Tag: GDPR

  • Google Analytics è legale e rispetta il GDPR?

    Google Analytics è legale e rispetta il GDPR?

    Vuoi tracciare il comportamento sul tuo e-commerce o sul tuo sito, ma temi che Google Analytics possa violare il GDPR?

    Leggi qui per toglierti ogni dubbio.

    Scopri tutti i nostri servizi dedicati al Data Protection & Disaster Recovery, consulta il nostro sito dedicato.

    Vuoi entrare a far parte del Mr Keting Business Center?

    Vieni a vederlo di persona e scopri quali uffici e postazioni sono ancora liberi per la tua start-up o per la tua attività da freelance.


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  • Analytics e GDPR: ecco la soluzione

    Analytics e GDPR: ecco la soluzione

    Abbiamo trovato l’alternativa a Google Analytics che si può installare su ogni sito web e che ti offre dati ancora più accurati e strategici.

    Scopri i vantaggi e come ottenerla.

    Nel mese di giugno il garante della privacy ha definito Google Analytics non conforme al GDPR, obbligando di fatto le aziende a cancellarlo e perdere così l’opportunità di monitorare le visite alle proprie pagine web.

    In Mr Keting ci siamo subito attivati per trovare una soluzione che permettesse di continuare ad avere statistiche sul comportamento degli utenti nel rispetto della normativa GDPR e abbiamo implementato un software che desse all’ufficio marketing dei nostri clienti dati utili per portare avanti strategie digital avendo cura della privacy degli utenti. Eccolo nel dettaglio.

    PS. La nostra soluzione verrà implementata sui siti dei nostri clienti, ma può essere integrata su qualsiasi sito, anche su siti creati con piattaforme diverse da WordPress. Contatta i nostri Key Account per sapere come installarla sulle tue pagine e continuare a vedere i dati di chi visita il tuo sito web.


    Un software di analisi che resta in EU

    Il problema evidenziato dal garante della privacy per Google Analytics riguarda soprattutto la posizione dei server di Google.

    Secondo il GDPR, infatti, i dati degli utenti devono essere conservati sul territorio europeo, mentre i server fisici dove vengono archiviati i dati da parte di Analytics si trovano fuori dall’Unione Europea.

    Il software che abbiamo individuato per l’analisi dei dati sui siti dei nostri clienti è un’applicazione web open source che viene scaricata e installata sui server WP Recovery, server gestiti da noi e presenti sul territorio Europeo.

    Inoltre, quando sottoscrivi un canone di hosting con WP Recovery, diventi tu stesso il proprietario del server e del suo contenuto, per cui tutti i dati dei tuoi utenti sono solo tuoi e non vengono ceduti a terzi, un aspetto che rende questa soluzione ancor più rispettosa delle norme del GDPR.


    Tutte le statistiche sul comportamento dei visitatori e molto di più

    Il software che implementiamo sui nostri siti ti offre tutte i dati di navigazione offerti da Google Analytics, come i dispositivi utilizzati dagli utenti, la loro provenienza, la lingua impostata sul loro browser, le pagine di destinazione e le pagine di uscita, il canale di provenienza, la parola chiave usata per arrivare sul tuo sito tramite un motore di ricerca,…

    Inoltre, con la versione Premium hai una serie di dati aggiuntivi che ti aiutano a capire ancora meglio le performance delle tue pagine web e ottimizzarle per renderle più performanti.

    Ad esempio, puoi verificare quale parte dello schermo cattura l’attenzione degli utenti prima di concludere un acquisto, così da replicarla su più pagine del tuo e-commerce e aumentare le conversioni.


    Un software pensato per gli e-commerce e per le campagne payperclick

    Un sito web funziona se genera fatturato. È per questo che la maggior parte dei siti vetrina si sta trasformando in e-commerce e permette agli utenti di acquistare direttamente servizi/prodotti all’interno delle pagine.

