    Saranno ammesse alcune pratiche, come richiedere ai clienti effettivi di inviare una recensione, selezionare le recensioni positive (avvertendo che si tratta di una selezione) e indicare se la recensione è stata richiesta dall’azienda.


    E il tuo ecommerce…è a norma?

    La Direttiva Omnibus rappresenta, alla luce delle novità introdotte, un notevole cambiamento per le aziende e i professionisti che lavorano con il proprio ecommerce, strumento ormai fondamentale per vendere i propri prodotti o servizi online.

    Nell’applicazione pratica della nuova normativa, però, è sempre bene ricevere l’assistenza di un esperto per evitare di incorrere in sanzioni e, quindi, danneggiare la propria attività.

    Se non hai ancora messo a norma il tuo ecommerce e desideri uno strumento efficiente, sicuro e a norma di legge, contatta gli Specialist Mr Keting, insieme a noi i saldi estivi sono tutta un’altra storia.

  • Cybersecurity e Ai: scenario, rischi e opportunità

    Cybersecurity e Ai: scenario, rischi e opportunità

    Si riaccende il dibattito internazionale relativo a Ai e cybersecurity. Tra allarmi degli esperti e rassicurazioni, quanto manca al punto di non ritorno?

    L’intelligenza artificiale torna protagonista del dibattito pubblico dopo qualche settimana di apparente calma: il ritorno in Italia di ChatGPT insieme con la conferenza RSA appena conclusa a San Francisco, hanno infatti riacceso la discussione che da inizio anno imperversa un po’ ovunque.

    Se di intelligenza artificiale si parla ufficialmente da oltre 40 anni, è solo da pochi mesi che l’argomento desta numerose e, considerati i rischi, motivate, preoccupazioni tra addetti ai lavori e non solo.

    Quali sono quindi pericoli e benefici che l’Ai potrebbe avere nella quotidianità di aziende, liberi professionisti e attività commerciali in genere? Quale il suo impatto sulla cybersicurezza? Proviamo a fare il punto qui.


    Le (nuove) carte in tavola

    A dare una definizione per il fenomeno Ai è il direttore della cybersecurity dell’Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense (Nsa) Rob Joyce che, in occasione della RSA ha dichiarato la nuova tecnologia una vera e propria esplosione non ancora completata.

    Impossibile secondo Joyce non considerare il rapporto tra Ai e malware: la difesa dei sistemi informatici e gli strumenti a disposizione, in questo senso, cambiano totalmente di prospettiva rispetto a quanto finora conosciuto.

    Nel delineare lo scenario prossimo futuro, infatti, è impossibile non interrogarsi sul ruolo degli hacker nello sviluppare e distribuire malware capaci di mettere a soqquadro i più sofisticati sistemi del settore pubblico e privato.

    Sfruttando la tecnologia Ai, infatti, i malintenzionati hanno la possibilità di automatizzare gli attacchi, producendo effetti catastrofici a caduta con importanti ripercussioni per TUTTI.


    Tra preoccupazioni degli esperti e pericoli concreti

    A mettere in guardia sui rischi di ulteriori sviluppi dell’AI è proprio il suo padrino, Geoffrey Hinton che, dopo 10 anni in Google come responsabile delle attuali intelligenze artificiali, inverte la rotta e consegna le dimissioni dichiarando che “la tecnologia può essere pericolosa”.

     Oltre al padrino dell’Ai, sono stati numerosi e altrettanto qualificati gli esperti che negli ultimi mesi hanno messo in guardia circa i potenziali pericoli dello sviluppo dell’Ai, come, appunto, il rapporto tra Ai e malware.

    Benché i chatbot Ai siano incapaci di sviluppare da zero nuovi malware, infatti, bisogna considerare il fatto che gli hacker potrebbero modificare malware esistenti proprio con l’Ai, allo scopo di modificarne caratteristiche e comportamento.

    Se questo dovesse accadere, gli attuali strumenti di cybersicurezza, come gli antivirus, non sarebbero in grado di riconoscerli e quindi nemmeno di segnalarne la versione, producendo danni irreparabili verso sistemi informatici dei più evoluti.


    L’Ai che fa bene ad aziende, PMI e industria 4.0

    Al centro del dibattito internazionale, però, anche le opportunità che l’intelligenza artificiale è senza dubbio capace di assicurare per la crescita e lo sviluppo del sistema economico.

