Categoria: Social media marketing

SOCIAL MEDIA MARKETING

social sono il palcoscenico perfetto per aumentare la tua visibilità.

Con una strategia mirata, ogni post diventa un’opportunità per attrarre nuovi clienti e posizionarti come punto di riferimento nel settore.

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  • Tone of voice: cos’è, come definirlo e perché è fondamentale

    Tone of voice: cos’è, come definirlo e perché è fondamentale

    Il tone of voice definisce non solo cosa comunica un brand, ma come lo fa.

    Parole, ritmo e intenzione creano emozioni e costruiscono relazioni autentiche. Scegliere la voce giusta significa parlare con coerenza, adattandosi al contesto senza perdere personalità.

    Cos’è il tone of voice?

    Con il tone of voice, la comunicazione di un brand assume una dimensione distintiva e coerente, andando oltre il semplice contenuto dei messaggi.

    Non conta solo cosa si comunica, ma anche come lo si fa: ritmo, tono, scelte lessicali e intenzione trasmettono emozioni e definiscono lo stile con cui il brand si relaziona al pubblico.

    In questo senso, il tone of voice rappresenta l’identità “comportamentale” del marchio, che guida non solo i contenuti principali ma anche le iniziative e le attività sui social.

    La sua definizione nasce dall’analisi strategica del brand e prevede la scelta di aggettivi chiave da associare alla comunicazione, spiegandone significato e applicazione.

    Lo scopo è creare linee guida chiare, capaci di rendere la comunicazione coerente, autentica e riconoscibile.

    La “scala di temperatura”

    I diversi tipi di tone of voice possono essere interpretati come una vera e propria “scala di temperatura”, che va dal più distaccato al più vivace, permettendo di selezionare il tono più appropriato in base al contesto, al pubblico e agli obiettivi strategici, garantendo coerenza e riconoscibilità nella comunicazione.

     

    TONO FREDDO

    Un tono freddo si caratterizza per uno stile burocratico o istituzionale, formale e distante, tipico di brand che vogliono trasmettere autorevolezza e affidabilità.

     

    TONO NEUTRO

    Il tono neutro, invece, risulta equilibrato e professionale, talvolta leggermente narrativo o onirico, ed è indicato per comunicazioni informative o didattiche che richiedono chiarezza senza risultare impersonali.

     

    TONO CALDO

    Il tono caldo privilegia una comunicazione amichevole e colloquiale, creando un contatto diretto e umano con il pubblico, adatto a brand che vogliono instaurare vicinanza ed empatia.

     

    TONO COLORATO

    Infine, il tono colorato è audace, ironico o vivace, pensato per catturare l’attenzione e generare impatto, tipico di brand dinamici e innovativi che desiderano distinguersi.

     

    Fonte: Testi che parlano di Valentina Falcinelli

    Come definirlo

    Il processo parte dall’analisi del pubblico di riferimento, individuando target, abitudini, piattaforme e modalità di interazione per delineare il profilo del cliente ideale.

    Successivamente, si sceglie lo stile comunicativo, in linea con la personalità del brand e il contesto competitivo.

    Analizzare i competitor aiuta a trovare spazi di differenziazione, mentre la definizione di linee guida operative – vocabolario da usare o evitare, esempi concreti e registro linguistico – assicura coerenza interna ed esterna.

    Perché è un’opportunità

    Come abbiamo visto, il tone of voice non definisce solo cosa comunica un brand, ma soprattutto come lo comunica. La scelta consapevole del tono di voce permette di umanizzare il marchio, instaurare un contatto diretto e duraturo con il pubblico, e differenziarsi dai competitor, creando riconoscibilità e coerenza su tutti i canali.

    Influisce non solo sulla percezione esterna del brand, ma anche sulla sua identità interna, guidando le strategie comunicative e rafforzando il posizionamento aziendale.

    Un TOV ben definito permette di trasmettere valori, personalità e missione in modo chiaro, coerente e distintivo, trasformando ogni messaggio in un’esperienza unica per il pubblico e rendendo il brand memorabile, autentico e strategicamente efficace.

    Nespresso: quando il tono di voce diventa esperienza

    Nespresso rappresenta uno degli esempi più emblematici di come un tone of voice accuratamente studiato possa trasformare un prodotto apparentemente ordinario in un’esperienza di marca memorabile e distintiva. In questo modo, il consumo diventa un momento da assaporare e non un’abitudine meccanica.

    Nei suoi post social, ad esempio, Nespresso utilizza spesso espressioni evocative che rimandano a un immaginario sensoriale fatto di profumi, atmosfere ovattate e suggestioni visive. Non si limita a descrivere un prodotto, ma costruisce scenari che coinvolgono la vista, l’olfatto e persino l’udito, invitando l’utente a entrare in un’esperienza immersiva. Il linguaggio scelto diventa così avvolgente, capace di trasportare il lettore in un mondo che va oltre la semplice tazzina di caffè e che celebra piuttosto uno stile di vita ricercato.

    Questa coerenza comunicativa, presente su tutti i canali – dalla pubblicità televisiva ai contenuti digitali, fino all’esperienza nei punti vendita – contribuisce a rafforzare il posizionamento premium del brand e a costruire un legame emotivo duraturo con il pubblico. È proprio questa strategia a differenziarlo dai competitor, che spesso preferiscono concentrarsi su messaggi più funzionali, tecnici o meramente commerciali, perdendo così quella dimensione esperienziale ed emotiva che rende unica la narrazione di Nespresso.

