Autore: Antonio Conti

  • .eco: il dominio che certifica la sostenibilità digitale

    .eco: il dominio che certifica la sostenibilità digitale

    Negli ultimi anni, la crescente attenzione alla sostenibilità ha influenzato anche il mondo digitale.

    Il dominio .eco rappresenta una risposta concreta a questa tendenza, offrendo un’estensione web dedicata a chi intende comunicare il proprio impegno ambientale.

    Lanciato nel 2017, il .eco permette a organizzazioni, imprese e individui di costruire una presenza online immediatamente riconoscibile come sostenibile, integrando valori ecologici nella strategia digitale.

    CHE COS’É IL DOMINIO .ECO?

    Il dominio .eco è un top-level domain (TLD) progettato specificamente per aziende e iniziative orientate alla sostenibilità.

    A differenza di estensioni generiche come .com o .org, il .eco veicola un messaggio chiaro: chi lo utilizza si impegna a rispettare standard di responsabilità ambientale.
    Registrare un .eco non è solo una scelta di branding, ma implica l’adesione a un codice di condotta ambientale, che garantisce la coerenza tra l’identità digitale e le pratiche sostenibili reali.

    Il dominio funge da sigillo digitale: rende immediatamente comprensibile la missione ecologica del sito e permette agli utenti di identificare con facilità contenuti affidabili legati all’ambiente.

    La registrazione è subordinata alla verifica dell’impegno ambientale, rendendo il .eco un dominio credibile, eticamente orientato e coerente con gli standard internazionali di sostenibilità digitale.

    PERCHÉ SCEGLIERE UN DOMINIO .ECO

    Scegliere un .eco significa distinguersi nel panorama digitale e consolidare la propria reputazione.

    La presenza online con un dominio ecologico comunica professionalità e trasparenza, trasmettendo immediatamente ai visitatori e ai partner il valore attribuito alla sostenibilità.

    Dal punto di vista del branding digitale, il .eco funziona come elemento distintivo: differenzia l’organizzazione, rafforza la percezione positiva del pubblico e può aumentare la fiducia nei confronti dei prodotti o servizi offerti.

    COME FUNZIONA LA REGISTRAZIONE

    La registrazione di un dominio .eco richiede l’adesione a un codice di condotta ambientale, che definisce standard minimi di responsabilità ecologica e trasparenza dei contenuti.

    Questo approccio garantisce coerenza tra la comunicazione digitale e le pratiche reali dell’organizzazione.

    Alcuni servizi di registrazione possono richiedere ulteriori conferme dell’impegno ambientale, ma la procedura è strutturata per essere chiara e accessibile. Una volta registrato, il dominio .eco consente di entrare in una rete globale di siti web sostenibili, rafforzando la reputazione online e permettendo di distinguersi come attore responsabile nel panorama digitale.

    IMPATTI E BENEFICI DI AVERE UN DOMINIO .ECO

    Possedere un .eco non significa semplicemente avere un indirizzo web differente: è un impegno concreto e misurabile verso la sostenibilità.

    Il dominio trasmette fiducia a clienti, partner e stakeholder, evidenziando che l’organizzazione agisce con responsabilità e trasparenza.

    Dal punto di vista tecnico, il .eco permette di consolidare la reputazione digitale e di distinguersi nella comunicazione online, riducendo il rischio di greenwashing percepito.

    Inoltre, facilita l’accesso a una comunità internazionale di siti web sostenibili, creando opportunità di collaborazione, condivisione di best practice e visibilità all’interno di network dedicati all’eco-responsabilità.

    LA COMMUNITY .ECO: UNA RETE GLOBALE DI SOSTENIBILITÀ

    Oltre agli aspetti tecnici, registrare un dominio .eco significa accedere alla community internazionale ospitata su profiles.eco, che conta migliaia di membri attivi in quasi 200 Paesi.

    Questa rete globale riunisce aziende, istituzioni, associazioni e singoli individui, favorendo la creazione di collaborazioni, la condivisione di buone pratiche e l’aumento della visibilità delle iniziative più virtuose.