    Primo tra tutti in materia di cybersicurezza, l’aspetto di acceleratore della difesa: avvalendosi infatti delle caratteristiche specifiche dell’Ai, tra le quali analisi e automazione dei grandi dati, è possibile individuare modelli di sfruttamento delle vulnerabilità, fornendo così aiuto concreto alle imprese per definire le priorità relative alla sicurezza.

    Ulteriore aspetto positivo insito nella tecnologia Ai, ad esempio, la possibilità di automatizzare processi relativi al customer service, come testimonia Mr Askme, l’assistente virtuale frutto della collaborazione tra Mr Keting e Open Ai che supporta i clienti e aiuta PMI a raggiungere i propri obiettivi in tutta sicurezza.

    L’industria 4.0, infine, già da anni vicina alle innovazioni proprie dell’intelligenza artificiale, potrebbe ulteriormente incrementare il livello di cybersicurezza fino ad arrivare, chissà, a non doversene più preoccupare.

  • Un capitolo Bellissimo: la nuova casa Feralpisalò by Mr Keting

    Un capitolo Bellissimo: la nuova casa Feralpisalò by Mr Keting

    Feralpisalò si prepara per la serie B con il nuovo ecosistema digitale realizzato nel nostro headquarter a Costa Volpino. Scopri il progetto firmato Mr Keting.

    La stagione calcistica si è conclusa sabato 22 aprile, anche se le belle notizie circolano da un po’, rispettivamente dall’8 aprile, data di promozione diretta per la serie B, e dallo scorso dicembre, quando abbiamo posato la prima pietra per il nuovo progetto che ci ha visti protagonisti.

    Molto più di un sito web, per Feralpisalò abbiamo realizzato un vero e proprio ecosistema digitale capace di soddisfare tutte le esigenze del club, dei suoi tifosi, dei partners e della stampa.

    A breve online, la nuova casa dei Leoni del Garda è un ambiente smart a supporto del team Feralpisalò nell’affrontare questa incrediBile avventura senza più doversi preoccupare di niente.


    Il nuovo ecosistema digitale Feralpisalò

    La richiesta del club era quella di costruire una nuova piattaforma digitale, solida e di ultima generazione, per accogliere in un unico ambiente di proprietà i vari attori del mondo Feralpisalò.

    Il concept dell’intero progetto si ispira ai top club europei, sia da un punto di vista dell’immagine sia a livello tecnologico, tale da supportare il team marketing nelle attività quotidiane di oggi e di domani.

    Aspetto fondamentale del nuovo ecosistema, infatti, la creazione di automatismi e gli alti standard di sicurezza garantiti, fattori indispensabili per permettere ai professionisti della comunicazione Feralpisalò di concentrare le energie sulla crescita del club.


    Statistiche in tempo reale

    Uno degli automatismi introdotti riguarda le statistiche sempre aggiornate relative a calciatori, campionati e partite con match center e match report.

    Grazie alla tecnologia di interconnessione con le più importanti banche dati sportive, infatti, i risultati dei leoni del Garda saranno disponibili in tempo reale e in modo automatico a tutti i tifosi, la stampa e agli addetti ai lavori.


    Feralpisalò Tv

    Come anticipato, il nuovo ecosistema Feralpisalò prevede anche una sezione dedicata ai video caricati dalla società, come interviste o highlights delle partite, in un ambiente sicuro e di esclusiva proprietà.

    Rispetto al passato, infatti, la società disporrà di uno strumento indispensabile per condividere con il proprio pubblico contenuti di qualità in uno spazio targato Feralpisalò e non più presso piattaforme terze.


    Area accrediti stampa

    Nella nuova casa digitale dei leoni del Garda i professionisti del mondo della comunicazione avranno un’area dedicata in cui richiedere gli accrediti in modo semplice e veloce.

    Grazie agli automatismi sviluppati, infatti, i processi riguardanti la stampa sono stati ottimizzati e migliorati, tale da consentire maggiore facilità nell’intera gestione.


    Implementazione biglietteria

    All’interno dell’ecosistema Feralpisalò, inoltre, i tifosi avranno la possibilità di acquistare i biglietti delle partite in casa senza dover accedere a piattaforme terze, aspetto questo che aumenta il traffico al sito e, di conseguenza, il suo posizionamento organico.


