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  • Servizi online? Dillo a Google My Business!

    Servizi online? Dillo a Google My Business!

    Da oggi Google My Business ti permette di far sapere a tutti gli utenti che offri servizi on line, così da aumentare le tue possibilità di trovare nuovi clienti.

    Ecco nel dettaglio di cosa si tratta.

    Cosa puoi indicare in Google My Business

    Fino a poco tempo fa nella tua scheda on line Google My Business potevi indicare il tuo settore di riferimento, i prodotti e/o servizi che offri, i tuoi orari di apertura e il tuo indirizzo, ma gli utenti non potevano sapere a priori se offrivi anche consulenze e supporto attraverso incontri su Skype, su WhatsApp o con sistemi professionali dedicati alle conference call, come Mr Konference.

    Da oggi, invece, puoi precisare che offri appuntamenti on line e chi fa ricerche per settore o per area geografica, e trova la tua scheda, saprà subito se può contattarti tramite il web, evitando di dover fissare un appuntamento di persona presso la tua sede.

    Un esempio concreto:
    Cercando la scheda di Mr Keting, quello che ti appare è:

    E puoi subito intuire che non c’è bisogno di venire fisicamente nella nostra sede di Costa Volpino per pianificare la tua nuova strategia web, ma possiamo anche organizzare l’intero lavoro a distanza evitando reciprochi contagi e risparmiando tempo negli spostamenti.

    Ovviamente, se vuoi dare una svolta alla tua attività di comunicazione on line, ma proprio non riesci a rinunciare ad un appuntamento faccia a faccia, puoi sempre venirci a trovare nei nostri uffici, ma seguendo le indicazioni che ti abbiamo spiegato nell’articolo “Covid-19: Come e quando potete venire a trovarci?”.


    Come implementare i servizi on line su Google My Business

    Inserire l’opzione dei servizi on line in Google My Business è davvero immediato, ti basta entrare nel tuo account e seguire la procedura guidata, che ti permette di aggiungere l’etichetta “Appuntamenti on line” e collegare una pagina del tuo sito da dove gli utenti possono fissare un incontro.

    NON HAI ANCORA APERTO UNA PAGINA GOOGLE MY BUSINESS PER LA TUA ATTIVITÀ?
    LEGGI L’ARTICOLO “PERCHÉ GOOGLE MY BUSINESS È UTILE PER LA TUA AZIENDA?” E CONTATTA I NOSTRI KEY ACCOUNT PER CREARE UNA SCHEDA OTTIMIZZATA CHE TI PORTA NUOVI CONTATTI.


    Quale pagina usare per raccogliere appuntamenti

    La pagina a cui i tuoi clienti arrivano quando cliccano sull’opzione “Appuntamenti” può essere la pagina contatti, ma diventa ancora più efficace se si tratta di una landing page dedicata, dove dai il benvenuto ai visitatori, ti presenti e specifichi che tipo di servizio può essere richiesto on line.
    In una pagina del sito dedicata agli appuntamenti, puoi creare anche un form di contatto specifico dove chiedi agli utenti di selezionare il servizio di cui hanno bisogno, scegliendo per esempio tra:

    Consulenza on line

    Pianificazioni on line

    Assistenza on line

    Preventivi on line

    Incontri di formazione on line

    La presenza di un form di contatto dedicato ti aiuta nel momento in cui dovrai fissare l’appuntamento, perché saprai già di cosa l’altro ha bisogno, e mette a proprio agio gli utenti, perché trovano nel tuo sito un’azienda competente e interessata alle loro richieste.


    I vantaggi di offrire appuntamenti on line

    Aggiornare la tua scheda Google My Business ti porta ben 3 vantaggi:

    La tua scheda è aggiornata e il SEO ringrazia

    Google vede di buon occhio le aziende che aggiornano costantemente la propria scheda My Business e le premia, mostrando la loro scheda e il loro sito web con maggior frequenza nei risultati di ricerca.

    Non perdi tempo e non fai perdere tempo

    Offrendo la possibilità di prendere un appuntamento direttamente on line, tu e i tuoi contatti risparmiate tempo sia in fase di pianificazione che in fase di appuntamento, perché non dovete perdere ore né al telefono né per spostarvi in occasione dell’incontro, e tutto diventa più facile e più veloce.

    Ti mostri come un’azienda al passo coi tempi

    Concordiamo con te che ci sono cose che non possono essere fatte a distanza, ma per nel mondo dei servizi ci sono molti incontri vis-à-vis che possono essere fatti via web, con strumenti molto efficaci in grado di ottimizzare il lavoro e rendere il processo più snello. Se impari ad usarli, ti mostri come un’azienda innovativa e all’avanguardia e i tuoi clienti lo apprezzeranno di sicuro.

    Contatta i nostri Key Account per creare una landing page adeguata per gli appuntamenti on line e sfrutta al massimo le potenzialità di Google My Business per trovare nuovi clienti.


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  • DEM Server: l’e-mail marketing fatto semplice

    DEM Server: l’e-mail marketing fatto semplice

    DEM Server, la piattaforma per l’invio newsletter che non manda i tuoi messaggi nello spam.

    Leggi la nostra recensione.

    Da poco più di un anno abbiamo implementato in azienda una nuova piattaforma per l’invio di newsletter: DEM Server.

    Creata nel 2008 da un’azienda di Verona, DEM Server è stata messa in ombra da colossi come MailChimp o Mail-up, ma non ha nulla da invidiare alle piattaforme multinazionali, anzi.

    La sua struttura con server dedicati ti permette di avere il massimo controllo sulle liste dei contatti e previene il rischio di finire nello spam. Ecco nel dettaglio come funziona.


    Scegli un server di invio

    La potenzialità di DEM Server è tutta nel server utilizzato per inviare le tue newsletter. Le altre piattaforme utilizzano server “comunitari” che inviano le tue mail e anche le mail di altre migliaia di aziende.

    Questo significa che tu non hai il controllo del server, ma soprattutto alcuni di questi server vengono identificati dai client di posta dei tuoi contatti come portatori di spam e le tue mail vengono archiviate in quella casella di posta che nessuno legge mai, lo spam per l’appunto.

    Quando decidi di utilizzare DEM Server, invece, viene contattato da un tecnico che ti aiuta a scegliere un server SMPT per l’invio delle tue mail.

    Questo server è di tua proprietà, puoi fornire gli accessi ad un server che già usi per la posta o crearne uno ex-novo, ma il risultato non cambia: le tue campagne di e-mail marketing verranno inviate da un server dedicato che sarà riconosciuto come affidabile dai client di posta elettronica e metterà le tue newsletter nella casella di posta in arrivo.


    Carichi tutti i contatti che vuoi

    Una volta scelto il server di invio, puoi procedere con il caricamento degli indirizzi ai quali vuoi inviare le tue newsletter come accade con le altre piattaforme, ma con una marcia in più.

    Quando ti registri su una piattaforma DEM qualsiasi, cedi i tuoi contatti alla piattaforma stessa che li carica sui suoi server e li gestisce secondo la sua privacy policy.

    Con DEM Server, invece, si utilizza un server di tua proprietà, per cui i tuoi contatti non vengono ceduti a terzi e seguono la tua politica sulla privacy.

    Ciò significa che puoi caricare liberamente tutta la tua rubrica senza incappare in blocchi o restrizioni definite dalla piattaforma che usi per l’invio newsletter.

    OLTRE A CARICARE TUTTI I TUOI CONTATTI, CON DEM SERVER PUOI ORGANIZZARLI IN LISTE E SEGMENTI E ORGANIZZARE AL MEGLIO IL TUO DATABASE COME TI ABBIAMO SPIEGATO NELL’ARTICOLO 5 VANTAGGI DI UN APPROCCIO DATA DRIVEN ALL’E-MAIL MARKETING


    Crea la tua newsletter

    Quando le tue liste di contatto sono state caricate, puoi iniziare a dare vita alla tua newsletter. DEM Server ti offre due strade: scegliere un template preimpostato, o caricare il tuo template in HTML.