    Entrare in questa community significa poter dialogare con interlocutori che operano in settori diversi ma accomunati dalla stessa visione: costruire un futuro più sostenibile.

    La community consente inoltre di allinearsi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, offrendo uno strumento concreto per rafforzare la credibilità delle organizzazioni e permettendo loro di essere riconosciute a livello internazionale come attori responsabili e innovativi.

    IL FUTURO DIGITALE CON IL DOMINIO .ECO

    Guardando al futuro, il .eco può diventare un elemento centrale nelle strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e nei piani di transizione ecologica delle organizzazioni. In questo senso, rappresenta non solo una scelta di immagine, ma un vero e proprio investimento in credibilità, trasparenza e posizionamento competitivo, capace di incidere sulla percezione del pubblico e sull’evoluzione stessa dell’identità digitale.

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  • Siti non accessibili? Ecco i rischi per bandi e business

    Siti non accessibili? Ecco i rischi per bandi e business

    Dal 28 giugno 2025, l’European Accessibility Act (EAA) introduce un cambiamento sostanziale nel panorama digitale: tutti i siti web, le applicazioni e le piattaforme online dovranno garantire l’accesso pieno e senza ostacoli a ogni utente, indipendentemente dalle sue capacità.

    Non si tratta più solo di un impegno etico o di una scelta legata alla responsabilità sociale: l’accessibilità diventa un requisito legale a tutti gli effetti, con implicazioni concrete per aziende, enti pubblici e fornitori di servizi digitali.

    I siti non accessibili, cioè quelli che non rispettano gli standard internazionali, rischiano di escludere milioni di utenti e, allo stesso tempo, di far perdere alle aziende opportunità concrete.

    In Italia, l’Accessibility Act richiede la piena conformità alle linee guida WCAG 2.1, già adottate dalla Pubblica Amministrazione e sempre più presenti nei requisiti di bandi pubblici e partnership commerciali.

    Adeguarsi significa mettere in regola il proprio sito, evitare sanzioni e prepararsi a un mercato digitale dove l’accessibilità è sinonimo di innovazione, competitività e reputazione.

    Accessibilità e bandi pubblici: cosa sta cambiando? 

    Con l’entrata in vigore dell’Accessibility Act, cresce il numero di bandi pubblici, italiani ed europei, che richiedono la conformità ai requisiti di accessibilità digitale, come le linee guida WCAG 2.1. Le pubbliche amministrazioni non accettano più dichiarazioni generiche: richiedono prove concrete, come audit tecnici, dichiarazioni di accessibilità aggiornate e report di conformità.

    Chi presenta siti non accessibili rischia l’esclusione immediata dalla gara o penalizzazioni nel punteggio finale.

    Normative come la Direttiva UE 2016/2102 e lo standard EN 301 549 fissano criteri chiari e controlli rigorosi. Essere conformi non è più un’opzione: è una condizione necessaria per accedere a fondi e opportunità pubbliche.

    Non solo PA: l’accessibilità come requisito nelle opportunità commerciali

    Non solo la Pubblica Amministrazione impone oggi criteri di accessibilità. Anche molte grandi aziende, soprattutto multinazionali e realtà B2B internazionali, stanno integrando la conformità agli standard di accessibilità digitale nei loro requisiti contrattuali. Questo perché l’accessibilità è sempre più letta come un elemento chiave per la responsabilità sociale d’impresa (CSR) e per il rispetto dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance).

    Un sito non conforme può diventare un ostacolo a partnership strategiche, forniture o gare commerciali, impedendo di accedere a importanti opportunità. In questo scenario, avere canali digitali accessibili è non solo un dovere etico, ma anche una leva competitiva fondamentale per consolidare la reputazione aziendale e favorire relazioni di lungo termine con clienti e fornitori.

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    Da dove iniziare? Il percorso consigliato

    Il primo passo verso la conformità all’Accessibility Act consiste in un’analisi tecnica approfondita del proprio sito o piattaforma digitale, con una verifica puntuale dei requisiti WCAG 2.1. Successivamente si definisce una roadmap personalizzata, che individua gli interventi necessari per adeguare progressivamente il sito, garantendo la tracciabilità di ogni fase.