    Area partner

    Ulteriore novità relativa all’ecosistema digitale Feralpisalò l’area partner arricchita da contenuti dedicati per ciascuna attività, comprensivi di tutti i contatti e i riferimenti aziendali.

    Grazie a questa nuova sezione, il club intende promuovere al meglio i partner che decidono di entrare a far parte del mondo Feralpisalò, offrendo, tra l’altro, accesso esclusivo ad iniziative dedicate al network B2B.


     E-commerce

    Per rafforzare l’immagine del club e il legame con la propria community, la piattaforma Feralpisalò si completa di un modulo e-commerce dove i supporters potranno acquistare in pochi clic tutto il merchandising ufficiale verde-blu.

    Ciò che tra poco vedrà la luce, quindi, è uno strumento che scende concretamente in campo con i leoni del Garda per sostenere la squadra e la società in questa nuovo, emozionante e Bellissimo capitolo della loro storia.

  • Rebranding 2023: fotografia di una metamorfosi

    Rebranding 2023: fotografia di una metamorfosi

    Un nuovo capitolo, un processo di rinnovamento che continua, energia che si trasforma: per Mr Keting il rebranding 2023 è la stagione del giusto rumore.

    A volte per cambiare la propria immagine serve un’occasione speciale, altre basta guardarsi allo specchio e notare quella nuova ruga sul viso o ancora accorgersi che quel vestito che tanto ci faceva sentire a nostro agio, ora non ci appartiene più.

    E non è forse proprio il momento in cui ci accorgiamo che qualcosa è cambiato che quel qualcosa ci appare così profondamente lontano da noi, dai nostri valori e dai nostri obiettivi?

    Se il rinnovamento fa da sempre parte del sistema al quale apparteniamo, perché un rebranding dovrebbe rappresentare qualcosa di diverso, di astratto, di dis-umano?

    Ce lo siamo chiesti anche noi e, plagiati dall’elegante forza della natura, ci siamo trasformati in qualcosa di nuovo, di migliore, di spiccatamente unico.


    Non è un volto nuovo, è un volto al naturale

    Così come si accettano i temporali e le rischiarite, così abbiamo accolto le trasformazioni che ci hanno visti protagonisti come uomini, donne e professionisti di questo settore in continua mutazione.

    Abbiamo tolto qualsiasi maschera o filtro, messo un punto fermo nella storia della nostra evoluzione, aperto gli occhi nei confronti dell’inevitabile rottura della crisalide e abbracciato l’imminente metamorfosi con consapevolezza e maturità.

    Questo rebranding ci ha quindi messo a nudo, togliendo ogni orpello superfluo al chiaro messaggio del quale siamo portavoce: le buone maniere, il buon gusto, l’Italian Netiquette.  


    Un rebranding di forma e sostanza

    Un nuovo tratto, più essenziale e deciso, insieme con le competenze e la piena conoscenza delle regole del gioco, fanno di Mr Keting un’agenzia capace di offrire sì soluzioni digitali altamente innovative, ma anche fatte di buon senso, di concretezza, di piedi per terra.

    Perché non sono infondo equilibrio, radici profonde e gentilezza a guidarci tra le forze che governano questo mondo? E chi siamo noi, per resistere a tale richiamo?

    Avremmo potuto, forse, ma non fa certo parte della nostra natura raccontare storie differenti da quelle che viviamo in prima persona.

     

    Benvenuto 2023, bentornato Mr Keting

  • Digital Branding: come costruire il Brand di una PMI

    Digital Branding: come costruire il Brand di una PMI

    Il Brand aiuta le aziende B2B a dimostrare le proprie competenze e vincere la concorrenza. Ecco come costruirlo perché sia efficace e strategico.

    Il Branding è il processo che porta alla costruzione di un Brand, non tanto sulla carta quanto nel cuore dei clienti. Le aziende B2C l’hanno capito ormai da tempo, ma anche chi lavora nel B2B può costruire una propria identità, anzi. Se il processo di costruzione del Brand passa per il web e diventa Digital Branding, le PMI lombarde possono uscire dal loro mercato regionale e aprirsi a nuove collaborazioni sia in Italia che all’estero. Scopriamo insieme come si fa Digital Branding e cosa ti serve per costruire il Brand della tua attività.