    Se vuoi una newsletter del tutto personalizzata ti consigliamo di contattare un grafico e creare un template su misura, ma attenzione: i template preimpostati che trovi in DEM Server sono tutti responsive e ottimizzati per i principali client di posta elettronica, così che tutti i tuoi contatti vedano la tua newsletter alla perfezione su pc, su tablet e su smartphone.

    Il tuo grafico ti garantisce template responsive e completamente ottimizzati?


    Scarica i report

    Quando la newsletter è completata e premi “INVIO”, su DEM Server hai un report in tempo reale dell’andamento della tua campagna di DEM – Direct Email Marketing e smetti di perdere tempo a cercare i dati di cui hai bisogno all’interno della piattaforma.

    Un vantaggio non da poco, soprattutto se hai capito che fare e-mail marketing con un approccio data driven è la strada migliore da seguire per ottenere risultati sempre più ambiziosi.


    Automatizza il remarketing

    Lo avevamo anticipato nell’ultimo post: il report è solo un trampolino dal quale valutare il successo delle tue newsletter e pianificare nuove attività di e-mail marketing.

    Senza impazzire a cercare altri plug-in o sistemi per il re-marketing, da DEM Server puoi automatizzare le mail di risposta e creare nuovi messaggi da inviare solo ai contatti che hanno reagito in un determinato modo agli invii precedenti, ad esempio hanno cliccato sull’immagine, hanno letto la mail fino in fondo o si sono cancellati.

    Inoltre, sempre dalla piattaforma, puoi creare form per la raccolta di nuovi contatti da integrare all’interno del tuo sito o del tuo e-commerce e ottimizzare ancora di più i processi delle tue attività di marketing.


    Il plus: una piattaforma tutta italiana

    Per noi del settore le potenzialità sono state decisive nella scelta di DEM Server per le attività di e-mail marketing, ma il fatto che dietro a questa piattaforma ci sia un’azienda italiana è un fattore da non sottovalutare.

    Oltre all’invio di newsletter che si può fare tranquillamente in autonomia, il team DEM Server offre supporto dal punto di vista della pianificazione delle campagne, affiancando il reparto marketing nella scelta della soluzione migliorie per la promozione tramite DEM.

    Una squadra di tecnici e specialisti davvero competenti con i quali abbiamo instaurato una collaborazione per aiutare le PMI ad approcciarsi al mondo dell’e-mail marketing in modo chiaro, semplice e ovviamente data driven.

    Vuoi saperne di più sulle potenzialità di DEM Server per la tua azienda?
    I nostri Key account la utilizzano quotidianamente, possono rispondere a tutte le tue domande e ti aiutano a pianificare un’attività di e-mail marketing efficace.


    Se sei interessato a uno strumento completo e performanete per l’invio delle tue NewsLetter e DEM,

    visita la pagina di DEMServer, un prodotto di Mr Keting.


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  • Approccio data driven all’e-mail marketing

    Approccio data driven all’e-mail marketing

    Sfrutta i dati per rendere le tue newsletter più efficaci e incrementare il tuo business.

    Scopri cosa è l’approccio data driven all’email marketing, quando usarlo e che vantaggi ti offre.

    Ognuno di noi ha inviato almeno una volta nella sua carriera una mail a tutti i contatti per promuovere un’offerta o comunicare un nuovo prodotto, ma sono ancora poche le aziende che inviano newsletter in modo costante e attraverso un approccio data driven.

    Scopriamo insieme di cosa si tratta e come sfruttare al meglio questo metodo di lavoro nel quotidiano.


    Cosa è l’approccio data driven?

    “Data driven” è un termine inglese che significa “guidato dai dati”. L’approccio data driven in azienda è dunque un metodo, uno stato mentale che permette di acquisire dati, analizzarli e prendere decisioni in base a risultati tangibili e non seguendo il sesto senso degli imprenditori.

    Il data driven può essere applicato in tutti i campi, dalla gestione della produzione al coordinamento della rete di vendita, ma il reparto in cui offre maggiori possibilità di sviluppo è il marketing.

    Attraverso l’analisi dei dati di clienti fidelizzati, di clienti passati e di potenziali clienti è possibile individuare con più precisione gli interessi degli utenti e costruire campagne marketing che rispondono in modo mirato alle loro esigenze, aumentando in modo esponenziale le possibilità di successo e le vendite che scaturiscono da queste attività di promozione.


    Data driven applicato all’e-mail marketing

    L’analisi dei dati è importante in ogni attività di marketing, ma diventa fondamentale quando si sceglie di inviare newsletter, perché attraverso l’analisi dei dati è possibile creare messaggi specifici per ogni contatto, costruire un legame più intimo tra azienda e utente, aumentare la fiducia nei confronti del brand e incrementare le possibilità che i lettori si trasformino in clienti fidelizzati.


    Quando usare l’approccio data driven nell’e-mail marketing

    Per essere efficace, l’approccio data driven deve essere applicato in ogni fase di lavoro di una campagna di e-mail marketing, nello specifico:

    Quando crei il database

    Affinché le tue mail vengano lette e portino risultati in termini di click e di vendite, devi mandare ai tuoi contatti contenuti interessanti per il loro caso specifico.

    Grazie al metodo data driven riesci ad avere una panoramica completa dei contatti in tuo possesso e li organizzi in segmenti che ti aiutano a creare liste differenti secondo parametri come la data di nascita, se prevedi offerte in occasione dei compleanni, la regione di provenienza, se hai listini divisi per zone geografiche, il tipo di contatto – cliente attivo, cliente passato, potenziale cliente – se vuoi recuperare vecchie collaborazioni, gli interessi, se vuoi inviare news che siano lette e non cestinate ancor prima di essere aperte.

    CON UN APPROCCIO DATA DRIVEN PUOI SEGMENTARE I DATI IN TUO POSSESSO E TRASFORMARLI IN INFORMAZIONI UTILI PER MANDARE IL MESSAGGIO GIUSTO AL CONTATTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO.

    Quando crei i contenuti

    Attraverso le statistiche di visita dalle pagine del tuo blog e dei tuoi canali social, puoi sapere quali tematiche e quali tipologie di contenuti hanno generato maggiori conversioni in termini di click, condivisioni e vendite, e produci nuovi contenuti più mirati, che hanno maggiori probabilità di catturare l’interesse degli utenti e fidelizzarli.

    CON IL DATA DRIVEN NON SPRECHI TEMPO E RISORSE IN CONTENUTI CHE PASSANO INOSSERVATI, MA PRODUCI SOLO NEWS E POST CHE INTERESSANO DAVVERO I TUOI LETTORI.

    Quando invii newsletter

    Se hai una panoramica completa dei contatti in tuo possesso e hai capito quali contenuti interessano a specifici segmenti del tuo pubblico, con l’approccio data driven inviare newsletter di successo è un gioco da ragazzi e puoi facilmente comunicare il contenuto giusto al cliente giusto, aumentando le possibilità che le tue comunicazioni vengano aperte, lette, cliccate e diano origine a vendite e attività di fidelizzazione.

    Quando raccogli i risultati

    Un approccio data driven è fondamentale quando raccogli i risultati delle tue campagne di e-mail marketing perché ti permette di capire quali newsletter hanno portato gli utenti ad effettuare l’azione che volevi e quali sono state un buco nell’acqua. Inoltre, grazie all’analisi dei risultati ottenuti puoi rimodulare l’intero piano di e-mail marketing, segmentando ulteriormente i dati, creando contenuti ancora più specifici e inviandoli solo agli utenti che potrebbero essere interessati ad essi.


    Il Data driven è facile con il software giusto

    L’attività di raccolta, gestione e analisi dei dati in ogni fase del processo di e-mail marketing può sembrare un’impresa titanica, soprattutto se hai liste infinite di contatti e invii newsletter con una certa frequenza.

    Quando si sceglie un approccio data driven in azienda, però, il lavoro operativo non deve essere fatto con carta e penna. Grazie a nuovi software specifici puoi raccogliere contatti, gestirli e analizzare i report con un click. On line si trovano moltissime piattaforme che ti aiutano nelle attività di e-mail marketing, ma non tutte sono efficaci come sembrano.