    Questo approccio consente di pianificare l’adeguamento senza interrompere l’attività quotidiana, ottimizzando tempi e risorse.

    Compliance e competitività: un binomio strategico per le aziende

    Adeguare oggi i propri canali digitali agli standard di accessibilità significa prepararsi in anticipo a un mercato sempre più attento a inclusione e sostenibilità. Le organizzazioni che investono nell’accessibilità dimostrano innovazione e lungimiranza, evitando interventi d’urgenza e costosi correttivi all’ultimo momento.

    A completamento del processo, Mr Keting rilascia un attestato di conformità, utile come documentazione ufficiale da allegare in fase di candidatura o gara. Uno strumento concreto che certifica l’impegno verso l’accessibilità e rafforza la credibilità digitale dell’organizzazione.

    Vuoi sapere se il tuo sito è conforme?

  • Cuborcar, Mr Keting e Feralpisalò: cresce la cultura d’impresa

    Cuborcar, Mr Keting e Feralpisalò: cresce la cultura d’impresa

    Il 19 novembre 2024, a Calcinato (BS) si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede operativa di Cuborcar, già attiva da luglio.

    Per l’occasione, oltre 100 partner della società calcistica Feralpisalò si sono riuniti per celebrare una cultura d’impresa condivisa e nuove opportunità di crescita e innovazione.

    Nella suggestiva cornice della nuova sede, i fondatori di Cuborcar Raimondo Cuccuru, Valentino Borghi e il nuovo amministratore Alessandro Borghi hanno accolto gli ospiti con grande ospitalità ed entusiasmo.

    Presente anche Giuseppe Pasini, presidente di Feralpisalò e figura chiave nell’industria bresciana, per vivere questo prezioso momento di incontro, confronto e condivisione.

    40 anni di crescita e innovazione nella logistica industriale

    Fondata negli anni ’80, Cuborcar è concessionario ufficiale Toyota per la provincia di Brescia occupandosi di noleggio, vendita e assistenza di carrelli elevatori e soluzioni per la movimentazione industriale.

    Per Cuborcar, la nuova sede di Calcinato rappresenta un enorme salto qualitativo in termini di spazi, accoglienza, showroom e servizi per la clientela.

    Durante l’evento, il CEO Alessandro Borghi ha illustrato con entusiasmo la visione che guida l’azienda, ispirata anche ai principi del leggendario ingegnere giapponese Taiichi Ōhno, padre del Toyota Production System.

    Una filosofia che coniuga concretezza, rispetto e innovazione continua per la crescita sostenibile dell’impresa.

    Mr Keting - Storie B2B Feralpisalo Cubor-Car

    Feralpisalò: generare valore dall’unione di sport e impresa

    Come Cuborcar, anche Feralpisalò integra una forte cultura d’impresa nella propria organizzazione.

    Durante l’evento, la società calcistica bresciana ha presentato i risultati della prima parte di stagione, con particolare attenzione alla crescita digitale, alle collaborazioni con gli sponsor e ai progetti di responsabilità sociale intrapresi.

    Tutto questo per generare valore sul territorio: attraverso lo sport, infatti, Feralpisalò punta alla crescita dei giovani e delle comunità locali, promuovendo relazioni autentiche, tramite una rete consolidata di partner uniti dall’iconico stemma verdeblu dei “Leoni del Garda”.

    Mr Keting - Storie B2B Feralpisalo Cubor-Car
    Mr Keting - Storie B2B Feralpisalo Cubor-Car

    Mr Keting il partner digitale di Cuborcar e Feralpisalò

    Proprio per valorizzare questa sinergia, Cuborcar e Feralpisalò hanno scelto Mr Keting come partner digitale per potenziare la comunicazione digitale e i processi online.

    Attualmente la nostra web agency sta sviluppando per Cuborcar un nuovo sito istituzionale composto da:

    • un wizard interattivo per configurare carrelli elevatoriintegrazioni di marketing automation per gestire lead e richieste
    • un’area post-vendita intuitiva per assistenza
    • un design aggiornato, in linea con l’identità Toyota e i valori aziendali

    Per Feralpisalò, invece, collaboriamo già da anni su progetti digitali altamente innovativi, affiancando il Club nella creazione di contenuti per il sito web, nella gestione social e nel rafforzamento del brand nel mondo sportivo e imprenditoriale.