    Il Brand va ben oltre un logo

    Spesso le PMI pensano che il Brand sia solo l’ennesima parola inglese per indicare il proprio logo, ma c’è molto di più. Un Brand è il modo in cui il mercato percepisce un’azienda e comprende sia i colori, il font e il pittogramma del logo, ma anche tutti i valori che questi simboli portano con sé nell’immaginario degli utenti.

    Prendiamo un esempio pratico: quando vediamo il simbolo Ferrari, ma anche BMW o Audi, non ci soffermiamo tanto sull’uso dei colori – giallo, bianco/azzurro, argento – , o ai simboli – un cavallino, una scacchiera, 4 cerchi – ma la nostra mente va subito verso un significato più profondo che include velocità, tecnologia, sicurezza, affidabilità. Ecco, questo è un Brand.


    I requisiti per fare Digital Branding

    Fare Digital Branding significa costruire la propria immagine in Rete, ma anche in questo caso bisogna andare oltre al significato letterale del termine e capire cosa questo inglesismo comporta per le PMI.

    Un’azienda B2B di Bergamo, di Brescia o di qualsiasi altra provincia italiana che decide di fare Digital Branding, deve avere alcuni requisiti e valori che sono imprescindibili per costruire un Brand di successo:

    • Deve riconoscere nella Rete uno strumento utile per promuovere la propria attività
    • Deve aver ben chiari i suoi punti di forza e di debolezza
    • Deve essere disposta ad investire per diventare un riferimento di mercato
    • Deve farsi supportare da un team di specialisti della comunicazione

    Se credi in almeno 2 due punti appena descritti, puoi ritenerti un’azienda Smart e hai buone possibilità di costruire un brand efficace. Sei pronto a sapere come fare? Iniziamo!


    Come costruire un Brand B2B

    Il processo di costruzione di un Brand B2B è uguale a quello di un Brand B2C: i clienti percepiscono il Brand nel momento in cui lo conoscono, ci hanno interagito e hanno ben chiari i valori che esso veicola.

    Il riconoscimento di un Brand avviene in modo graduale e spontaneo, ma le aziende possono attivare strategie di Digital Marketing per incrementare questo processo. Ecco gli aspetti fondamentali per fare Digital Branding e costruire il proprio Brand:

    – Fatti conoscere

    Il punto zero per la costruzione di un Digital Brand è la sua diffusione. L’80% degli utenti sia B2B che tu B2B quando viene in contatto con un marchio, un nome o uno slogan, per prima cosa va on line a vedere a cosa si riferisce. Se on line trova un riferimento, approfondisce la conoscenza di marca e impara a riconoscere il Brand, se non trova nulla, la marca sfumerà nella memoria, e con essa le tue possibilità di acquisire un nuovo cliente.

    Aprire una pagina Facebook e abbandonarla a se stessa o avere un sito web con 5 pagine non è Digital Branding. Digital Branding è impegnarsi ogni giorno per condividere contenuti interessanti che accorciano le distante tra i clienti e le aziende.

    Giulia Agliardi 

    – Instaura relazioni

    Dietro ad ogni CEO, ad ogni AD, ad ogni responsabile acquisti, c’è una persona in carne ed ossa. Usciamo dal pregiudizio che quando si tratta di aziende B2B le relazioni umane sono superate e impariamo a dialogare con i nostri clienti, ascoltare le loro richieste, condividere i loro obiettivi, e dimostriamo loro che la nostra attività ha la risposta di cui hanno bisogno. Più creiamo relazioni con i nostri partner in affari, più facciamo conoscere il nostro nome e inneschiamo quel processo che porta alla creazione di un Brand forte.

    – Mantieni un’immagine coordinata

    Quando comunichi in Rete e fuori dalla Rete, cerca di mantenere sempre un’immagine coordinata dal punto di vista dello stile, del tono di voce, degli argomenti trattati. Per trasformare la tua marca in un Brand, gli utenti devono imparare a riconoscere al primo sguardo i tuoi valori attraverso la tua immagine, e se la tua immagine cambia di continuo, questa magia difficilmente accade.