    Noi abbiamo scelto di utilizzare DEM Server, una piattaforma che gestisce l’invio delle mail da server di tua proprietà senza acquisire i tuoi contatti e senza il rischio che i tuoi messaggi finiscano in spam: una garanzia per un’azienda come la nostra così attiva sul fronte del marketing on line.


    I vantaggi del data driven nell’e-mail marketing

    Il data driven rende ogni attività aziendale più efficiente e più fruttuosa perché sposta l’ago della bilancia dall’intuizione del singolo a dati tangibili e misurabili.

    Dal punto di vista delle newsletter, le aziende che operano per attività di e-mail marketing data driven hanno riscontrato da subito vantaggi sia sul fronte performance che sul fronte dei costi.

    Ecco nel dettaglio i benefici di un approccio data driven nell’e-mail marketing:

    Utenti più coinvolti

    Se riesci ad implementare in azienda un approccio data driven, potrai conoscere gli interessi dei tuoi clienti, realizzare contenuti adeguati e inviare newsletter che vengono aperte con piacere, senza essere considerate spam o essere ignorate prima ancora di essere lette.

    Controllo del budget

    Con i dati puoi identificare obiettivi raggiungibili nel breve-medio-lungo periodo e definire attività mirate che hanno più probabilità di avere successo: in questo modo hai più controllo sui tuoi budget ed eviti di lasciarti guidare da valutazioni personali che rischiano di farti buttare soldi in campagne senza risultati.

    Aumento del tasso di conversione

    Le newsletter inviate con un approccio data driven hanno tassi di conversione maggiori perché sono costruite sulle reali necessità degli utenti. Il numero di lettori che effettua un’azione, come leggere un articolo, compilare un form di contatto o acquistare un prodotto, è quindi nettamente maggiore rispetto a mail inviate alla cieca a tutti i contatti della tua rubrica.

    Risultati replicabili

    Proprio perché i dati sono tangibili e non dipendono dal sentimento dell’imprenditore, dai consigli di un guru o dalle sensazioni del reparto marketing, i risultati che ottieni dall’invio di newsletter con il metodo data driven sono replicabili e, come accade in un esperimento scientifico, mantengono le stesse probabilità di successo nel tempo.

    Incremento costante dei risultati

    Con il data driven puoi identificare quali azioni funzionano e quali no, replicare le attività positive e ottimizzare le newsletter con minor successo, aumentando di conseguenza i risultati in modo costante e raggiungendo più facilmente gli obiettivi che ti sei posto.

    Vuoi che il tuo ufficio marketing abbia un approccio data driven quando invia newsletter?
    I nostri Key account sono pronti ad aiutarti per migliorare il tuo metodo di lavoro, analizzare i dati e studiare una strategia di e-mail marketing più efficace.

    Se sei interessato a uno strumento completo e performanete per l’invio delle tue NewsLetter e DEM, visita la pagina di DEMServer, un prodotto di Mr Keting


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  • Covid-19: Come e quando venire a trovarci?

    Covid-19: Come e quando venire a trovarci?

    Abbiamo implementato tutti i dispositivi necessari a garantirti la massima sicurezza per evitare contagi di Covid-19 nei nostri uffici. Scopri come e quanto puoi venire a trovarci per pianificare la tua nuova strategia di web marketing.

    Covid-19 permettendo, quando puoi venire a trovarci?

    Ci fa sempre piacere ricevere amici e clienti, sia vecchi che nuovi, ma da oggi è obbligatorio prendere un appuntamento prima di passare nei nostri uffici in via Marco Polo 2/a a Costa Volpino.

    No, non ci vogliamo far desiderare: fissare un appuntamento ci permette di sapere in ogni momento quante persone sono presenti in ufficio e garantirti la distanza minima di sicurezza per la tua salute ed evitare contagi di Covid-19!

     

    SE HAI GIÀ UN KEY ACCOUNT DI RIFERIMENTO PUOI SCRIVERE A LUI. SE INVECE SEI AL TUO PRIMO CONTATTO CON MR KETING SCRIVI A HELLO@MRKETING.IT, SPECIFICANDO DI COSA HAI BISOGNO, E POTRAI PRENDERE UN APPUNTAMENTO CON IL NOSTRO SPECIALIST PIÙ ADATTO ALLA TUA RICHIESTA.


    Per proteggerti dal Covid-19 cosa devi portare?

    Oltre ai tuoi appunti e alle domande che vuoi farci, devi portare con te la mascherina e tenerla indossata durante l’incontro. Assicurati che il livello protettivo sia adeguato contro il Covid-19.

    Se vuoi puoi indossare anche dei guanti in lattice per sicurezza, ma non sono indispensabili contro il Covid-19: all’ingresso troverai un dispenser con gel igienizzante by PROMOline per sanificare le mani prima di entrare.


    Come devi comportarti durante l’incontro?

    Per la salute di tutti ed evitare il Covid-19, ti chiediamo di rispettare delle semplici regole di sicurezza:

    Indossa sempre la mascherina (livello id protezione adeguato contro il Covid-19)

    Igienizza le mani prima di entrare

    Manteni la distanza di un metro dalle altre persone

    Aspetta fuori fino a quando il nostro team non ti accoglierà

    Vuoi venirci a trovare per pianificare la tua nuova strategia di Digital Marketing?
    Contattaci e programma un appuntamento con un nostro Key Account!
    L’incontro sarà organizzato rispettando tutte le normative Igenico Sanitarie
    e seconod le normative vigenti anti Covid-19!


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  • Hacker e GDPR: tutelarsi dalla perdita dati

    Hacker e GDPR: tutelarsi dalla perdita dati

    Se il tuo sito viene attaccato dagli hacker, sei tu il responsabile della perdita dei dati degli utenti.
    Leggi la nostra news per scoprire come tutelarti ed evitare inutili multe.


    I siti vetrina non li vuole più nessuno.

    Ai tempi del Web 2.0 gli utenti interagiscono e creano relazioni attraverso la Rete, per questo le aziende che investono sul web vogliono siti interattivi e performanti, dove poter dialogare con i propri clienti, raccogliere dati personali e creare contenuti e offerte su misura.

    Il famigerato GDPR ci impone di trattare con cura i dati che riceviamo da parte degli utenti sul nostro sito web, ma cosa accade quando le nostre pagine vengono hackerate e i dati finiscono nelle mani sbagliate? Scopriamolo insieme.


    Quali dati degli utenti abbiamo a disposizione

    Ogni sito che si rispetti raccoglie almeno due tipologie di dati: i cookies, ovvero informazioni “grezze” sul comportamento degli utenti in Rete e sui loro interessi generali, e dati sensibili, come nome, cognome, indirizzo, numero di carta di credito.

    I dati sensibili ci vengono dati direttamente dagli utenti ogni volta che compilano un form sul nostro sito, decidono di partecipare ad un nostro give-away o acquistano sul nostro e-commerce.
    Per legge siamo obbligati a comunicare loro come tratteremo questi dati attraverso il nostro GDPR e gli utenti acconsentono perché si fidano di noi, ma non tutte le aziende hanno pieno controllo dei dati che gli vengono affidati.


    Dati sensibili: sai davvero dove finiscono?

    I dati che gli utenti rilasciano sulle pagine del nostro sito vengono inviati alle nostre caselle mail, ma ne resta una copia anche sui server e nel back end del sito stesso.

    Molte aziende archiviano secondo quanto previsto dal GDPR i dati ricevuti, ma si dimenticano di processare i dati rimasti nei vari plug-in del proprio sito, lasciando le informazioni in balia di possibili attacchi hacker che, entrando semplicemente nel back-end delle pagine, possono rubarli senza nessuna fatica.


    Chi è responsabile in caso di attacco hacker?

    Se il tuo sito viene hackerato e perdi i dati dei tuoi clienti, c’è un solo responsabile: TU!

    Secondo il GDPR, infatti, sei tu che hai perso i dati sensibili degli utenti e li hai messi in pericolo, per cui sei tu che, oltre a dover rifare tutte le pagine del sito web e aver perso i tuoi dati, dovrai pagare per risarcire i danni inflitti ai tuoi utenti.