    Mr Keting - Storie B2B Feralpisalo Cubor-Car

    Una sinergia che unisce impresa, sport e innovazione digitale

    La partnership tra Feralpisalò, Cubor Car e Mr Keting si fonda su una profonda stima reciproca e una visione condivisa di leadership, innovazione e cultura d’impresa.

    Giuseppe Pasini, presidente di Feralpisalò, Alessandro Borghi, amministratore di Cuborcar, e Antonio Conti, founder di Mr Keting, sono i protagonisti di questo entusiasmante progetto.

    Tra noi abbiamo instaurato relazioni autentiche e di fiducia, che oggi guidano con successo ogni nostra iniziativa.

    Comunicare per crescere: la nuova frontiera dell’impresa

    L’inaugurazione di Cuborcar, con il supporto di Feralpisalò, è molto più di un semplice evento istituzionale: questo incontro incarna una cultura d’impresa moderna che unisce innovazione, relazioni umane e condivisione.

    E in questo scenario, la comunicazione digitale diventa uno strumento chiave per esprimere al meglio i valori che ci rappresentano e creare nuove opportunità di crescita e unione.

    Per questo motivo, Mr Keting continua a sostenere e promuovere con orgoglio questa collaborazione, come occasione unica di fare squadra anche fuori dal campo.

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  • Threads: come funziona e le differenze con X (ex Twitter)

    Threads: come funziona e le differenze con X (ex Twitter)

    Lo scorso giovedì 14 dicembre, Threads ha fatto il suo ingresso anche in Europa, dopo il lancio nel resto del mondo avvenuto nel mese di luglio. Il motivo di questo ritardo? Le restrittive norme europee sulla privacy hanno richiesto un lungo periodo di adeguamento per il team di Meta.

    Ma andiamo al dunque, che cos’è Threads? In breve, è una piattaforma online che offre agli utenti la possibilità di condividere messaggi di testo in modo più articolato rispetto agli altri social network di Zuckerberg. Le funzionalità della nuova app sono molto simili a quelle di X di Elon Musk, tuttavia non mancano alcune fondamentali differenze che, secondo molti, potrebbero portare Threads a superare una volta per tutte l’ex Twitter.

    A cosa serve Threads e come funziona

    Vediamo ora le principali funzionalità del nuovo social network di Meta. Innanzitutto, all’interno della nuova piattaforma, gli utenti possono pubblicare messaggi di testo, chiamati “threads”, accompagnati da immagini e video fino a 500 caratteri. 

    L’esperienza è ricca e versatile: ogni utente ha la possibilità di condividere link a siti esterni, creare sondaggi e arricchire le proprie conversazioni con Gif e messaggi vocali utilizzando anche hashtag e menzioni per ripostare i contenuti di altri profili in modo semplice e rapido.

    Il nuovo social network offre inoltre la possibilità di scegliere tra il feed “Per te”, con contenuti selezionati dall’algoritmo, e il feed “Following”, con i threads delle persone seguite che compaiono in ordine cronologico. Infatti, un’altra caratteristica innovativa dell’app è la possibilità di seguire altri profili. 

    Threads Vs X: le due app a confronto

    Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, definisce Threads come un’alternativa a Twitter nella sua versione originaria, ovvero prima delle modifiche introdotte da Elon Musk dopo averlo acquistato e ribattezzato “X” che hanno reso numerosi utenti insoddisfatti.

    Attualmente, le differenze principali tra Threads e X sono le seguenti: 

    • X offre la possibilità di inviare messaggi diretti, ovvero messaggi privati da un account ad un’altro, a differenza di Threads.

    • Gli utenti di Threads possono modificare gratuitamente un post una volta pubblicato entro 5 minuti, mentre questa funzione è a pagamento su X.

    • Nella nuova app di Meta, non ci sono limiti di visibilità dei post, mentre l’ex Twitter limita la visibilità dei “tweet” degli account non verificati.