    Molte PMI B2B di Bergamo e Brescia si basano su valori forti, ma per fretta o distrazione non hanno costruito una loro immagine univoca. Dai biglietti da visita con il vecchio logo, a pagine Social che hanno nomi simili ma mai uguali, questo modo di comunicare disorienta l’utente. In Mr Keting costruiamo Brand univoci proprio per non lasciare spazio a fraintendimenti.

    Paolo Cristini

    – Affidati ai professionisti

    Ti sei mai chiesto cosa c’è dietro i grandi nomi dell’industria italiana? Quello che spesso chiamiamo logo e consideriamo un Brand è la somma di valori, aspetti grafici e strategie di promozione che non sono mai scelte per caso. Se vuoi che il tuo marchio diventi un Brand nel tuo settore, rappresenti i tuoi valori e ti aiuti a dimostrare chi sei: affidati a degli specialisti della comunicazione.


    In Mr Keting abbiamo una squadra di grafici, copywriter ed esperti di marketing che ti aiutano a costruire il tuo Brand, lo diffondono in Rete e lo trasformano in un riferimento per tutti i tuoi clienti, vecchi e futuri.

     

    Contatta i nostri Key Account

     

  • Mr Keting supporta l’industria 4.0 anche in Veneto

    Mr Keting supporta l’industria 4.0 anche in Veneto

    Siamo stati accreditati dalla Regione Veneto per supportare le PMI nel processo di digitalizzazione e innovazione tramite i finanziamenti di Innoveneto. Scopri di più.

    Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a digitalizzarsi, aumentare il loro giro d’affari e distinguersi sul mercato attuale. Non è un segreto, però, che per attuare questo processo di innovazione tecnologica ci sia bisogno di un investimento e che, seppur ridotto, per molte aziende questo possa risultare impegnativo.

    Fortuna che le istituzioni aiutano in modo concreto le PMI, mettendo a disposizione dei finanziamenti e delle agevolazioni economico/fiscali per le aziende che decidono di aprirsi all’industria 4.0. Innoveneto è il progetto di Regione Veneto che si occupa proprio dei finanziamenti alle aziende, e vuole attuare progetti che rappresentino un passo verso il mercato di domani. Scopriamo insieme di cosa si tratta e perché Mr Keting è stato ammesso tra la lista dei suoi fornitori.


    Innoveneto: il portale per l’innovazione delle PMI venete

    Innoveneto è un progetto della Regione Veneto che si pone l’obiettivo di facilitare l’accesso delle PMI ai finanziamenti per la trasformazione tecnologica, l’industria 4.0 e la digitalizzazione. Tramite il portale www.innoveneto.org le aziende possono conoscere i bandi attualmente disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo, partecipare ai cluster tecnologici e trovare fornitori fidati con cui collaborare per il loro processo di crescita.

    Innoveneto


    Mr Keting è stato accreditato da Innoveneto come fornitore fidato

    Per evitare che i finanziamenti vengano sprecati, Innoveneto richiede che ogni progetto venga affidato a realtà innovative e con le giuste competenze. Sul portale è quindi presente un elenco di fornitori che hanno già dimostrato di avere le risorse necessarie ad accompagnare le aziende verso l’industria 4.0, e ai quali le aziende possono rivolgersi per realizzare progetti finanziati di innovazione o digitalizzazione.

    Collaborando con le PMI venete, per noi era fondamentale essere accreditati tra i fornitori fidati di Innoveneto e, dopo un’attenta valutazione da parte degli organi di competenza, da oggi Mr Keting rientra tra i fornitori riconosciuti per le categorie

    • Marketing intelligence
    • Sistemi informativi
    • Pianificazione promozionale

    Mr Keting è stato accreditato come fornitore fidato anche da Unioncamere Lombardia. Per saperne di più, leggi l’articolo “Industria 4.0: Mr Keting è un fornitore certificato”.


    I vantaggi per le aziende venete

    Avere Mr Keting tra le aziende accreditate Innoveneto rappresenta un asso nella manica per le aziende venete che vogliono digitalizzarsi ed aprirsi all’industria 4.0.

