Categoria: Hosting e domini

HOSTING E DOMINI

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  • .eco: il dominio che certifica la sostenibilità digitale

    .eco: il dominio che certifica la sostenibilità digitale

    Negli ultimi anni, la crescente attenzione alla sostenibilità ha influenzato anche il mondo digitale.

    Il dominio .eco rappresenta una risposta concreta a questa tendenza, offrendo un’estensione web dedicata a chi intende comunicare il proprio impegno ambientale.

    Lanciato nel 2017, il .eco permette a organizzazioni, imprese e individui di costruire una presenza online immediatamente riconoscibile come sostenibile, integrando valori ecologici nella strategia digitale.

    CHE COS’É IL DOMINIO .ECO?

    Il dominio .eco è un top-level domain (TLD) progettato specificamente per aziende e iniziative orientate alla sostenibilità.

    A differenza di estensioni generiche come .com o .org, il .eco veicola un messaggio chiaro: chi lo utilizza si impegna a rispettare standard di responsabilità ambientale.
    Registrare un .eco non è solo una scelta di branding, ma implica l’adesione a un codice di condotta ambientale, che garantisce la coerenza tra l’identità digitale e le pratiche sostenibili reali.

    Il dominio funge da sigillo digitale: rende immediatamente comprensibile la missione ecologica del sito e permette agli utenti di identificare con facilità contenuti affidabili legati all’ambiente.

    La registrazione è subordinata alla verifica dell’impegno ambientale, rendendo il .eco un dominio credibile, eticamente orientato e coerente con gli standard internazionali di sostenibilità digitale.

    PERCHÉ SCEGLIERE UN DOMINIO .ECO

    Scegliere un .eco significa distinguersi nel panorama digitale e consolidare la propria reputazione.

    La presenza online con un dominio ecologico comunica professionalità e trasparenza, trasmettendo immediatamente ai visitatori e ai partner il valore attribuito alla sostenibilità.

    Dal punto di vista del branding digitale, il .eco funziona come elemento distintivo: differenzia l’organizzazione, rafforza la percezione positiva del pubblico e può aumentare la fiducia nei confronti dei prodotti o servizi offerti.

    COME FUNZIONA LA REGISTRAZIONE

    La registrazione di un dominio .eco richiede l’adesione a un codice di condotta ambientale, che definisce standard minimi di responsabilità ecologica e trasparenza dei contenuti.

    Questo approccio garantisce coerenza tra la comunicazione digitale e le pratiche reali dell’organizzazione.

    Alcuni servizi di registrazione possono richiedere ulteriori conferme dell’impegno ambientale, ma la procedura è strutturata per essere chiara e accessibile. Una volta registrato, il dominio .eco consente di entrare in una rete globale di siti web sostenibili, rafforzando la reputazione online e permettendo di distinguersi come attore responsabile nel panorama digitale.

    IMPATTI E BENEFICI DI AVERE UN DOMINIO .ECO

    Possedere un .eco non significa semplicemente avere un indirizzo web differente: è un impegno concreto e misurabile verso la sostenibilità.

    Il dominio trasmette fiducia a clienti, partner e stakeholder, evidenziando che l’organizzazione agisce con responsabilità e trasparenza.

    Dal punto di vista tecnico, il .eco permette di consolidare la reputazione digitale e di distinguersi nella comunicazione online, riducendo il rischio di greenwashing percepito.

    Inoltre, facilita l’accesso a una comunità internazionale di siti web sostenibili, creando opportunità di collaborazione, condivisione di best practice e visibilità all’interno di network dedicati all’eco-responsabilità.

    LA COMMUNITY .ECO: UNA RETE GLOBALE DI SOSTENIBILITÀ

    Oltre agli aspetti tecnici, registrare un dominio .eco significa accedere alla community internazionale ospitata su profiles.eco, che conta migliaia di membri attivi in quasi 200 Paesi.

    Questa rete globale riunisce aziende, istituzioni, associazioni e singoli individui, favorendo la creazione di collaborazioni, la condivisione di buone pratiche e l’aumento della visibilità delle iniziative più virtuose.

    Entrare in questa community significa poter dialogare con interlocutori che operano in settori diversi ma accomunati dalla stessa visione: costruire un futuro più sostenibile.

    La community consente inoltre di allinearsi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, offrendo uno strumento concreto per rafforzare la credibilità delle organizzazioni e permettendo loro di essere riconosciute a livello internazionale come attori responsabili e innovativi.

    IL FUTURO DIGITALE CON IL DOMINIO .ECO

    Guardando al futuro, il .eco può diventare un elemento centrale nelle strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e nei piani di transizione ecologica delle organizzazioni. In questo senso, rappresenta non solo una scelta di immagine, ma un vero e proprio investimento in credibilità, trasparenza e posizionamento competitivo, capace di incidere sulla percezione del pubblico e sull’evoluzione stessa dell’identità digitale.

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  • Cos’è il whistleblowing? Significato e vantaggi per le aziende

    Cos’è il whistleblowing? Significato e vantaggi per le aziende

    Negli ultimi anni il whistleblowing ha acquisito crescente rilevanza a livello internazionale.

    In Italia, a partire da marzo 2023, le aziende con più di 50 dipendenti sono tenute a dotarsi di un sistema interno per la gestione delle segnalazioni. Si tratta non solo di un obbligo normativo, ma anche di un’opportunità per creare un ambiente di lavoro più sicuro, trasparente e competitivo.

    Che cos’è il WHISTLEBLOWING?

