Ogni anno, quando i tetti si tingono di bianco e i caminetti si accendono, anche la comunicazione si veste di magia.
Le campagne natalizie sono molto più di semplici spot pubblicitari: si tratta di piccole storie capaci di farci fermare, sorridere e, alcune volte, addirittura commuovere.
In questo magico periodo dell’anno, anche i brand decidono di raccontare ciò che conta davvero: le relazioni, i gesti di cura, il tempo condiviso.
E così, tra le luci soffuse e le note di un pianoforte, nascono racconti che restano impressi nel cuore e nella mente.
Abbiamo selezionato le migliori campagne natalizie degli ultimi anni, dal 2020 fino ad oggi: 6 storie che ci ricordano che il marketing più potente non vende: emoziona.
DocMorris: “Take care of yourself” (2020)
Nel 2020, la campagna natalizia di DocMorris ha saputo conquistare milioni di spettatori in tutta Europa.
Lo spot mostra un anziano signore che, giorno dopo giorno, si allena con determinazione sollevando una piccola kettlebell. Solo alla fine il pubblico scopre il vero motivo di questo impegno: quell’uomo non si allena per se stesso, ma per fare un regalo alla nipote.
Dal punto di vista marketing, questo spot è un esempio di storytelling efficace [link interno news Mr Keting: “Come fare uno storytelling di successo”] che trasforma DocMorris, un brand di prodotti farmaceutici, in un simbolo di amore e vicinanza alle persone.
La campagna di Natale 2020 non promuove direttamente i prodotti dell’azienda, ma costruisce associazioni positive con il marchio: resilienza, amore familiare e dedizione, valori che rimangono impressi nella memoria degli spettatori.
Amazon: “Kindness, the greatest gift” (2021)
In un mondo segnato dalla pandemia, Amazon ha deciso di raccontare i problemi dei giovani nel ritornare alla normalità: solitudine, tristezza, ansia sociale.
“La gentilezza, il regalo più grande” è un atto di attenzione e cura in forma di spot: un’anziana nota che la giovane vicina di casa sta attraversando un momento difficile e decide di farle un regalo.
Nessun effetto speciale, solo luce calda e occhi che parlano. È la prova che, anche nell’era dell’e-commerce, il valore non è nel pacco che consegni, ma nel pensiero che sta dietro.
Perché la campagna di Amazon funziona?
Dal punto di vista del marketing, la campagna di Natale di Amazon funziona perché trasforma la comunicazione in un’esperienza emotiva. Amazon non cerca di vendere oggetti, ma di associare il brand a valori universali: empatia, cura e connessione umana.
In un contesto post-pandemia, in cui le persone erano più fragili e attente ai gesti autentici, questo messaggio ha acquistato una risonanza immediata, ricordando a tutti che il vero investimento è l’empatia.
“The Snow Gran” (2022)
Tra le campagne natalizie più toccanti degli ultimi anni, O2 ha scelto di raccontare la connessione digitale in modo poetico.
“La nonna di neve” è la storia di un’anziana fatta di neve che torna alla vita grazie alla magia della tecnologia per restare vicina ai propri cari.
Uno spot delicato e visivamente sorprendente, che unisce il calore delle relazioni umane al potere della connettività.
Esselunga: “La Noce” (2023)
Tra le campagne di Natale più belle del 2023, Esselunga ha lasciato il segno con “La Noce” .
Un racconto intimo e quotidiano che parte da un gesto semplice, condividere una noce, e si trasforma in una metafora dei legami d’amicizia, che non conoscono né tempo né distanza.
Lo spot ha conquistato il pubblico grazie a un tono cinematografico e autentico, capace di restituire al Natale la sua dimensione più umana.
Un esempio perfetto di storytelling che valorizza il brand e lo rende più vicino ai bisogni delle persone.
Deutsche Telekom: “Bubbles” (2024)
Con “Bolle”, Deutsche Telekom, uno dei principali gruppi europei nel settore delle telecomunicazioni, firma una delle campagne di Natale più simboliche degli ultimi anni.
Lo spot è la storia commovente di due bambine che vivono in mondi separati, racchiuse in due distinte bolle di vetro. Due universi diversi, due vite che non dovrebbero sfiorarsi, e invece lo fanno.
Nonostante le barriere e gli sguardi diffidenti degli adulti, le due piccole protagoniste trovano un modo per connettersi: prima con piccoli giochi, poi con un regalo che diventa il primo ponte tra loro.
Fino al momento più potente dello spot: le due bolle che si infrangono, metafora visiva del superare ciò che divide, come culture, pregiudizi e paure.
Perché Bubbles è un esempio di marketing efficace?
Dal punto di vista del marketing, Bubbles incarna perfettamente il posizionamento di Deutsche Telekom, che ha sempre costruito il proprio linguaggio di marca intorno a un concetto semplice: la connessione avvicina le persone.
Un promemoria che le barriere possono cadere, se qualcuno compie il primo passo.
John Lewis: “Where Love Lives” (2025)
Chiudiamo con una delle campagne natalizie più attese di ogni anno: quella di John Lewis.
Con “Dove vive l’amore”, il brand britannico continua la sua tradizione di racconti visivi capaci di toccare il cuore, unendo musica, narrazione e simbolismo. Questo spot è la storia di un padre e di suo figlio, e del regalo che li aiuta a ritrovare la strada l’uno verso l’altro.
Come ogni anno, quella di John Lewis è una delle campagna natalizie più belle e commoventi di sempre. Insomma, la celebre catena di grandi magazzini non si smentisce mai: dopotutto, c’è un motivo se ogni dicembre aspettiamo i loro spot come si aspettano i cinepanettoni a Natale!