    Grazie alle nostre competenze tecniche, ai nostri team di specialisti del web e al nostro metodo data-driven possiamo accompagnare le aziende in una trasformazione che migliora l’organizzazione interna dei flussi di lavoro, agevola le operazioni commerciali e genera un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

    Inoltre, grazie ai finanziamenti Innoveneto, tutto questo è possibile con un investimento contenuto. Mr Keting ha infatti dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare le aziende venete verso l’industria 4.0 e la Regione Veneto finanzia parte dei progetti che seguiamo proprio per agevolare il percorso di trasformazione tecnologica delle PMI sul territorio.


    Se sei un’azienda veneta e vuoi ottimizzare i tuoi investimenti per l’industria 4.0?

    Contattaci e insieme potremo ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno per iniziare il tuo processo di digitalizzazione e trasformazione tecnologica.

     

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  • Mr Askme: l’intelligenza artificiale che aiuta le PMI

    Mr Askme: l’intelligenza artificiale che aiuta le PMI

    L’intelligenza artificiale aiuta anche le piccole aziende a ottimizzare il lavoro, contenere i costi e rendere le operazioni più veloci. Come? Ce lo dice Mr Askme, il piccolo di casa Mr Keting.


    Mr Askme è il nuovo arrivato nel nostro Business Center, ma si sta già facendo notare.

    Frutto della collaborazione di Mr Keting con Open Ai, la start-up di Gennaro Cali specializzata in ecosistemi e soluzioni di intelligenza artificiale, Mr AI è un assistente virtuale che aiuta gli utenti del sito WP Recovery, ma a breve lo renderemo disponibile per tutti i clienti Mr Keting che vorranno offrire sul loro e-commerce o sul loro sito web un’assistenza con una marcia in più.

    Perché abbiamo deciso di renderlo disponibile a tutti i nostri clienti?

    Semplice, perché noi non riusciamo più a vivere senza!

     

    Se fino a qualche anno fa avere un assistente virtuale sul proprio sito web era una cosa così futuristica che solo le grandi multinazionali potevano permettersi, oggi è diventato un plus alla portata delle piccole e medie imprese e credetemi: quando provi un assistente virtuale una volta, non vuoi più tornare indietro.

    Antonio Conti

    Art Director

     

    Ecco in breve i vantaggi di avere un assistente virtuale sul proprio sito o sul proprio e-commerce e perché lo consigliamo a tutte le PMI di Bergamo e Brescia che vogliono ottimizzare il loro ciclo produttivo e migliorare l’esperienza utente.


    1. Niente più telefoni che squillano

    Se sei un vero imprenditore sai di cosa stiamo parlando.

    Ci sono per tutti quei giorni in cui entri in azienda alle 8 di mattina a già alle 8,05 non ne puoi più di sentire squillare il telefono; clienti che chiedono se siamo aperti, se spediamo all’estero, se il modello X è disponibile, se possono fissare un appuntamento.

    Nel Business Center Mr Askme ha risolto questo problema.

    Con la sua forma umanoide e la sua voce gentile guida i clienti nella scelta della risposta giusta per loro, consulta i nostri database e le nostre agende e, nei limiti del possibile, risponde alle loro domande senza disturbarci.

    I telefoni che squillano si sono ridotti dell’85%, è tornata la quiete in ufficio e possiamo finalmente concentrarci!


    2. Assistenza al cliente sempre disponibile

    I nostri Specialist sono umani e ogni tanto una pausa caffè gliela concediamo J.

    Mr AI, per quanto possa sembrare vero, è digitale e lavora giorno e notte. Questo significa che risponde alle richieste dei clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, aiutando tantissimi di loro in simultanea. Non lascia mai soli gli utenti che gli fanno una domanda, presidia il mercato e tiene alta la bandiera di WP Recovery ad ogni ora.


    3. Risposte sempre esaustive

    All’inizio Mr Askme sapeva poco della nostra azienda e delle nostre abitudini e dopo il primo giorno di lavoro non eravamo certi di confermarlo nell’organico. Il suo software si è subito dimostrato proattivo e ogni giorno che passa con noi impara qualcosa di nuovo per offrire ai clienti risposte sempre più adeguate. Inoltre, accede a database e manuali per trovare contenuti più coerenti alle domande che gli vengono fatte e diventa sempre più performante.