    Quando abbiamo scelto un nuovo sistema per l’analisi delle visite sui siti web dei nostri clienti non potevamo dimenticarci di questo aspetto e abbiamo selezionato un’applicazione che monitora anche le conversioni e ti aiuta a capire quanto il tuo e-commerce sta rendendo in termini di prodotti più venduti.

    Inoltre, questa applicazione si integra con le tue campagne Adv per dirti con esattezza quanti utenti sono arrivati sul sito in modo organico e quanti da campagne payperclick, così da darti uno strumento in più per calcolare il ritorno sul tuo investimento e definire con più precisione la tua strategia di digital marketing futura.

    Quando devi pianificare le tue attività on line, non sparare nel mucchio, ma parti da dati concreti per definire i tuoi investimenti.

    Contatta i nostri Key Account e installa un’applicazione Analytics GDPR compliant sulle tue pagine.


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  • GDPR: sei sicuro che il tuo sito rispetta i dati degli utenti?

    GDPR: sei sicuro che il tuo sito rispetta i dati degli utenti?

    La responsabilità dei dati degli utenti di un sito web è di competenza delle aziende. Ecco cosa facciamo in Mr Keting per darti un sito web a prova di GDPR.

    In Mr Keting seguiamo regolarmente corsi di aggiornamento sulle nuove normative in materia di privacy e implementiamo nei siti in WordPress una serie di dettagli tecnici che a te possono sembrare inutili, ma che sono fondamentali per tutelare la tua attività dalle multe che riguardano GDPR, privacy e cookies. Vediamo insieme quali sono le funzionalità che il tuo sito deve avere e a cosa vai incontro se non le inserisci. 


    Le conseguenze di un trattamento dei dati non a norma

    Il Garante della Privacy pretende che i dati degli utenti vengano trattati con i guanti e scandaglia i siti web alla ricerca di pagine che non hanno implementato tutto il possibile per tutelarli.

    Anche se non hai idea di cosa voglia dire creare un sito rispettoso del GPDR e fai fare tutto al tuo programmatore di fiducia, sappi che è la tua azienda ad essere responsabile del trattamento dei dati e, se qualcosa va storto, puoi rischiare multe fino al 4% del tuo fatturato annuo. 


    Le funzionalità che un sito deve avere per legge

    Spesso la legge usa termini altisonanti per definire come l’utente deve essere informato sul trattamento dei dati e, anche se sei tu il responsabile, solo i programmatori possono trasformare questi concetti astratti in funzionalità concrete all’interno del sito web.

    Ecco in breve le funzionalità previste dalla legge e come le trasformiamo in realtà nei siti firmati Mr Keting: 

    Accettazione del consenso

    Gli utenti devono dare il consenso al trattamento dei dati in modo “libero, specifico, informato e inequivocabile”.

    Un sito con una banda di accettazione cookies che sparisce dopo qualche secondo NON è a norma e neppure se sparisce quando scrolli a pagina con il mouse. Se vuoi tutelare la tua attività da problemi legati al trattamento dei dati, chiunque entra nel tuo sito non può navigarlo se prima non ha cliccato in modo volontario sul tasto “ACCETTA”. Inoltre, fino a quel momento, possono essere installati solo Cookies tecnici necessari al corretto funzionamento del banner e nulla più. 

    FAI ATTENZIONE A BANNER POCO CHIARI, DOVE NON SI CAPISCE CON PRECISIONE COSA L’UTENTE STA ACCETTANDO, PERCHÉ IL GARANTE POTREBBE RITENERLI NON A NORMA.

    Normativa estesa

    Sul sito devi avere una pagina o a un documento dove spieghi in modo dettagliato la tua policy sul trattamento dei dati, specificando anche per quanto tempo i dati personali degli utenti saranno presenti nei tuoi archivi e in quelli dei tuoi partner.  

    La via più veloce per rendere questa pagina ben visibile è inserire il link direttamente nel banner che l’utente vede appena arriva sulle tue pagine. 