    Il whistleblowing è la pratica che consente a dipendenti, collaboratori e terze parti di segnalare, in modo anonimo e protetto, comportamenti illeciti o irregolarità all’interno dell’azienda.

    Non si tratta di semplici reclami, ma di denunce relative a frodi, corruzione, conflitti di interesse, discriminazioni, abusi o violazioni di leggi e del Codice Etico, con potenziali impatti significativi su persone e business.

    Un sistema efficace prevede canali dedicati, riservatezza delle informazioni, protezione dalle ritorsioni, tempi di risposta chiari e tracciabilità delle azioni di follow-up.

    Possono segnalare dipendenti, fornitori, consulenti o clienti: in sostanza, chiunque individui un rischio.

    La gestione corretta delle segnalazioni consente di prevenire danni economici e legali, individuare tempestivamente criticità organizzative e rafforzare la cultura della trasparenza.

    WHISTLEBLOWING interno ed esterno

    Le segnalazioni possono avvenire attraverso due principali modalità.

    Il whistleblowing interno coinvolge i dipendenti che individuano comportamenti illeciti o irregolari e li comunicano tramite canali sicuri messi a disposizione dall’azienda, garantendo anonimato e protezione da eventuali ritorsioni.

    Il whistleblowing esterno, invece, riguarda le segnalazioni provenienti da clienti, fornitori o da chiunque abbia contatti con l’impresa, fino alla possibilità di rivolgersi direttamente alle autorità competenti.

    In entrambi i casi, è fondamentale che la denuncia riguardi illeciti previsti dalla normativa nazionale o europea, assicurando così che le segnalazioni siano rilevanti, legittime e gestite secondo criteri di correttezza, trasparenza e responsabilità.

    Quali segnalazioni rientrano

    I whistleblower possono segnalare un ampio spettro di comportamenti scorretti, che spaziano dalla corruzione e dall’abuso di potere, alle molestie e discriminazioni sul lavoro, fino a frodi fiscali, riciclaggio di denaro e violazioni della privacy o uso improprio dei dati.

    Rientrano tra le segnalazioni anche la falsificazione di documenti, l’insider trading, le violazioni ambientali, nonché le infrazioni legate alla proprietà intellettuale e ai diritti umani.

    Portare alla luce queste situazioni significa tutelare non solo l’azienda, ma anche l’intera collettività, rafforzando trasparenza, legalità ed etica in ogni ambito.

    OBBLIGHI DI LEGGE

    Con la Direttiva UE 2019/1937, dal 17 dicembre 2023 tutte le aziende italiane con oltre 50 dipendenti devono dotarsi di un sistema di whistleblowing. Il processo di segnalazione prevede tre livelli:

    1. Segnalazione interna

    Il dipendente comunica l’irregolarità attraverso un canale dedicato dell’azienda, pensato per garantire riservatezza e protezione.

    2. Segnalazione alle autorità competenti

    Se la gestione interna non risolve il problema, il whistleblower può rivolgersi ad ANAC o ad altre autorità designate, che assicurano un controllo indipendente.

    3. Segnalazione pubblica

    Solo in ultima istanza la denuncia può essere resa pubblica, con possibili conseguenze anche gravi sul piano economico e reputazionale per l’impresa.

    Tempistiche operative

    Per garantire trasparenza e tutela, chi riceve la segnalazione è tenuto a confermarne la presa in carico entro 7 giorni e a fornire un aggiornamento sostanziale entro 3 mesi.

    Nei casi più complessi, questo termine può essere esteso fino a 6 mesi, purché ne venga data adeguata motivazione.

    Tali tempistiche devono essere chiaramente indicate nella policy aziendale, comunicate al segnalante e monitorate attraverso una piattaforma dedicata che assegni un ID univoco, invii promemoria automatici e gestisca eventuali escalation.

    In questo modo l’intero iter rimane trasparente, le aspettative delle parti coinvolte risultano allineate e la fiducia nel processo viene rafforzata.

    I vantaggi per le aziende aziende

    Il whistleblowing è molto più della semplice compliance: consente di intercettare tempestivamente irregolarità e rischi operativi, riducendo la probabilità di sanzioni, contenziosi e fermi produttivi.

    La tracciabilità del processo (chi fa cosa, quando e con quali evidenze) rende la trasparenza misurabile e rafforza la fiducia di clienti, partner, investitori e candidati.

    La piattaforma centralizza le evidenze e lo storico delle segnalazioni, semplificando i controlli e le valutazioni dei partner.

    Questo approccio favorisce l’accesso a gare e filiere con standard elevati di integrità, facilita il dialogo con assicurazioni e istituti di credito e contribuisce a migliorare i rating ESG, agevolando l’ingresso in bandi e supply chain più esigenti.

    Un canale sicuro alimenta una cultura “speak-up” fondata su responsabilità e ascolto: crescono engagement, produttività e retention.

    Il risultato è un governo dei rischi più solido e un’azienda più competitiva nel tempo: un sensore organizzativo che accelera le correzioni e rende visibili i progressi.

    Perchè scegliere un software di whistleblowing

    Affidarsi a una semplice casella email o a una linea telefonica non è sufficiente: strumenti di questo tipo non garantiscono né anonimato né un livello adeguato di sicurezza.

    Il software di Mr Keting risponde a tutte queste esigenze: offre una piattaforma sicura e criptata, che tutela l’identità dei whistleblower e al tempo stesso semplifica il lavoro interno di gestione delle irregolarità, trasformando un obbligo normativo in un’occasione di crescita per l’organizzazione.

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