    Quali sono le conseguenze della perdita di dati?

    Se il tuo sito viene hackerato e perdi i dati dei tuoi clienti, la tua azienda deve far fronte a due importanti conseguenze:

    • Una multa fino a 10 milioni o al 2% del fatturato che può raddoppiare in caso di mancata notifica dell’attacco alle autorità
    • Danni di immagine per la tua attività: chi vorrà ancora acquistare sul tuo e-commerce se rischia di vedersi prosciugare il conto della carta di credito perché il tuo sito non protegge i dati come dovrebbe?

    Il caso: Nel settembre 2018 il sito della British Airways, nota compagnia di volo del Regno Unito, è stato attaccato da hacker che hanno rubato 380mila dati di carte di credito, riuscendo a clonarle 244 mila. La compagnia è stata ritenuta responsabile di non aver avuto cura dei dati sensibili dei propri viaggiatori e ha ricevuto una multa di 183 milioni di sterline, pari a 204 milioni di euro, per violazione del GDPR.


    WordPress: la caverna delle meraviglie per gli hacker

    Tutti i siti web sono potenzialmente vulnerabili, ma i siti in WordPress lo sono più di altri.

    WordPress è una piattaforma gratuita che aumenta le sue funzionalità base attraverso plug-in realizzati da sviluppatori a livello globale, per questo è più esposta a possibili problemi e buchi di sistema che agevolano l’accesso degli hacker.

     

    UNA RICERCA CONDOTTA CYBERSCANNER SU CIRCA 100MILA SITI IN WORDPRESS NEL REGNO UNITO, HA RILEVATO CHE L’80,7% PRESENTA DELLE VULNERABILITÀ CHE FAVORISCONO IL FURTO DEI DATI DEGLI UTENTI.


    Cosa fare per tutelarti?

    Sebbene i siti in WordPress siano più vulnerabili, noi di Mr Keting riteniamo WordPress la miglior piattaforma attualmente disponibile per realizzare siti web, perché è intuitiva e offre infinite possibilità di personalizzazione.

    Per sfruttare le sue potenzialità e nel frattempo evitare di esporre la propria azienda a inutili multe per furto di dati, l’unica soluzione è affidarsi a qualcuno che sappia verificare le vulnerabilità di WordPress e risolverle prima che sia troppo tardi.

    WP Recovery è il servizio che consigliamo ai nostri clienti perché permette di mettere in sicurezza ogni sito WordPress, recuperare i dati in caso di attacco hacker e, con l’opzione Hosting gestito, provvede agli aggiornamenti dei plug-in, per assicurarti un sito sempre sicuro e performante.


    Non lasciare che un attacco hacker cancelli il tuo sito e ti obblighi a pagare inutili multe.
    Contattaci per saperne di più su Wp Recovery e mettere in sicurezza le tue pagine prima che sia troppo tardi!


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  • L’aggiornamento Google e la strategia web

    L’aggiornamento Google e la strategia web

    Bert è un aggiornamento dell’algoritmo Google che cambia le logiche di posizionamento dei siti.

    Scopri cosa comporta e come devi modificare la strategia di web marketing per mantenere alta la tua visibilità in Rete.


    Annunciato lo scorso ottobre negli Stati Uniti, BERT, il nuovo algoritmo Google, è oramai una realtà anche in Italia e sta pian piano cambiando l’ordine dei risultati di ricerca per dare risposte sempre più mirate alle richieste degli utenti.

    Se fino a poco tempo fa il tuo sito era nelle prime posizioni per le ricerche effettuate dai tuoi potenziali clienti, quindi, dall’entrata in vigore di BERT non è detto che sia ancora così e potresti perdere visibilità in un baleno se non impari a conoscere le sue dinamiche e agire di conseguenza.

    Cosa è BERT nel concreto

    Bidirectional Encoder Representations from Transformers (B.E.R.T.), è un aggiornamento che va a modificare le logiche di valutazione delle pagine web da parte di Google.

    Il suo funzionamento sfrutta l’intelligenza artificiale, implementa una maggiore conoscenza delle sfumature del linguaggio naturale, comprende il contesto di ricerca e ipotizza con più precisione i risultati che l’utente vorrebbe leggere.

     

    BERT VIENE UTILIZZATO DA GOOGLE PER COMPRENDERE LE RICERCHE IN OLTRE 70 LINGUE, DALL’INGLESE ALL’ITALIANO, PASSANDO PER IL CINESE, IL TEDESCO, IL FRANCESE, LO SPAGNOLO E IL PORTOGHESE.


    Come funziona BERT

    Rispetto a prima, quando Google leggeva ogni parola singolarmente ignorando avverbi e congiunzioni, con BERT la stringa di ricerca viene recepita come una frase intera e ne viene compreso con più precisione l’intento comunicativo.

    Così facendo, nei risultati di ricerca vengono mostrate solo le pagine che rispondono in modo adeguato ai dubbi dell’utente, ignorando quei risultati che, seppur utilizzando le stesse parole chiave all’interno della pagina, propongono contenuti fuorvianti rispetto alle intenzioni di ricerca.

     

    BERT VIENE UTILIZZATO DA GOOGLE PER COMPRENDERE LE RICERCHE IN OLTRE 70 LINGUE, DALL’INGLESE ALL’ITALIANO, PASSANDO PER IL CINESE, IL TEDESCO, IL FRANCESE, LO SPAGNOLO E IL PORTOGHESE.


    Come BERT influisce sul posizionamento

    Con BERT la comprensione delle ricerche da parte di Google diventa sempre più vicina al linguaggio parlato e permette di dare risultati più precisi, dando visibilità solo alle pagine che offrono contenuti interessanti, originali e facili da comprendere.

    Se fino a poco tempo fa per ottenere visibilità bastava inserire nella pagina determinate Keyword, ora questo non basta più e bisogna costruire contenuti che diano risposte concrete ai dubbi dell’utente.

     

    BERT ACCOGLIE LA SFIDA DELLA RICERCA VOCALE, COMPRENDE IL LINGUAGGIO PARLATO E RISPONDE AGLI UTENTI COME SE FOSSE UN AMICO.
    SE VUOI SAPERE QUANTO LE RICERCHE VOCALI STANNO SPOPOLANDO TRA GLI UTENTI DI INTERNET, LEGGI IL NOSTRO POST “INVESTIRE SUL WEB CONVIENE?


    Cosa puoi fare per mantenere alta la tua visibilità in Rete

    Questo aggiornamento è stato definito il più importante di Google degli ultimi 5 anni, perché la comprensione dell’intento di ricerca cambia radicalmente le pagine che vengono mostrate tra i risultati di ricerca, uscendo dalla logica delle singole Keyword per includere frasi complesse e contenuti più strutturati.


    LAVORA SU FRASI E NON PIÙ SU SINGOLE KEYWORD

    Gli utenti che effettuano una ricerca, soprattutto se si tratta di una ricerca vocale, non parlano per monosillabi, ma costruiscono una frase di senso compiuto.

    Con molta probabilità non si fermeranno più a digitare, o meglio dire, “agenzia web”, ma cercheranno “La migliore agenzia web a Bergamo”.

    Se vuoi costruire una strategia di web marketing efficace e mantenere alta la tua visibilità, lavora anche tu su “frasi” e non più su singole parole e realizza contenuti completi e strutturati.

     

    IN GERGO TECNICO, LE FRASI DI SENSO COMPIUTO VENGONO CHIAMATE LONG TAIL KEYWORD E PERMETTONO DI AVERE UN PUBBLICO INFERIORE DAL PUNTO DI VISTA NUMERICO, MA MAGGIORE DAL PUNTO DI VISTA QUALITATIVO.
    IN PAROLE POVERE: MENO VISITE AL SITO, MA PIÙ PROBABILITÀ CHE OGNI VISITA SI TRASFORMI IN UN CLIENTE.


    Stai attento alla superottimizzazione

    Per pagine “superottimizzate” si intendono pagine costruite con il solo obiettivo di ottenere visibilità tra i risultati di ricerca, senza dare nulla di rilevante all’utente.