    Modularità del consenso

    L’utente deve poter scegliere il consenso granularmente secondo finalità e fornitori. 

    Questo significa che nel banner devi proporre una serie di voci di possibile uso dei dati, ad esempio finalità di marketing, profilazione, cessione di dati ai partner, ed è l’utente stesso a decidere quali finalità accettare flaggando ogni voce singolarmente. 

    Rifiuto del consenso

    L’utente non è obbligato ad accettare i cookies o la tua privacy policy. 

    Se accetta, la sua esperienza utente sarà senza dubbio migliore e potrà accedere a tutte le funzionalità del tuo sito web, ma può anche decidere di rinunciare a questa possibilità e navigare il sito senza lasciare traccia. All’interno del banner, quindi, deve essere presente in modo chiaro il modo per rifiutare il consenso al trattamento dei dati, sotto forma di un tasto “rifiuta” o con una bella X, per chiudere il banner senza autorizzare il trattamento dei dati. 

    Tracciabilità dei dati

    Il tuo sito è a norma GDPR solo se i consensi degli utenti all’utilizzo dei dati sono tracciati e archiviati in maniera documentabile. In altre parole, in caso di contestazione, devi essere in grado di dimostrare quando e come l’utente ti ha autorizzato a utilizzare i suoi dati tenendo un registro certificato con tutte le informazioni che hai acquisito e in che modalità. 

    Revoca del consenso

    L’utente deve poter revocare il consenso al trattamento dei dati in qualsiasi momento e in modo semplice. 

    Un sito a norma GDPR, quindi, ti spiega con parole accessibili e seguendo una procedura rapida le modalità di revoca del consenso. Inoltre, la revoca deve essere immediata e non trascinare l’utente in una serie di domande e link che lo mandano in confusione. 

    Ora che ti abbiamo spiegato quali sono le funzionalità base previste dal Garante della Privacy, veniamo al dunque: il tuo sito le rispetta tutte?

    Il banner cookies sparisce da solo o l’utente deve cliccare?

    C’è la X per non dare il consenso?

    Revocare il consenso è facile e immediato?

    Se hai risposto NO anche solo a una di queste domande, forse è il caso che corri ai riparti e chiedi ai nostri Key Account di aiutarti a mettere in regola il tuo sito web prima che ti arrivi una bella multa!


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  • 5 aspetti legali del tuo e-commerce

    5 aspetti legali del tuo e-commerce

    Un e-commerce è un vero e proprio negozio dal quale vendi e come tale deve essere tutelato dal punto di vista legale per prevenire contenziosi e pretese da parte di clienti e concorrenti.

    Scopri come nella nostra news.


    Un e-commerce è uno spazio dove vendi

    Un e-shop NON è uno spazio dove presenti la tua attività, i tuoi servizi, lasci i tuoi contatti. Un e-commerce è uno spazio dove vendi, per questo è molto più simile ad un negozio che non ad un sito web.

    Nel nostro post “Come promuovere un e-commerce in Rete” ti abbiamo parlato di quali canali utilizzare per far sì che gli utenti decidano di varcare la tua porta e acquistare i tuoi prodotti, ma affinché un e-commerce parta con il piede giusto e diventi fruttuoso, deve essere a prova di controversie legali.

    Ecco 5 aspetti a cui fare attenzione quando decidi di aprire un e-commerce per evitare multe e contenziosi legali.

    1. La licenza di vendita

    Chiunque può aprire un sito web, ma solo pochi possono aprire un e-commerce.

    Essendo un canale di vendita, l’e-shop sottostà alle leggi del commercio e per vendere prodotti on line devi presentare la denuncia di inizio attività alla Camera di Commercio della tua città e avere una licenza specifica per il prodotto che vuoi vendere.

    Prima di darti alla vendita on line, consulta il tuo commercialista, altrimenti i tuoi guadagni finiranno tutti nella parcella di un avvocato e nella multa che dovrai pagare per la mancata autorizzazione alla vendita on line.