    • Threads è collegato ad Instagram: questo è un aspetto molto importante per creatori e influencer perché possono avere il proprio network di Instagram già registrato su Threads, senza dover ricominciare da zero all’iscrizione.

    Threads arriva in Europa con l’ok dell’UE

    Dopo cinque mesi di attesa, l’UE ha finalmente approvato il lancio di Threads in Europa. Questo ritardo rispetto agli altri paesi del mondo, è stato causato dalle stringenti normative europee in materia di privacy e tutela dei dati personali, tra cui il Gdpr, il Digital Services Act e il Digital Markets Act. 

    Meta, infatti, ha dovuto dedicare parecchio tempo per comprendere il panorama normativo dell’UE al fine di garantire la piena conformità di Threads agli elevati standard di privacy e sicurezza vigenti in Europa. 

    E per rendere conforme il nuovo social network, Meta ha dovuto dare agli utenti europei la possibilità di utilizzare Threads anche senza collegare un profilo Instagram. Tuttavia, chi utilizzerà questa modalità, potrà soltanto visualizzare i contenuti e condividerli tramite link, ma non potrà pubblicare i propri threads o interagire con quelli degli altri lasciando commenti.

    Quale futuro può aspettarsi Threads?

    In appena 5 giorni dal lancio, Threads di Meta ha raggiunto i 100 milioni di iscritti, battendo Chat GPT, finora in testa, che aveva conquistato questo risultato in due mesi.

    Tuttavia, è ancora presto per dire se la nuova app di Zuckerberg è destinata ad essere un successo: infatti, ad agosto 2023, a solo un mese dalla sua uscita, il numero di utenti attivi su Threads è diminuito di circa l’80%.

    Nonostante ciò, il creatore di Meta si mostra fiducioso, affermando che nel social network verranno inserite delle novità in base alle preferenze degli utenti con l’obiettivo di dare vita ad una piattaforma sempre più aperta e accogliente.

    Quindi, che ne sarà di Threads? La nuova app riuscirà a prevalere sull’app di Musk? 

    Tutto dipende se le innovazioni proposte da Zuckerberg terranno alta l’attenzione degli utenti o meno.

    Per altre novità nel settore, sfoglia il nostro ricettario!

  • Brand image: la guida per definire l’identità del tuo brand

    Brand image: la guida per definire l’identità del tuo brand

    Posizionamento e brand image: in che modo l’immagine della tua azienda può influire sulla percezione dei tuoi clienti? Scoprilo in questa news!

    L’immagine del marchio, o brand image, rappresenta l’identità visiva e percepita di un’azienda. È ciò che consente ai consumatori di riconoscerla, differenziarla dai concorrenti e creare un legame emotivo con essa.

    La brand image è quindi fondamentale per costruire una presenza di successo sul mercato e ottenere una posizione distintiva nella mente dei consumatori.

    Per creare una brand image efficace, è necessario considerare diversi aspetti chiave e curare ogni dettaglio. Ecco una guida dettagliata che illustra come definire l’identità del tuo brand.


    Moodboard

    Primo step fondamentale per realizzare una brand image vincente, un moodboard è una tavola visiva che raccoglie immagini, colori, font, texture e altri elementi che rappresentano l’atmosfera e lo stile desiderati per il tuo brand.

    È uno strumento utile per ottenere una visione chiara dell’immagine che desideri trasmettere e creare una base solida per il resto degli elementi visivi del marchio.


    Logo

    Come noto, il logo è l’elemento visivo distintivo di ogni brand, rappresenta la sua personalità, i suoi valori e la sua promessa.

    È essenziale che il logo sia riconoscibile, memorabile e rappresenti al meglio l’essenza del tuo business. Investire in un design professionale del logo è infatti decisivo nel creare una brand image forte e duratura, capace di fare la differenza nel proprio settore di riferimento.


    Definizione font e palette

    La scelta dei font e dei colori giusti è cruciale per trasmettere il tono e lo stile del tuo brand. I font devono essere coerenti con la personalità e il concept della tua attività, mentre la palette dei colori dovrebbe riflettere i valori e creare un’armonia visiva.