    Si tratta di pagine ricche di parole chiave, ridondanti e difficili da leggere, senza contenuti di rilievo e senza un reale interesse per chi, suo malgrado, arriva sulla pagina dai risultati di ricerca ma non trova risposta ai suoi perché.

    Grazie a BERT il contenuto delle pagine non verrà più valutato in base alla presenza o meno delle Keyword, ma in base alla semantica delle frasi e dei paragrafi, penalizzando chi non scrive contenuti di rilievo e chi si limita a fare un elenco di parole chiave senza nessun intento comunicativo.

     

    LA SUPEROTTIMIZZAZIONE DELLE PAGINE WEB VIENE VISTA DI CATTIVO OCCHIO GIÀ DA QUALCHE ANNO, MA CON BERT IL CONTROLLO SULLE PAGINE TROPPO OTTIMIZZATE DIVENTA ANCORA PIÙ SERRATO.


    PENSA COME I TUOI CLIENTI, E NON COME IL TUO UFFICIO COMMERCIALE

    L’aggiornamento lavora per gli utenti e il suo obiettivo è dare risposte sempre più adeguate a chi cerca qualcosa on line, non a chi vuole ottenere visibilità.

    Finché continuerai a pensare come il tuo ufficio commerciale e creare contenuti testuali e visivi che mirano a promuovere i tuoi prodotti/servizi, penserai a te stesso e Google non prenderà in considerazione le tue pagine.
    Per ottenere visibilità devi quindi cambiare prospettiva, pensare come il tuo cliente tipo e creare pagine che rispondano alle sue domande.

    Qualche esempio? Se vendi scarpe, non descriverne colore e forma, ma consiglia le occasioni in cui le si possono indossare.

    Se hai un ristorante, preoccupati di comunicare se hai menu particolari per chi ha allergie; se offri consulenza, focalizzati sui problemi che puoi risolvere e non sui servizi che offri.

    Solo così darai risposte agli utenti e manterrai alta la tua posizione nei risultati di ricerca di Google.

     

    SE VUOI AVERE VISIBILITÀ ANCHE DOPO L’AGGIORNAMENTO DELL’ALGORITMO DI GOOGLE, NON DESCRIVERE IL TUO PRODOTTO PER QUELLO CHE È, MA DESCRIVI I PROBLEMI CHE AIUTA A RISOLVERE E DAI RISPOSTE CONCRETE AI DUBBI DEI TUOI UTENTI.

    Adesso che hai capito che bisogna aggiornate e ottimizzare il tuo sito web, per renderlo compatibile ai nuovi criteri di indicizzazione di Google, chiamci per chiedere una consulenza a un nostro Key Account.


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  • Wp Recovery: ripristina il tuo sito hackerato

    Wp Recovery: ripristina il tuo sito hackerato

    Da quest’anno l’offerta Mr Keting si arricchisce di un servizio che ottimizza il tuo sito e recupera i dati anche nel caso in cui il sito sia stato hackerato.

    Come un malanno di stagione, gli attacchi hacker possono colpire qualsiasi sito web, senza distinzione, e in men che non si dica fanno sparire anni e anni di lavoro e di informazioni in un secondo.

    Grazie a WP Recovery, servizio creato e gestito dai nostri esperti dalla nostra sede di Verona, però, è possibile recuperare i dati persi, migliorare la velocità del sito e metterlo in sicurezza con il servizio hosting.


    WP Recovery: la sicurezza per il tuo sito in WordPress

    WP Recovery permette di ripristinare un sito hackerato solo a condizione che esso sia stato realizzato con WordPress. WordPress è la piattaforma più diffusa per la realizzazione di siti web professionali, blog ed e-commerce.

    Offerta ampia

    Offre un’ampia possibilità di personalizzazione e al contempo un’interfaccia utente molto semplice, con la quale puoi aggiungere contenuti in autonomia e mantenere un filo diretto con gli utenti senza dover ricorrere ogni giorno all’intervento di un webmaster.

    Essendo così diffusa, WordPress è anche una delle piattaforme più a rischio, perché gli hacker conoscono bene le sue potenzialità e sanno come, dove e quando agire per rubare i dati.


    WP Recovery protegge e ottimizza WP

    WPRecovery nasce proprio per proteggere i siti web in WordPress, ottimizzarli con costanza e recuperare i dati in caso di attacchi hacker, così scongiuri la paura che un giorno gli utenti, cercando il tuo sito, vengano dirottato su siti porno, siti di vendita armi o chissà quale altra pagina ingannevole.


    I servizi WP Recovery

    Il progetto WP Recovery ha come obiettivo principale il ripristino di siti già hackerati.

    Ti basta visitare il sito wprecovery.com e cliccare sul tasto verde SOS Sito Hackerato per ricevere subito assistenza e recuperare i dati persi, ma c’è di più.

    WP Recovery ti offre una serie di servizi accessori per la messa in sicurezza e l’ottimizzazione del tuo sito, come


    RIMOZIONE MALWARE

    Quando un sito viene hackerato, i visitatori delle pagine vengono dirottati su altri siti web. Esistono però altri modi più subdoli per disturbare la navigazione e portare gli utenti a compiere azioni senza consapevolezza.

    In questo caso si parla di siti con malware, programmi “invisibili” che si installano sulle pagine e disturbano la navigazione, ma che grazie al servizio WP Recovery vengono scovati ed eliminati.


    RIMOZIONE PASSWORD

    Se non accedi con frequenza alle pagine del tuo sito web, può capitare che a distanza di mesi dimentichi le password di accesso e, anche se sei il legittimo proprietario del sito, non puoi più modificarne i contenuti, finché non richiedi un nostro intervento!

    Con il servizio assistenza WP Recovery, infatti, i nostri tecnici riescono a recuperare le tue vecchie password e darti di nuovo accesso alle tue pagine web.


    AGGIORNAMENTO WORDPRESS

    WordPress è una piattaforma in continuo fermento, per questo ogni giorno vengono rilasciati aggiornamenti che rallentano le pagine e possono creare disturbo alle funzionalità del sito, come tasti che non funzionano più o form che non inviano mail, facendoti perdere i contatti dei potenziali clienti.

    Con il servizio WP Recovery, la versione di WordPress del tuo sito e tutte le funzionalità installate tramite plug-in vengono monitorate e aggiornate con costanza, affinché il sito sia sempre performante e diventi davvero lo strumento di business di cui hai bisogno.


    HOSTING WP RECOVERY

    Spesso i siti vengono hackerati perché sono ospitati in uno spazio web poco sicuro, che risulta molto facile da “bucare” per rubare i dati.

    Con WP Recovery puoi decidere di chiedere assistenza per siti già hackerati, ma anche spostare il tuo sito sui nostri server controllati quotidianamente, che prevengono gli attacchi e garantiscono la sicurezza che cerchi.


    Le soluzioni WP Recovery

    I servizi WP Recovery sono disponibili in tre differenti modalità:

     

    SU RICHIESTA

    Quando hai un problema con il tuo sito, chiami e noi corriamo in tuo aiuto. Paghi solo l’intervento richiesto, ma resti responsabile della sicurezza del tuo sito web e corri il rischio che a distanza di poche settimane il sito venga hackerato di nuovo.

    VAI AL SERVIZIO

    HOSTING SICURO

    Trasferisci il tuo sito sui nostri hosting sicuri con back up giornalieri, previeni gli attacchi hacker e ottieni il certificato SSL, ma non ottimizzi le funzionalità del sito attraverso gli aggiornamenti periodici.

    VAI AL SERVIZIO

    HOSTING GESTITO

    Oltre a costudire i tuoi dati nei nostri server sicuri, ci occupiamo degli aggiornamenti del sito, dell’adeguamento GDPR e interveniamo immediatamente in caso di attacchi alla sicurezza.