    2. Il marchio

    Hai deciso di aprire un e-commerce di bevande. Bene. Hai deciso che saranno bevande analcoliche. Bene. Hai deciso che il colore del tuo logo sarà il rosso.

    Bene. Hai deciso che il nome sarà “Bevi Coca-cola”. NON va bene.

    Gli e-commerce devono rispettare i segni distintivi dei marchi e, come accade nel mondo reale, non posso utilizzare loghi e nomi che appartengono ad altri.

    Quando pensi di aver trovato un nome ad effetto e un logo perfetto per il tuo nuovo progetto di vendita on line, ricorda di verificare che il nome e il logo non siano già registrati.

    Inoltre, quando hai identificato i segni distintivi della tua attività, registrali a tuo nome per tutelarti da eventuali futuri concorrenti.

    NELLA CREAZIONE DEL TUO LOGO E DEL TUO MARCHIO, SEGUI I NOSTRI CONSIGLI NELL’ARTICOLO
    LE CARATTERISTICHE DI UN LOGO EFFICACE

    3. Condizioni di vendita

    Te lo ripetiamo: un e-commerce è un canale di vendita a tutti gli effetti e, acquistando i prodotti, tra te e l’utente si viene a stipulare un contratto formalizzato dalle condizioni generali di vendita.

    Il cliente accetta quando paga il prodotto e se lo porta a casa, o meglio, aspetta che il corriere glielo consegni.

    Sul tuo e-shop devi prevedere una sezione dedicata alle condizioni di vendita che sia raggiungibile dal footer.

    Meglio se presente anche nella schermata di conferma d’ordine in modo che il cliente possa leggerla e accettarla prima di procedere con l’acquisto.

    Nelle condizioni generali di vendita devi riportare i tuoi dati, le condizioni di pagamento, le responsabilità legali, il foro di competenza, i termini di recesso e tutto quello che è necessario affinché il contratto sia impugnabile in tribunale in caso di contenzioso.

    PER LA REDAZIONE DELLE CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA, CHIEDI IL SUPPORTO DI UN LEGALE:
    È L’UNICO PROFESSIONISTA CHE PUÒ AIUTARTI A CREARE UN DOCUMENTO VALIDO PER LA LEGGE ITALIANA

    4. Le spedizioni

    Le condizioni di spedizione rientrano nelle condizioni generali di vendita e ti tutelano nel caso in il cliente apra un contenzioso riguardo a tempi e modalità di consegna.

    Gli utenti sono oramai abituati ad acquistare su portali come Amazon, Zalando e simili che garantiscono spedizioni gratuite in tempi record.

    Per questo negli e-commerce è una buona norma inserire una pagina dedicata ai costi e alle modalità con cui la merce verrà recapitata a casa dell’acquirente così da evitare malcontenti e lamentele.

    RICORDA: UN CLIENTE SODDISFATTO LO DICE AD UN AMICO, UN CLIENTE INSODDISFATTO A 8.

     

    SE NON VUOI FARTI CATTIVA PUBBLICITÀ E IMBATTERTI IN ESTENUANTI LOTTE LEGALI, CERCA DI ESSERE IL PIÙ TRASPARENTE POSSIBILE CON IL CLIENTE E TUTELATI DAL PUNTO DI VISTA LEGALE!

    5. I dati sensibili

    Quando un cliente acquista un prodotto su un e-commerce comunica al gestore del negozio i suoi dati personali, il suo indirizzo e i codici della sua carta di credito.

    Questi dati sono dati sensibili, per cui devono essere trattati secondo il GDPR attualmente in vigore, e tu ne sei il diretto responsabile come ti abbiamo spiegato nell’articolo “Hacker e GDPR: come tutelarti dalla perdita di dati”.

    Spesso i gestori di e-commerce inviano newsletter e messaggi promozionali a vecchi clienti senza prima aver chiesto il loro consenso, con il rischio di vedersi recapitare in risposta alla newsletter poco gradita una multa fino al 4% del fatturato annuo.