    Una questione di coerenza e relazione

    In definitiva, senza un tone of voice chiaro e definito la comunicazione rischia di perdere forza e coerenza.

    Non si tratta di complicare la strategia, ma di semplificarla: scegliere un linguaggio preciso, mantenerlo costante e renderlo riconoscibile. Meglio pochi messaggi chiari e coerenti, che tanti testi frammentati.

    Un tone of voice ben costruito non solo rafforza il legame con il pubblico, ma diventa un vero e proprio vantaggio competitivo, capace di rendere il brand più autentico, vicino e memorabile.

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  • Threads: come funziona e le differenze con X (ex Twitter)

    Threads: come funziona e le differenze con X (ex Twitter)

    Lo scorso giovedì 14 dicembre, Threads ha fatto il suo ingresso anche in Europa, dopo il lancio nel resto del mondo avvenuto nel mese di luglio. Il motivo di questo ritardo? Le restrittive norme europee sulla privacy hanno richiesto un lungo periodo di adeguamento per il team di Meta.

    Ma andiamo al dunque, che cos’è Threads? In breve, è una piattaforma online che offre agli utenti la possibilità di condividere messaggi di testo in modo più articolato rispetto agli altri social network di Zuckerberg. Le funzionalità della nuova app sono molto simili a quelle di X di Elon Musk, tuttavia non mancano alcune fondamentali differenze che, secondo molti, potrebbero portare Threads a superare una volta per tutte l’ex Twitter.

    A cosa serve Threads e come funziona

    Vediamo ora le principali funzionalità del nuovo social network di Meta. Innanzitutto, all’interno della nuova piattaforma, gli utenti possono pubblicare messaggi di testo, chiamati “threads”, accompagnati da immagini e video fino a 500 caratteri. 

    L’esperienza è ricca e versatile: ogni utente ha la possibilità di condividere link a siti esterni, creare sondaggi e arricchire le proprie conversazioni con Gif e messaggi vocali utilizzando anche hashtag e menzioni per ripostare i contenuti di altri profili in modo semplice e rapido.

    Il nuovo social network offre inoltre la possibilità di scegliere tra il feed “Per te”, con contenuti selezionati dall’algoritmo, e il feed “Following”, con i threads delle persone seguite che compaiono in ordine cronologico. Infatti, un’altra caratteristica innovativa dell’app è la possibilità di seguire altri profili. 

    Threads Vs X: le due app a confronto

    Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, definisce Threads come un’alternativa a Twitter nella sua versione originaria, ovvero prima delle modifiche introdotte da Elon Musk dopo averlo acquistato e ribattezzato “X” che hanno reso numerosi utenti insoddisfatti.

    Attualmente, le differenze principali tra Threads e X sono le seguenti: 

    • X offre la possibilità di inviare messaggi diretti, ovvero messaggi privati da un account ad un’altro, a differenza di Threads.

    • Gli utenti di Threads possono modificare gratuitamente un post una volta pubblicato entro 5 minuti, mentre questa funzione è a pagamento su X.

    • Nella nuova app di Meta, non ci sono limiti di visibilità dei post, mentre l’ex Twitter limita la visibilità dei “tweet” degli account non verificati.

    • Threads è collegato ad Instagram: questo è un aspetto molto importante per creatori e influencer perché possono avere il proprio network di Instagram già registrato su Threads, senza dover ricominciare da zero all’iscrizione.

    Threads arriva in Europa con l’ok dell’UE

    Dopo cinque mesi di attesa, l’UE ha finalmente approvato il lancio di Threads in Europa. Questo ritardo rispetto agli altri paesi del mondo, è stato causato dalle stringenti normative europee in materia di privacy e tutela dei dati personali, tra cui il Gdpr, il Digital Services Act e il Digital Markets Act. 

    Meta, infatti, ha dovuto dedicare parecchio tempo per comprendere il panorama normativo dell’UE al fine di garantire la piena conformità di Threads agli elevati standard di privacy e sicurezza vigenti in Europa. 

    E per rendere conforme il nuovo social network, Meta ha dovuto dare agli utenti europei la possibilità di utilizzare Threads anche senza collegare un profilo Instagram. Tuttavia, chi utilizzerà questa modalità, potrà soltanto visualizzare i contenuti e condividerli tramite link, ma non potrà pubblicare i propri threads o interagire con quelli degli altri lasciando commenti.

    Quale futuro può aspettarsi Threads?

    In appena 5 giorni dal lancio, Threads di Meta ha raggiunto i 100 milioni di iscritti, battendo Chat GPT, finora in testa, che aveva conquistato questo risultato in due mesi.

    Tuttavia, è ancora presto per dire se la nuova app di Zuckerberg è destinata ad essere un successo: infatti, ad agosto 2023, a solo un mese dalla sua uscita, il numero di utenti attivi su Threads è diminuito di circa l’80%.

    Nonostante ciò, il creatore di Meta si mostra fiducioso, affermando che nel social network verranno inserite delle novità in base alle preferenze degli utenti con l’obiettivo di dare vita ad una piattaforma sempre più aperta e accogliente.

    Quindi, che ne sarà di Threads? La nuova app riuscirà a prevalere sull’app di Musk? 

    Tutto dipende se le innovazioni proposte da Zuckerberg terranno alta l’attenzione degli utenti o meno.

    Per altre novità nel settore, sfoglia il nostro ricettario!