    VAI AL SERVIZIO


    WP Recovery non include i seguenti servizi:

    Restano invece escluse le modifiche ordinarie e periodiche fatte su prodotti, linee di produzione e servizi che migliorano prodotti/servizi, ma senza cambiare la loro natura.Adesso che hai capito perche WP Recovery: la soluzione per la perdita dati di un sito hackerato, contattaci e scopri il nostro programma di fornitura/fidelizzazione per Web Agency.

    Previeni gli attacchi hacker e sfrutta al massimo le potenzialità del tuo sito in WordPress.


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  • Cloud: 5 buone ragioni per un server dedicato

    Cloud: 5 buone ragioni per un server dedicato

    5 Buone ragioni per preferire un server dedicato al cloud.

    Senza avere la pretesa di esaurire in poche righe un argomento così delicato e complesso, vediamo insieme quali sono le 5 buone ragioni per preferire un server dedicato al Cloud.

    SE SEI IL TITOLARE O IL MANAGER DI UN’AZIENDA CHE GESTISCE MOLTI SITI WEB OPPURE POCHI MA DI GRANDISSIMA IMPORTANZA PER LA TUA ATTIVITÀ, ALLORA DEVI LEGGERE ATTENTAMENTE QUESTO POST.


    Chiariamo subito una cosa: io sono di parte

    Sono di parte perché Mr Keting oltre che di Marketing strategico e sviluppo, si occupa proprio di realizzare, configurare, ottimizzare e proteggere server Linux ad alte prestazioni.
    Server dedicati, insomma.

    Mr Keting attraverso una delle le sue controllate, gestisce un centinaio di server dislocati principalmente in Europa, Cina e Stati Uniti.
    Dicevo, sono di parte, ma sono anche un esperto nel mio settore: in oltre vent’anni di attività ho gestito personalmente almeno 300 server Linux di ogni ordine e grado di complessità. E ovviamente conosco bene tutte le più importanti soluzioni Cloud sul mercato.

    Quello che sto per scrivere è quindi il risultato di una lunga esperienza e vuole fornire uno spunto di riflessione a chi, come me, non condivide la corsa al Cloud degli ultimi anni.
    Motivatissima in alcuni casi, ma in molti altri assolutamente no.

    Ecco quindi quali sono, a mio insindacabile parere, le 5 ragioni per cui vale la pena preferire un server dedicato al Cloud.


    1. Crollo delle competenze IT

    Quando ho cominciato a lavorare nell’IT esistevano due scuole di pensiero dominanti: quella più corporate legata ai grandi monopolisti – Microsoft, Oracle, IBM, etc. – e il nascente esercito dei sysadmin indipendenti, capaci di costruirsi tutto da soli e fortemente contrari a qualsiasi tipo di licenza proprietaria o certificazione.

    Non è una mia opinione il fatto che sono stati questi ultimi a costruire la Rete degli anni d’oro e a permettere a Internet di raggiungere il livello di popolarità che ha poi acceso le micce della New Economy.

    Le aziende che si affacciavano allora sul web erano governate da gente skillatissima della seconda specie. Tutti i grandi progetti, specialmente quelli più visionari e innovativi, venivano lanciati da piccoli team con forti competenze – spesso maturate da assoluti autodidatti – e una completa autonomia: hardware, sistemi operativi e software venivano prodotti in casa, rapidamente e con un livello di customizzazione ineguagliabili.

     

    OGGI MOLTE AZIENDE HANNO CEDUTO COMPLETAMENTE IL CONTROLLO DI INFRASTRUTTURA E TECNOLOGIE A TERZE PARTI E SI SONO CONVINTE CHE LA CONOSCENZA DELLE SPECIFICHE TECNICHE INDICATE DAL FORNITORE DI SERVIZI CLOUD SIA UNA SORTA DI COMPETENZA IT 2.0… MA NON È COSÌ!

    Il risultato di tanti anni di Cloud ha prodotto una generazione di tecnici tecnicamente impreparati, i cui punti deboli saltano fuori tutti insieme nei momenti più critici: attacchi informatici, conflitti software, obsolescenza del codice, integrazione di sistemi, etc.

    Di fronte ad un qualsiasi problema minimamente complesso il titolare è costretto a ricorrere a personale esterno. E questo non va per niente bene!
    Tornare ai server dedicati costringe il reparto IT a giocare a carte scoperte e a dimostrare tutta la propria preparazione. Oppure, volendola prendere per il verso giusto, permette al reparto IT di dimostrare la propria centralità in azienda.


    2. Costi più elevati

    Possono dirmi quello che vogliono i marketing men delle varie aziende che forniscono servizi Cloud, ma a parità di performance loro sono molto, molto, molto più cari.

    Per i nostri clienti abbiamo fatto più volte tentativi di confronto tra i costi del Cloud e quelli di un server dedicato e in tutti i casi tra le due soluzioni c’erano differenze abissali.

    Vi faccio un esempio banale…
    Per un nuovo progetto editoriale abbiamo allestito un cluster di due server dedicati con buone caratteristiche:

    • 256GB RAM
    • 2x240GB dischi SSD in RAID1
    • Processore Intel Xeon Hexa-Core
    • 30 TB di traffico mensile compresi
    • Firewall dedicato
    • Assistenza 24/7/365

     

    Ebbene, ognuna delle due macchine costa al nostro cliente poco più di 180,00 EURO / mese compresi i servizi di assistenza e di manutenzione ordinaria. Per avere qualcosa di paragonabile ad un server del genere in Cloud avrebbero speso almeno il triplo!
    E senza qualcuno con cui confrontarsi personalmente in caso di problemi.

     

    SE PENSATE CHE UNA WEB AGENCY PUÒ OSPITARE SERENAMENTE OLTRE 1000 SITI WORDPRESS SU UNA MACCHINA DEL GENERE AVETE UN’IDEA CHIARA DI QUANTO SIA ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO DOTARSI DI UN SERVER DEDICATO.


    3. Mancanza di flessibilità e forti limitazioni

    Alcuni dei miei colleghi sono in realtà rivenditori di soluzioni chiuse, di cui conoscono solo superficialmente l’architettura avendola “imparata” dalle istruzioni scritte accanto ai vari pulsanti del gestionale che utilizzano: CPanel, Plesk, etc.
    Lo dico con una certa dose di sarcasmo, ma credetemi che spesso è davvero così.
    Questa superficialità nelle competenze legate all’architettura porta alla peggiore risposta che si possa dare ad un cliente: “Non si può fare”.
    Ma signori… il concetto di “non si può fare” non esiste proprio in ambito informatico, la risposta più sincera sarebbe una delle due: io non lo so fare o le tecnologie che io ho adottato non lo permettono.

    Qualche giorno fa un cliente ci ha contattato aprendo un ticket nel nostro CRM. La sua esigenza era inizialmente piuttosto confusa ma in un paio di botta e risposta siamo riusciti a capire che aveva bisogno di almeno 3 versioni PHP extra oltre a quella di default montata sul suo server.

    Tralasciando il fatto che la richiesta sia più o meno assurda, con un intervento di due sole ore ed un costo decisamente contenuto il cliente è stato accontentato ed ora può ospitare le vecchie applicazioni web che richiedevano quelle specifiche versioni di PHP.

     

    TROVATEMI UNA SOLUZIONE CLOUD CHE PERMETTA UNA FLESSIBILITÀ ED UN LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE DEL GENERE E CHE NON COSTI UNA FORTUNA…


    4. Assistenza tecnica molto limitata o costosa

    Un server dedicato viene sempre affidato ad uno o più sysadmin ben definiti, una squadra di umani che si prendono cura della sua protezione e manutenzione.

    Mi riferisco ovviamente ai server forniti da società specializzate di piccole dimensioni, non alle soluzioni bulk fornite da multinazionali con decine di migliaia di clienti e centinaia di richieste di assistenza al giorno.
    Sia per i server dedicati, che per il Cloud, la manutenzione ordinaria e straordinaria dovrebbero essere sempre comprese nei canoni del contratto di noleggio che si sottoscrive e non gravare direttamente sul cliente.

    Ma ottenere assistenza tecnica non significa sempre e solo richiedere un intervento per malfunzionamenti, significa piuttosto avere a propria disposizione qualcuno a cui rivolgersi per ottenere supporto e informazioni anche solo nella scelta o nella configurazione di un software.