    Per evitare quest’inutile perdita, inserisci una casella con l’autorizzazione all’invio di materiale promozionale che l’utente può spuntare prima di concludere l’ordine, tieni traccia del consenso accordato e sii pronto ad eliminare i contatti dalle tue mailing list non appena il cliente ne farà richiesta.

    Vuoi creare un e-commerce e vuoi che sia protetto e in regola dal punto di vista legale?

    Contatta i nostri Key Account e pianifica con loro un e-commerce a prova di contenziosi.


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  • Hacker e GDPR: tutelarsi dalla perdita dati

    Hacker e GDPR: tutelarsi dalla perdita dati

    Se il tuo sito viene attaccato dagli hacker, sei tu il responsabile della perdita dei dati degli utenti.
    Leggi la nostra news per scoprire come tutelarti ed evitare inutili multe.


    I siti vetrina non li vuole più nessuno.

    Ai tempi del Web 2.0 gli utenti interagiscono e creano relazioni attraverso la Rete, per questo le aziende che investono sul web vogliono siti interattivi e performanti, dove poter dialogare con i propri clienti, raccogliere dati personali e creare contenuti e offerte su misura.

    Il famigerato GDPR ci impone di trattare con cura i dati che riceviamo da parte degli utenti sul nostro sito web, ma cosa accade quando le nostre pagine vengono hackerate e i dati finiscono nelle mani sbagliate? Scopriamolo insieme.


    Quali dati degli utenti abbiamo a disposizione

    Ogni sito che si rispetti raccoglie almeno due tipologie di dati: i cookies, ovvero informazioni “grezze” sul comportamento degli utenti in Rete e sui loro interessi generali, e dati sensibili, come nome, cognome, indirizzo, numero di carta di credito.

    I dati sensibili ci vengono dati direttamente dagli utenti ogni volta che compilano un form sul nostro sito, decidono di partecipare ad un nostro give-away o acquistano sul nostro e-commerce.
    Per legge siamo obbligati a comunicare loro come tratteremo questi dati attraverso il nostro GDPR e gli utenti acconsentono perché si fidano di noi, ma non tutte le aziende hanno pieno controllo dei dati che gli vengono affidati.


    Dati sensibili: sai davvero dove finiscono?

    I dati che gli utenti rilasciano sulle pagine del nostro sito vengono inviati alle nostre caselle mail, ma ne resta una copia anche sui server e nel back end del sito stesso.

    Molte aziende archiviano secondo quanto previsto dal GDPR i dati ricevuti, ma si dimenticano di processare i dati rimasti nei vari plug-in del proprio sito, lasciando le informazioni in balia di possibili attacchi hacker che, entrando semplicemente nel back-end delle pagine, possono rubarli senza nessuna fatica.


    Chi è responsabile in caso di attacco hacker?

    Se il tuo sito viene hackerato e perdi i dati dei tuoi clienti, c’è un solo responsabile: TU!

    Secondo il GDPR, infatti, sei tu che hai perso i dati sensibili degli utenti e li hai messi in pericolo, per cui sei tu che, oltre a dover rifare tutte le pagine del sito web e aver perso i tuoi dati, dovrai pagare per risarcire i danni inflitti ai tuoi utenti.


    Quali sono le conseguenze della perdita di dati?

    Se il tuo sito viene hackerato e perdi i dati dei tuoi clienti, la tua azienda deve far fronte a due importanti conseguenze:

    • Una multa fino a 10 milioni o al 2% del fatturato che può raddoppiare in caso di mancata notifica dell’attacco alle autorità
    • Danni di immagine per la tua attività: chi vorrà ancora acquistare sul tuo e-commerce se rischia di vedersi prosciugare il conto della carta di credito perché il tuo sito non protegge i dati come dovrebbe?