    Il vantaggio dei nostri software di intelligenza artificiale è rappresentato da un lato dalla loro capacità di dialogare in linguaggio naturale e di comprendere in maniera corretta il significato e le intenzioni del cliente, dall’altro dalla capacità di autoapprendimento. Questo è un aspetto fondamentale perché permette al sistema di evolvere nel tempo riuscendo ad essere sempre più efficace e performante. Ciò avviene grazie alle continue interazioni con l’utente finale e alla possibilità di aggiungere nuova conoscenza all’assistente virtuale prelevandola anche da fonti esterne quali manuali, database o semplicemente da interazioni livechat con il contributo di operatori. Tutto ciò rende l’assistente virtuale il massimo esperto sui temi e i compiti specifici che gli abbiamo assegnato e questo patrimonio di conoscenza resterà in capo all’azienda sottoforma di archivio interno e non se ne andrà con l’uscita o pensionamento di un dipendente.

    Gennaro Cali

    CEO di Open Ai


    4. Dipendenti più soddisfatti

    Da quando Mr Askme è in azienda, anche i dipendenti sono più felici. Il lavoro di Customer Care in alcuni casi può essere davvero alienante, soprattutto quando i clienti telefonano per fare sempre le solite due domande e chi risponde al telefono passa giornate intere a fare un compito ripetitivo e noioso.

    Delegando a Mr Askme queste mansioni, abbiamo potuto dare maggiore responsabilità a ogni nostro collaboratore, valorizzarlo e anche sfruttare meglio le sue capacità. Il risultato? Dipendenti più contenti e risultati migliori!


    5. Clienti felici e sorridenti

    Dulcis in fundo, chi ci guadagna davvero da questo nostro investimento sono i clienti. Mr Askme è una macchina, e quindi è più veloce, performante e scattante di un essere umano.

    Certo, non può sostituirsi a noi per questioni delicate e strategiche, ma dà ai clienti risposte immediate e con un tono empatico che li fa sentire accolti. Inoltre, offre loro informazioni importanti nel processo decisionale e li aiuta a sentirsi sempre più vicini al risultato che vogliono raggiungere.


    Ora hai capito perché non possiamo più separarci dal nostro piccolo Mr Askme?

    Se vuoi conoscerlo di persona e sapere come averne uno per il tuo sito o per il tuo e-commerce, contatta i nostri Specialist e valuta la creazione di un avatar su misura delle tue esigenze.

     

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  • Industria 4.0: Mr Keting è un fornitore certificato

    Industria 4.0: Mr Keting è un fornitore certificato

    Aiutiamo le aziende a digitalizzarsi e da oggi siamo certificati presso il Digital Experience Center come fornitori dell’industria 4.0. Scopri cosa possiamo fare per le aziende. 

    Le istituzioni sono attente allo sviluppo industriale del nostro paese e supportano le aziende con finanziamenti e bandi atti ad agevolare la digitalizzazione e il passaggio all’industria 4.0.

    All’interno di questo contesto, Unioncamere Lombardia ha creato la piattaforma Digital Experience Center, uno spazio virtuale dove promuovere il networking tra le aziende che guardano al futuro.

    Il Digital Experience Center ha come obiettivo la crescita e lo sviluppo delle tecnologie secondo il Piano Nazionale Impresa 4.0 e raccoglie un database di fornitori che hanno dimostrato di essere innovativi. Mr Keting fa parte di questi.


    Come siamo diventati fornitori certificati industria 4.0

    Per essere presenti nel database di Unioncamere Lombardia come fornitori certificati 4.0 è necessario aver già realizzato progetti che hanno aiutato le aziende a digitalizzarsi e ad entrare a pieno titolo nell’industria 4.0. Non basta dunque promuoversi come una start-up innovativa, ma bisogna avere a portfolio esempi reali di come il proprio lavoro ha supportato lo sviluppo dell’industria italiana.

    In Mr Keting abbiamo creduto nell’innovazione fin dalla nascita della nostra società e abbiamo dimostrato più e più volte come il nostro supporto alle aziende le possa aiutare a diventare imprese del III millennio, per questo avevamo tutte le carte in regola per diventare fornitori certificati, ma due progetti in particolare ci hanno aiutato ad essere accreditati come fornitori all’interno del Digital Experience Center. Eccoli nel dettaglio.