    È chiaro che il modello stesso del Cloud prevede il massimo grado di automazione possibile e punta quindi a minimizzare le interazioni con il supporto tecnico: non esiste un sysadmin del tuo servizio, Cloud per il semplice fatto che il Cloud non individua in maniera precisa e indipendente un tuo spazio circoscritto.

     

    IL CLOUD È PRINCIPALMENTE UN MODELLO DI BUSINESS ACCENTRATORE, SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA, ED È FORTEMENTE ORIENTATO ALL’ABBATTIMENTO DEI COSTI.
    A VANTAGGIO DELL’AZIENDA CHE LO EROGA, OVVIAMENTE, NON DEL CLIENTE FINALE.

    Ecco perché l’assistenza tecnica è spesso molto limitata oppure costosa.

    5. Potenziale dispersione di dati aziendali (anche) a vantaggio dei tuoi competitor

    Entriamo qui in un pericoloso campo minato in cui è proibito fare nomi o indicare casi reali, ma una delle ragioni più importanti per preferire un server dedicato al Cloud è la protezione dei dati aziendali contro la loro potenziale dispersione.

    Molte delle aziende che offrono servizi in Cloud oggi provengono da ambiti che niente hanno a che fare con hosting e housing, lo avrete sicuramente notato.
    Si tratta di enormi realtà proprietarie di servizi di dimensione globale che occupano di fatto posizioni di monopolio nella gestione delle informazioni e sono nei loro rispettivi ambiti inscalfibili e inamovibili.

    La giustificazione ufficiale per avere invaso il mondo dell’IT e fatto migrare migliaia di aziende verso le loro soluzioni Cloud è sempre la stessa: abbiamo bisogno di enormi data center in tutto il mondo e aprendo le nostre infrastrutture alle aziende otteniamo un forte abbattimento dei costi.

    Ma, secondo voi, regge questa motivazione?
    Perché allora non lo hanno fatto, prima di loro, le multinazionali dell’automotive, per fare solo un esempio?

     

    MHM… NON SO PIÙ A QUALE ALTRO EUFEMISMO RICORRERE PER ALLUDERE ALLE BIG COMPANY CHE GESTISCONO IL BUSINESS PIÙ REMUNERATIVO E PERICOLOSO – DOPO IL NARCOTRAFFICO – NELLA STORIA MODERNA: LA RACCOLTA, L’ANALISI E SEMPRE PIÙ SPESSO LA MANIPOLAZIONE DEI BIG DATA.

    Non aggiungo altro, ma ti faccio una domanda provocatoria:

    Se in un qualsiasi modo grazie ai dati che ospiti in Cloud e ai contenuti che scambi in rete attraverso i servizi in Cloud aiuti una società di profilazione ad individuare un preciso bacino di potenziali clienti perfetto per il tuo business cosa credi che ne faccia poi la stessa società di profilazione?

    Cercherà di venderli a chiunque sia disposto a pagarli per ottenere risultati commerciali, il che significa che potrà venderli a te come al tuo competitor.

    Al tuo competitor. Partendo dai tuoi dati.


    (In)concludendo

    Questo non vuole essere un documento tecnico che risolve definitivamente l’annosa questione di cosa sia meglio scegliere tra server dedicati e Cloud. Avevo in testa da tempo l’idea di mettere nero su bianco almeno queste 5 ragioni fondamentali che mi fanno propendere per i primi e così ho fatto.
    Perché anche se si tratta di 5 argomenti semplici e piuttosto conosciuti, ho il sospetto che qualcuno dopo averli letti ne rimarrà sorpreso e comincerà ad approfondire per saperne di più.

    E saperne di più – soprattutto su questi argomenti – è sempre una gran bella cosa, fidatevi!


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  • Waze Local e Apple Maps per il business

    Waze Local e Apple Maps per il business

    Come sfruttare Waze Local e Apple Maps Connect per il tuo businnes

    Il marketing di prossimità comprende tutte le attività finalizzate a promuovere un’attività sul web a livello locale, attraverso l’utilizzo di mappe e geo localizzatori, che mostrano la propria pubblicità solo a chi è fisicamente vicino alla tua azienda o alla tua attività commerciale.

    Per le aziende, “marketing di prossimità” è diventato sinonimo di Google My Business, lo strumento Google dedicato del quale ti abbiamo nelle scorse settimane, ma Google non è il solo ad offrire questo tipo di servizio.Nel panorama web esistono anche altri strumenti per il marketing di prossimità, e oggi vogliamo parlarti di Waze e Apple Maps, due soluzioni alternative che ti faranno conoscere ad un pubblico sempre più vasto.


    Waze

    Acquistato da Google nel 2013, e quindi ancora un servizio offerto dall’azienda di Mountain View, sebbene sotto altro marchio, Waze si basa sul concetto di crowdsourcing, cioè la partecipazione attiva degli utenti.

    Chiunque si registra, infatti, può accedere al servizio di car sharing e viaggiare in compagnia, ma anche aiutare gli altri navigatori segnalando in tempo reale informazioni sul traffico, sugli incidenti e addirittura sugli autovelox presenti in strada.

    Va da sé che per far questo debba essere integrato con delle mappe, e dall’offrire una mappa della città a indicare anche negozi, ristoranti e uffici, il passo è breve. Waze ha quindi incrementato una nuova funzione con il nome di Waze Local, attraverso la quale le aziende possono creare una propria scheda e rendere visibile la propria attività a tutti gli automobilisti nelle vicinanze.


    IL SERVIZIO È MOLTO INTUITIVO E PERMETTE TRE DIVERSE TIPOLOGIE DI PUBBLICITÀ:

    Branded Pins

    puntine presenti sulla cartina che indicano la tua attività agli automobilisti quando sono nelle vicinanze

    Promoted Search

    annunci pubblicitari con il tuo logo che appaiono nei risultati delle ricerche fatte dagli utenti all’interno della piattaforma.

    Zero-Speed Takeover

    veri e propri cartelloni che appaiono agli automobilisti mentre sono fermi e si trovano nelle vicinanze della tua attività.

    Unica nota dolente il costo: a differenza di Google My Business, Waze Local ha un costo che varia dai 2 dollari al giorno a 100 dollari al giorno, in base alla visibilità che vuoi ottenere.

    PRO

    È una piattaforma molto partecipata
    Offre 3 diversi gradi di visibilità
    È facile e intuitiva

    CONTRO

    È a pagamento

    Apple Maps Connect

    Come anticipato, un altro servizio che offre marketing di prossimità è Apple Maps Connect. Per certi aspetti molto simile a Google My Business, ma integrato nei dispositivi Apple, Apple Maps Connect è sicuramente il servizio mappe più utilizzato dagli utenti iOS.

    Accedendo con le credenziali iTunes, gli utenti possono segnalare punti di interesse, tra cui anche aziende e attività commerciali, mentre le aziende possono aprire una propria scheda andando all’indirizzo https://mapsconnect.apple.com e inserendo:

    • Nome dell’azienda
    • Un unico numero di telefono
    • Categoria di riferimento
    • Possibilità o meno di pagare con applepay
    • Geo localizzazione
    • Orari di apertura
    • Link al proprio sito web e ai canali social

    Al momento Apple Maps Connect non permette di aggiungere foto o di mantenere attiva la scheda con la pubblicazione di post periodici, e questo limita un po’ le prestazioni del servizio in termini di visibilità e acquisizione nuovi clienti, ma si tratta di un’opportunità che non va sottovalutata se consideriamo che circa il 15% degli utenti italiani utilizza prodotti Apple, soprattutto da mobile.

    Fonte: il Sole24ore


    PRO

    È una piattaforma usata dagli utenti iOS
    La registrazione è immediata
    Il servizio è gratuito

    CONTRO

    Non permette di inserire descrizioni dettagliate

    L’APERTURA DI UNA SCHEDA APPLE MAPS RICHIEDE POCHISSIMO TEMPO, PER QUESTO NOI DI MR KETING LO INSERIAMO A TITOLO GRATUITO NEI PACCHETTI DI GESTIONE GOOGLE MY BUSINESS E REGISTRIAMO LE AZIENDE GIÀ DURANTE IL PRIMO INCONTRO DI CONSULENZA, PER DAR LORO UNA VISIBILITÀ IMMEDIATA E AIUTARLE A TROVARE NUOVI CLIENTI SFRUTTANDO LE POTENZIALITÀ DEL MARKETING DI PROSSIMITÀ.