    Il caso: Nel settembre 2018 il sito della British Airways, nota compagnia di volo del Regno Unito, è stato attaccato da hacker che hanno rubato 380mila dati di carte di credito, riuscendo a clonarle 244 mila. La compagnia è stata ritenuta responsabile di non aver avuto cura dei dati sensibili dei propri viaggiatori e ha ricevuto una multa di 183 milioni di sterline, pari a 204 milioni di euro, per violazione del GDPR.


    WordPress: la caverna delle meraviglie per gli hacker

    Tutti i siti web sono potenzialmente vulnerabili, ma i siti in WordPress lo sono più di altri.

    WordPress è una piattaforma gratuita che aumenta le sue funzionalità base attraverso plug-in realizzati da sviluppatori a livello globale, per questo è più esposta a possibili problemi e buchi di sistema che agevolano l’accesso degli hacker.

     

    UNA RICERCA CONDOTTA CYBERSCANNER SU CIRCA 100MILA SITI IN WORDPRESS NEL REGNO UNITO, HA RILEVATO CHE L’80,7% PRESENTA DELLE VULNERABILITÀ CHE FAVORISCONO IL FURTO DEI DATI DEGLI UTENTI.


    Cosa fare per tutelarti?

    Sebbene i siti in WordPress siano più vulnerabili, noi di Mr Keting riteniamo WordPress la miglior piattaforma attualmente disponibile per realizzare siti web, perché è intuitiva e offre infinite possibilità di personalizzazione.

    Per sfruttare le sue potenzialità e nel frattempo evitare di esporre la propria azienda a inutili multe per furto di dati, l’unica soluzione è affidarsi a qualcuno che sappia verificare le vulnerabilità di WordPress e risolverle prima che sia troppo tardi.

    WP Recovery è il servizio che consigliamo ai nostri clienti perché permette di mettere in sicurezza ogni sito WordPress, recuperare i dati in caso di attacco hacker e, con l’opzione Hosting gestito, provvede agli aggiornamenti dei plug-in, per assicurarti un sito sempre sicuro e performante.


    Non lasciare che un attacco hacker cancelli il tuo sito e ti obblighi a pagare inutili multe.
    Contattaci per saperne di più su Wp Recovery e mettere in sicurezza le tue pagine prima che sia troppo tardi!


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  • E-Commerce: 6 domande per aprire

    E-Commerce: 6 domande per aprire

    E-Commerce: se si pensa che la maggior parte fallisce nel giro di poco tempo, si può facilmente intuire come aprire un sito e-Commerce e renderlo profittevole sia tutt’altro che una passeggiata.

    A contribuire all’insuccesso di un e-Commerce la stragrande maggioranza delle volte sono gli errori e le dimenticanze che si commettono in fase di avvio.

    Il problema più grande è che non si fa la giusta valutazione del mercato, della concorrenza, dei prezzi e, soprattutto, degli investimenti di tempo e risorse necessari al buon funzionamento di un negozio che, per quanto virtuale, è pur sempre un negozio.


    E-COMMERCE: ECCO 6 DOMANDE A CUI RISPONDERE PER EVITARE DI COMMETTERE QUEGLI ERRORI DI VALUTAZIONE CHE GENERALMENTE NE COMPROMETTONO NEL LUNGO TERMINE IL SUCCESSO

    1. e-Commerce: cosa comporta in termini di burocrazia aprirlo?

    Per aprire un e-Commerce, avrai bisogno innanzitutto di essere in possesso di Partita IVA, o personale o societaria, nonché di una serie di permessi comunali che chiariscano la tua nuova attività.

    Inizia a farti un’idea partendo da qui: www.pmi.it


    2. Dove stoccherai la merce?

    Se vendi prodotti fisici, avrai bisogno di stoccarli da qualche parte. Per questo, ti servirà un magazzino o comunque uno spazio da dedicare al deposito della merce.

    Tra le tante possibilità, c’é quella di far gestire la cosa a società specializzate in logistica. La scelta dipende chiaramente dalle tue necessità e, soprattutto, dal tuo prodotto. L’artigiano che crea le sue cravatte artigianali non ha bisogno di logistica e magazzino, fa tutto a casa e ha bisogno unicamente di in un piccolo capannone.