    Per una brand image coerente, quindi, è indispensabile definire un set di font e una palette di colori che saranno utilizzati in tutti i materiali di branding.


    Biglietti da visita

    I biglietti da visita sono uno strumento di comunicazione essenziale per le aziende: devono infatti rappresentare la brand image in modo professionale e fornire le informazioni di contatto in modo chiaro ed immediato, restando sempre coerenti con il resto del marchio.


    Firma email

    La firma email è un dettaglio spesso trascurato ma importante per trasmettere l’immagine del tuo brand in ogni comunicazione via email.

    Una firma email include il tuo logo, i tuoi dati di contatto e, se appropriato, elementi visivi che richiamano il tuo brand. Tutto ciò contribuirà a creare coerenza visiva e a rafforzare l’identità del tuo marchio.


    Cartellette, block notes e buste

    Che siano block notes, cartellette o buste personalizzate, tutti questi strumenti offrono un’opportunità per estendere la tua brand image oltre i confini digitali.

    Per sfruttarne al meglio le potenzialità, utilizza font, colori e loghi coerenti con il resto dell’identità visiva: l’unione di questi dettagli, infatti, contribuirà ad accrescere il valore percepito della tua azienda.


    Company profile, carta intestata e grafiche coordinate per i social

    Questi strumenti sono fondamentali per presentare il tuo brand in modo completo e professionale.

    La company profile dovrebbe riflettere l’essenza del tuo business e fornire una panoramica delle tue attività e dei tuoi valori.

    La carta intestata e le grafiche coordinate per i social media, invece, devono essere progettate in modo tale da trasmettere coerenza visiva e messaggi chiari sul tuo brand.


    Non solo visual: con la brand image rafforzi il legame con il tuo target

    La brand image richiede quindi coerenza e coesione in tutti gli aspetti visivi dell’azienda, così da contribuire alla creazione di un’immagine forte e riconoscibile per i Clienti.

    Investire tempo ed energie nella definizione e nella cura di ogni dettaglio, infatti, assicurerà al marchio notorietà oltre che il rafforzamento del legame con il suo pubblico, aspetto fondamentale per crescere e migliorare il posizionamento della propria attività.

  • Digital Branding: come costruire il Brand di una PMI

    Digital Branding: come costruire il Brand di una PMI

    Il Brand aiuta le aziende B2B a dimostrare le proprie competenze e vincere la concorrenza. Ecco come costruirlo perché sia efficace e strategico.

    Il Branding è il processo che porta alla costruzione di un Brand, non tanto sulla carta quanto nel cuore dei clienti. Le aziende B2C l’hanno capito ormai da tempo, ma anche chi lavora nel B2B può costruire una propria identità, anzi. Se il processo di costruzione del Brand passa per il web e diventa Digital Branding, le PMI lombarde possono uscire dal loro mercato regionale e aprirsi a nuove collaborazioni sia in Italia che all’estero. Scopriamo insieme come si fa Digital Branding e cosa ti serve per costruire il Brand della tua attività.


    Il Brand va ben oltre un logo

    Spesso le PMI pensano che il Brand sia solo l’ennesima parola inglese per indicare il proprio logo, ma c’è molto di più. Un Brand è il modo in cui il mercato percepisce un’azienda e comprende sia i colori, il font e il pittogramma del logo, ma anche tutti i valori che questi simboli portano con sé nell’immaginario degli utenti.

    Prendiamo un esempio pratico: quando vediamo il simbolo Ferrari, ma anche BMW o Audi, non ci soffermiamo tanto sull’uso dei colori – giallo, bianco/azzurro, argento – , o ai simboli – un cavallino, una scacchiera, 4 cerchi – ma la nostra mente va subito verso un significato più profondo che include velocità, tecnologia, sicurezza, affidabilità. Ecco, questo è un Brand.


    I requisiti per fare Digital Branding

    Fare Digital Branding significa costruire la propria immagine in Rete, ma anche in questo caso bisogna andare oltre al significato letterale del termine e capire cosa questo inglesismo comporta per le PMI.