    Waze LocalApple Maps ConnectGoogle My Business sono 3 esempi di come le aziende possono veicolare le informazioni sulle proprie sedi e trovare nuovi clienti. On line esistono anche altre piattaforme che riportano i dati aziendali, l’indirizzo e qualche informazione sull’attività, spesso si tratta di servizi con canoni mensili di abbonamento, in altri casi di portali gratuiti che funzionano come le vecchie guide telefoniche.

    Dalla nostra esperienza, però, riteniamo che i tre servizi citati siano i migliori in termini di utenza e opportunità, per cui li consigliamo a chiunque voglia trovare nuovi clienti facendosi conoscere sul web, fermo restando che da soli questi servizi non bastano, e devono essere supportati da un sito ottimizzato per il SEO e pagine social curate e gestite con costanza.

    Vuoi far conoscere la tua attività a chi è vicino alla tua sede e ancora non ti conosce?
    Sfrutta il marketing di prossimità!


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  • SEO: fondamentale per vendere online

    SEO: fondamentale per vendere online

    Piaccia o no, le forme tradizionali di marketing come la pubblicità stampata, la televisione, la radio, ecc., stanno perdendo sempre di più il loro potere, a favore del web.

    Tra le tante strategie di Web Marketing che possono essere adottate per promuovere i propri prodotti, la SEO (Search Engine Optimization), che tradotto in Italiano significa “Ottimizzazione per i motori di ricerca”) è senza dubbio l’attività che più di tutte può aiutarti a vendere davvero online.

    LE RAGIONI SONO MOLTEPLICI…

     

    La SEO, ti permette infatti di godere di una serie smisurata di opportunità, che oggi ti riassumiamo in 5 punti:

    Aumenta la probabilità di essere trovati

    Crea più probabilità di conversione

    Attira più traffico e costa meno del PPC

    Crea reputazione per il tuo Brand

    Ti permette di risparmiare tempo nella fase di supporto clienti


    1. Aumenta la probabilità di essere trovati

    Ecco una regola da tenere a mente se vuoi vendere online: + contenuti SEO + visibilità sui Motori di ricerca + vendite.

    Fare SEO significa produrre una grande quantità di contenuti, in modo da posizionare un sito web per più parole chiave possibile.
    Avere un sito ricco di contenuti, condividere contenuti di qualità (SEO), e tenere aggiornati i contenuti sulla base delle tendenze di ricerca dei tuoi utenti, aiuta la tua azienda a posizionarsi sui motori di ricerca e, soprattutto, a mantenere la prima posizione nel tempo.

    Un blog progettato a misura di utente, l’ottimizzazione SEO delle pagine del sito e delle schede prodotto di un e-Commerce o la creazione di Landing Page per comunicare in modo diretto con target specifici, sono solo 3 esempi di attività SEO che si possono fare per posizionare il tuo sito web sui motori di ricerca.

    Questi contenuti, oltre a creare posizionamento, possono essere riutilizzati su altri canali in modo da veicolare attivamente traffico anche dall’esterno. I contenuti SEO sono perfetti per essere condivisi sui Social Network, possono diventare oggetto di campagne ADS per incrementare le visite al sito o possono costituire materiale interessante per altri siti che potrebbero linkare nelle loro pagine un tuo articolo o un tuo prodotto.


    2. Crea più probabilità di conversione

    Il nocciolo della SEO è che non si limita a produrre e ottimizzare contenuti, ma lo fa a partire dalle ricerche degli utenti, posizionando il tuo sito web in base quelle più cercate sul web.

    Basandosi sulle ricerche degli utenti, la SEO ti permette quindi di intercettare direttamente tutti e solo quegli utenti che hanno espresso attivamente l’intenzione di acquistare o ottenere informazioni sul tuo prodotto o servizio.

    Essendo attivamente alla ricerca di un prodotto o servizio, gli utenti provenienti dai Motori di Ricerca tendono a convertire molto di più rispetto a quelli che vedono una pubblicità o leggono un post sui social.


    3. Attira più traffico e costa meno del PPC

    Essendo un’attività continuativa, gli imprenditori si preoccupano spesso del costo della SEO, preferendo investire in Pay per Click, ovvero in pubblicità su Google con l’idea che costi meno e dia risultati migliori e più immediati.

    La verità è che sia la SEO sia il PPC hanno il loro costo, ma ci sono 3 differenze sostanziali:

    La SEO

    Permette di posizionare il sito in maniera continuativa nel tempo, il PPC invece posiziona il tuo sito web solo finché paghi

    Il posizionamento che raggiungi grazie alla SEO

    É un posizionamento organico, ben diverso dal posizionamento tramite Annunci del PPC. La ricerca organica, oggi, guida il 95% del traffico proveniente dal web. La stragrande maggioranza degli utenti ignora quasi del tutto gli annunci a pagamento, concentrandosi quasi solo esclusivamente sui risultati organici

    L’investimento SEO

    É univoco per ogni parola chiave. Il costo del PPC, invece, dipende dalle parole chiave e si alza più si vuole ottenere visibilità per parole chiave ad alto volume di ricerca mensile


    4. Crea reputazione per il tuo Brand

    A meno che non siate un’azienda come Apple, non è poi così scontato che i potenziali acquirenti digitino il nome del vostro brand mentre cercano i vostri prodotti o servizi, siete d’accordo?

    La SEO ha un impatto enorme sul brand perché gli permette di essere visibile, di migliorare la sua reputazione e, quindi, di essere percepito in modo positivo dal pubblico.

    Come abbiamo visto prima, la stragrande maggioranza di chi deve prendere una decisione d’acquisto, effettua online le prime ricerche tendendo, tra l’altro, a eseguirne diverse, incrociando le diverse query più e più volte.

    Se il tuo sito risulta presente nei primi risultati di tante ricerche di un utente, questo assocerà sicuramente il tuo brand a quel prodotto/servizio, ti darà autorevolezza nel tuo settore di mercato e ti farà percepire come competente sugli argomenti correlati al tuo mercato o estremamente presente nella risoluzione di determinati problemi.

    Contenuti come i Blog, o le Landing Page, permettono quindi di ottenere quella fama e fiducia necessaria a tramutare le semplici visite in possibili vendite.


    5. Ti permette di risparmiare tempo nella fase di supporto clienti

    Parlando la lingua degli utenti, fare SEO ti permette di capire e dare ai tuoi utenti quello che vogliono: soluzioni ai problemi, informazioni, notizie, ecc.Una strategia di contenuti pensata per risolvere problemi, un blog che interagisce con i gli utenti o una sezione del sito con articoli di nicchia, ti permette di farti percepire come un’azienda vicina ai suoi clienti, che ha intenzione di instaurare con loro rapporti diretti e umani, che propone contenuti di interesse, che è pronta ad ascoltare le esigenze di tutti e offrire soluzioni attraverso degli articoli, testi o video mirati e che fidelizza i suoi clienti offrendogli uno strumento in più per tenersi aggiornati sul tuo mondo.

    Tutte cose che spingono le persone ad avere più fiducia nel brand.

    Infine, il SEO aiuta il pre e il post-vendita perché ti permette di offrire informazioni, di anticipare e risolvere problemi e, perché no, di eliminare molte delle attività che ti rubano tempo, come l’invio di e-mail di supporto o in risposta a classiche richieste di informazioni.


    CONCLUSIONE

    Questi sono solo 5 dei tanti motivi per cui ogni azienda avrebbe bisogno di fare SEO.

    Contrariamente a ciò che si dice, la SEO non è morta, anzi, è in continua evoluzione proprio perché è una disciplina al servizio delle tecnologie e deve tenersi al passo con essa.


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