    L’importante è avere consapevolezza che avrai bisogno di uno spazio e che, in caso di crescita, potrebbero aiutarti anche altre società specializzate.


    3. Come gestirai gli ordini e i resi?

    Se decidi di gestire la logistica in autonomia, dovrai scegliere la soluzione migliore per spedire la merce ai tuoi clienti, valutando packaging, corriere e eventuali documenti necessari alla spedizione come DDT e Distinta base.


    4. Come organizzerai la spedizione?

    Aprire un e-Commerce, oltre a richiedere la gestione della logistica, comporta anche l’organizzazione degli ordini e dei resi, che devono rispettare le condizioni di vendita riportate sul tuo sito.


    5. Come gestirai il customer care?

    Aprire un e-Commerce, significa in particolar modo gestire il customer care, attività che consiste non solo nel rispondere alla richieste d’informazione o alle recensioni positive ma, soprattutto, nella gestione delle lamentele dei clienti che vanno gestite in fretta e al meglio, pena la perdita di reputazione che oggi la condizione più importante per vendere sul web.


    6. Chi si occuperà della parte web?

    La scelta dei partner giusti nell’apertura di un e-Commerce è una scelta tanto critica quanto fondamentale. Questo perché avrai bisogno di una serie di servizi di infrastruttura, di comunicazione, di promozione e di analisi che decreteranno buona parte del successo del tuo e-Commerce. Anche in questo caso, hai svariate possibilità: puoi rivolgerti a singole figure per ogni attività che intendi portare avanti, così come, invece, scegliere di rivolgerti a una solo web agency che si occupi di tutto nella sua completezza.


    E-COMMERCE: PER CONCLUDERE

    Aprire un e-Commerce comporta una serie di attività che comportano costi in termini di tempo, risorse, tecnologia, comunicazione, promozione e analisi.
    Perché tutto inizi al meglio, ecco tutte le attività che dovrai sviluppare per rendere il tuo e-Commerce funzionante e soprattutto profittevole:

    Attività preliminari

    Prevedere i costi e le attività che dovrai affrontare

    Predisporre la burocrazia necessaria alla vendita online

    Sviluppare la tua Brand Image

    Sviluppare la piattaforma e-Commerce più adatta a te

    Scegliere l’infrastruttura Hosting più adatta a te


    Attività continuative

    Produrre il tuo prodotto soddisfando la domanda dei clienti

    Gestire la logistica (magazzino e spedizioni)

    Gestire gli ordini e i resi

    Gestire il customer care e la web reputation

    Comunicare e promuovere il tuo e-Commerce tramite i social, l’email marketing, il SEO e la pubblicità

    Analizzare i risultati per migliorare costantemente le performance del tuo sito


    BUON INIZIO!


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  • GDPR: cos’è e perché è importante

    GDPR: cos’è e perché è importante

    Lavori con un PC? Hai un sito Web? Invii Newsletter? Raccogli indirizzi email? Allora vorrai sapere cos’è la General Data Protection Regulation.

    Ti aiuta Mr Keting!

    IL 25 MAGGIO ENTRA IN VIGORE LA GDPR, LA NUOVA LEGGE SULLA PRIVACY E SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI.

    Perché dovrebbe interessarti? Coinvolge tutte le società che commercializzano e vendono prodotti o servizi, ovvero chiunque ha a che fare con Dati personali di terzi: nome, indirizzo, n° di telefono, identificativo online (IP), interessi personali, salute, danaro, cultura.

    Perché coinvolge anche te?
    La GDPR ti impegna a compiere delle attività di verifica e di garanzia dei dati personali dei tuoi clienti


    Cos’è la GDPR?

    La GDPR è il nuovo Regolamento Europeo per la Protezione dei dati personali dei suoi cittadini.
    Esso garantisce la sicurezza, la privacy e le modalità di trattamento dei dati personali di tutte le persone che entrano a contatto con società che vendono e commercializzano prodotti e servizi.