    Un’azienda B2B di Bergamo, di Brescia o di qualsiasi altra provincia italiana che decide di fare Digital Branding, deve avere alcuni requisiti e valori che sono imprescindibili per costruire un Brand di successo:

    • Deve riconoscere nella Rete uno strumento utile per promuovere la propria attività
    • Deve aver ben chiari i suoi punti di forza e di debolezza
    • Deve essere disposta ad investire per diventare un riferimento di mercato
    • Deve farsi supportare da un team di specialisti della comunicazione

    Se credi in almeno 2 due punti appena descritti, puoi ritenerti un’azienda Smart e hai buone possibilità di costruire un brand efficace. Sei pronto a sapere come fare? Iniziamo!


    Come costruire un Brand B2B

    Il processo di costruzione di un Brand B2B è uguale a quello di un Brand B2C: i clienti percepiscono il Brand nel momento in cui lo conoscono, ci hanno interagito e hanno ben chiari i valori che esso veicola.

    Il riconoscimento di un Brand avviene in modo graduale e spontaneo, ma le aziende possono attivare strategie di Digital Marketing per incrementare questo processo. Ecco gli aspetti fondamentali per fare Digital Branding e costruire il proprio Brand:

    – Fatti conoscere

    Il punto zero per la costruzione di un Digital Brand è la sua diffusione. L’80% degli utenti sia B2B che tu B2B quando viene in contatto con un marchio, un nome o uno slogan, per prima cosa va on line a vedere a cosa si riferisce. Se on line trova un riferimento, approfondisce la conoscenza di marca e impara a riconoscere il Brand, se non trova nulla, la marca sfumerà nella memoria, e con essa le tue possibilità di acquisire un nuovo cliente.

    Aprire una pagina Facebook e abbandonarla a se stessa o avere un sito web con 5 pagine non è Digital Branding. Digital Branding è impegnarsi ogni giorno per condividere contenuti interessanti che accorciano le distante tra i clienti e le aziende.

    Giulia Agliardi 

    – Instaura relazioni

    Dietro ad ogni CEO, ad ogni AD, ad ogni responsabile acquisti, c’è una persona in carne ed ossa. Usciamo dal pregiudizio che quando si tratta di aziende B2B le relazioni umane sono superate e impariamo a dialogare con i nostri clienti, ascoltare le loro richieste, condividere i loro obiettivi, e dimostriamo loro che la nostra attività ha la risposta di cui hanno bisogno. Più creiamo relazioni con i nostri partner in affari, più facciamo conoscere il nostro nome e inneschiamo quel processo che porta alla creazione di un Brand forte.

    – Mantieni un’immagine coordinata

    Quando comunichi in Rete e fuori dalla Rete, cerca di mantenere sempre un’immagine coordinata dal punto di vista dello stile, del tono di voce, degli argomenti trattati. Per trasformare la tua marca in un Brand, gli utenti devono imparare a riconoscere al primo sguardo i tuoi valori attraverso la tua immagine, e se la tua immagine cambia di continuo, questa magia difficilmente accade.

    Molte PMI B2B di Bergamo e Brescia si basano su valori forti, ma per fretta o distrazione non hanno costruito una loro immagine univoca. Dai biglietti da visita con il vecchio logo, a pagine Social che hanno nomi simili ma mai uguali, questo modo di comunicare disorienta l’utente. In Mr Keting costruiamo Brand univoci proprio per non lasciare spazio a fraintendimenti.

    Paolo Cristini

    – Affidati ai professionisti

    Ti sei mai chiesto cosa c’è dietro i grandi nomi dell’industria italiana? Quello che spesso chiamiamo logo e consideriamo un Brand è la somma di valori, aspetti grafici e strategie di promozione che non sono mai scelte per caso. Se vuoi che il tuo marchio diventi un Brand nel tuo settore, rappresenti i tuoi valori e ti aiuti a dimostrare chi sei: affidati a degli specialisti della comunicazione.


    In Mr Keting abbiamo una squadra di grafici, copywriter ed esperti di marketing che ti aiutano a costruire il tuo Brand, lo diffondono in Rete e lo trasformano in un riferimento per tutti i tuoi clienti, vecchi e futuri.