    Industria 4.0 applicata allo stampaggio metalli

    Negli ultimi anni abbiamo collaborato con TF Lab, azienda di Lumezzane -BS- specializzata nella produzione di stampi per metalli colati. Punto di forza di TF Lab è l’approccio scientifico/matematico: i progettisti interni studiano e analizzano ogni dettaglio del progetto prima di procedere con la progettazione e la produzione dello stampo, limitando il margine di errore e ottimizzando tempi e risorse.

    Oltre alla creazione del nuovo sito web, la TF Lab ci ha chiesto di realizzare un software che permettesse ai clienti di simulare il riempimento delle cavità dello stampo in pressocolata, calda o fredda, con diverse tipologie di leghe.

    Collaborando con Francesco Tonolli, team leader della TF Lab, abbiamo quindi sviluppato una Web Application molto complessa chiamata Virtual Die Casting, con la quale progettisti e stampisti possono ottenere una simulazione del processo di stampa.

    Questa Web App aiuta gli stampisti nella taratura degli impianti di produzione relazionando tra loro oltre 50 parametri per generare un report che evidenzia la fattibilità del progetto e le sue criticità in base al tipo di materiale, di impianto e di attrezzatura utilizzata in produzione.

    La Virtual Die Casting è accessibile sia tramite l’acquisto di un ticket, che in abbonamento, e l’intero servizio è integrato in un e-commerce dove i clienti possono acquistare in autonomia il pacchetto più adatto alle loro esigenze.


    Industria 4.0 applicata alle trafilatrici industriali

    Il secondo progetto che ci ha permesso di essere riconosciuti come fornitori certificati industria 4.0 è il software sviluppato per la Pan Chemicals Spa. L’azienda, con sede a Rogno, in provincia di Bergamo, produce lubrificanti per trafilatura del ferro e ha sviluppato linee di lubrificanti a secco, a umido, per filo non ferroso, ma anche prodotti ecologici secondo le Normative Ambientali Internazionali e prodotti dedicati alla zincatura a caldo.

    Il software che abbiamo creato analizza e ottimizza la resa delle trafilatrici industriali per la lavorazione del ferro, verificando in fase preventiva l’effetto dei diversi lubrificanti sull’ottimizzazione della produzione. Questa Web Application è disponibile sia per desktop che per iOS e Android, così da poter essere scaricata dai clienti sul proprio smartphone ed essere consultata in ogni momento.


    I vantaggi delle Web App per le industrie

    Queste Web App hanno permesso alle aziende, e anche ai loro clienti, di fare un enorme passo avanti nella gestione dei progetti. Attraverso software dedicati, infatti, si ottengono vantaggi in termini di:

    • Velocità dei processi di verifica e delle analisi preventive
    • Ottimizzazione dei tempi di test
    • Riduzione del margine d’errore
    • Snellimento dei contatti tra la produzione e gli studi tecnici
    • Creazione di uno storico dei progetti

    Inoltre, si genera un circolo virtuoso di miglioramento continuo, che vede nella Web App il primo step verso un processo di digitalizzazione che rende le aziende imprese 4.0 a tutti gli effetti.


    Dai QR Code dinamici alle integrazioni con le stampanti industriali

    I due progetti appena descritti sono gli esempi più lampanti di come possiamo aiutare le aziende a diventare imprese 4.0, ma non sono gli unici. Oltre alle Web App, il nostro team tecnico è in grado di creare tutta una serie di integrazioni tra gestionali e stampatrici industriali per velocizzare il passaggio dagli uffici tecnici ai reparti di produzione, generatori di QR dinamici utili per recuperare con un click la documentazione relativa a singoli lotti, nonché progetti mirati per la promozione aziendale sul territorio internazionale – per saperne di più sui nostri progetti di internazionalizzazione clicca qui

    La nostra preparazione tecnica, unita allo spirito innovativo e alla voglia di trovare sempre soluzioni più efficienti ci ha così reso un punto di riferimento per le aziende che vogliono digitalizzarsi e, grazie al database Digital Experience Center, sarà ancora più facile creare momenti di scambio costruttivi tra noi e le imprese, per sviluppare software e integrazioni sempre più all’avanguardia.


    Hai un’idea per ottimizzare i tuoi processi produttivi e cerchi un partner tecnologico per svilupparla? Presentaci il tuo progetto e saremo lieti di offrirti il supporto di cui hai bisogno.

     

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