    Cosa dice la GDPR?

    La GDPR dice che LE AZIENDE DEVONO TUTELARE I DATI PERSONALI DEI CITTADINI EUROPEI e che devono farlo in un determinato modo.


    Che obblighi ha la tua azienda?

    Nel rispetto della GDPR, dovrai rivedere quello che fai per Proteggere i dati dei tuoi Clienti.
    In particolare devono compiere azioni di verifica e azioni di garanzia per tutelare i dati personali dei loro clienti.


    Cosa devi fare prima del 25 Maggio

    1. Verifica che tipo di informazioni richiedi ai tuoi clienti

    Sai cos’è la GDPR?
    Quali informazioni richiedi ai tuoi clienti?
    Richiedi informazioni legate a sesso, salute, politica o religione?
    Tutte le informazioni che chiedi ai tuoi clienti sono necessarie?
    Richiedi il consenso al trattamento dei dati?

    2. Verifica di fare tutto il necessario per proteggere i dati dei tuoi clienti

    Hai nominato un Responsabile del trattamento all’interno della tua azienda?
    Hai nominato un DPO se tratti dati inerenti sesso, salute, politica o religione?
    Hai informato i tuoi dipendenti sul corretto uso degli Apparecchi e delle Applicazioni web per la tutela dei dati dei tuoi clienti?
    Ti sei assicurato che non ci siano fogli con le password e che i tuoi dipendenti spengano il Computer durante la pausa pranzo?
    Tutti i programmi che gestiscono liste di mail che utilizzi hanno regolare licenza?
    Hai antivirus aggiornati che ti garantiscono la sicurezza e l’inviolabilità dei tuoi Computer e ti segnalano l’eventuale perdita dei dati?
    Sei consapevole di come si gestisce la perdita di dati?

    3. Rivedi la privacy e i cookies del tuo sito web

    Dichiari ai tuoi utenti come userai i dati che raccogli sul tuo sito web? Segnali per quali motivi, secondo quali criteri e per quanto tempo utilizzerai i dati raccolti?
    Fornisci tutti i dati relativi al Titolare del trattamento?
    Permetti all’utente di modificare o cancellare i suoi dati personali in qualsiasi momento?

    Cosa rischi se non ti conformi alla GDPR

    Il mancato rispetto della Legge verrà punito tramite multe salate, più grandi rispetto a quelle previste dalla legge precedente. Le sanzioni previste verranno valutate caso per caso e potranno ammontare fino a 2-4% del fatturato globale totale o fino a un totale 20 milioni di euro.

    Quello che cambia con la nuova Legge, sarà il livello di controllo del rispetto del regolamento.
    I controlli per la conformità delle aziende alla GDPR verranno gestiti dalle SAs, autorità di vigilanza che si occuperanno di punire le società che si trovano ad essere in violazione del Regolamento.

    In particolare, le SAs si occuperanno di:

    Emettere avvisi di non conformità

    Eseguire gli audit

    Dettare le modifiche

    Imporre le scadenze per le correzioni

    Ordinare che i dati vengano persi o cancellati

    Impedire alle società di trasferire dati a qualsiasi altra giurisdizione fino a quando non saranno soddisfatti tutti i mandati di conformità

    Valutare le multe per non conformità (caso per caso)


    Mr Keting può prepararti un Piano di Sicurezza su misura.
    Il Piano di sicurezza di Mr Keting prevede:

    Audit

    Formazione del Titolare del trattamento e dei dipendenti aziendali (cos’è la GDPR?)

    Servizio hosting, backup e protezione dei dati

    Protezione dell’ufficio e delle postazioni di lavoro (attraverso Firewall e Antivirus)

    Protezione Computer da furto informatico dei dati

    Protezione del sito web (Anti Malware e certificato SSL)

    Controllo e segnalazioni in caso di attacco informatico


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