     

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  • Modelli 3D: la nuova frontiera delle foto per e-commerce

    Modelli 3D: la nuova frontiera delle foto per e-commerce

    Migliora l’esperienza utente e ottimizza i servizi fotografici per e-commerce con l’Art 3D.

    Scopri i vantaggi dei modelli 3D e le loro applicazioni.

    Nella vendita on line le fotografie dei prodotti sono la condizione necessaria per il successo di un e-commerce.

    Quando gli utenti non possono toccare con mano quello che stanno per acquistare, la vista è l’organo di senso principale per capirne la forma, la struttura e la consistenza, e le immagini professionali sono la via più veloce per catturare l’interesse di chi vista le pagine di un sito web.

    Negli anni le tecniche grafiche usate dagli e-commerce per presentare i prodotti si sono evolute, passando dalle immagini ambientate alle foto still-life, ma oggi è la tecnica del 3D che rende il prodotto ancora più reale nella mente degli utenti.

    Scopriamo insieme di cosa si tratta e che vantaggi offre a chi vuole vendere i propri prodotti sul web.


    Foto per e-commerce: quali scegliere?

    Fermo restando che se vuoi vendere i tuoi prodotti on line devi presentarti tramite immagini, oggi le tecniche più utilizzate per fotografare i prodotti sono 3:

    Foto ambientante

    Si tratta delle fotografie in cui il prodotto viene usato nel quotidiano, come un flacone di profumo in bagno, un divano all’interno del salotto di una casa o un abito indossato durante un’occasione importante.

    Le foto ambientate sono molto evocative, ma oltre a un fotografo che si occupi degli scatti e del post-produzione, necessitano di un set ben curato, di un’ambientazione adatta e di modelli e modelle che rappresentino le caratteristiche della buyer persona nelle quali i potenziali clienti possono riconoscersi.

    Questo rappresenta per le aziende un investimento piuttosto oneroso, sia in termini di costi che di tempo, per questo negli anni ci si è spostati verso una fotografia still-life, più veloce da realizzare, ma anche meno emozionale.

    Foto still-life

    Le foto still-life sono le tipiche “foto da catalogo” dove il prodotto è l’unico soggetto dell’immagine e viene immortalato all’interno di un set con sfondo neutro, in genere bianco.

    Nel coworking Business Center di Costa Volpino c’è una stanza dedicata agli scatti in still-life dove i nostri Specialist fotografano i prodotti per gli e-commerce e si occupano della post-produzione nella postazione attrezzata con programmi di grafica avanzata, ma anche questa tecnica ha dei limiti.

    Nelle foto still-life, il prodotto viene mostrato da una sola angolazione ed è necessario caricare più scatti sull’e-commerce per mostrarlo da vari punti di vista, rendendo l’esperienza utente più complessa e contorta.

    Inoltre, per quanto si possano curare le luci all’interno della sala di posa, nell’immagine ci saranno sempre dei punti più o meno illuminati e la foto sarà difficile da inserire in contesti grafici dove la fonte di luce è diversa rispetto a quella dello scatto originale.

    «Le foto still-life obbligano l’utente a guardare più scatti del prodotto per farsi un’idea completa del suo insieme, mentre con i rendering 3D si vive un’esperienza più immersiva dove il prodotto viene presentato nella sua totalità».

    I modelli 3D

    I modelli 3d sono la nuova frontiera delle foto per e-commerce perché attraverso tecniche grafiche innovative è possibile ricreare il prodotto in formato digitale, rendendo la sua immagine quasi reale e utilizzandola in più contesti senza bisogno di ricreare ogni volta un set fotografico ad hoc.

    Belief portfolio Mr Keting

    Nella creazione dei modelli 3D, il prodotto viene sottoposto ad una serie di misurazioni dal vero e di scatti still-life, si valutano eventuali disegni tecnici e tutto il materiale raccolto viene processato da 3D Artist fino a diventare delle immagini tridimensionali che trasmettono il prodotto nella sua interezza.

    Dal modello 3D si può poi scegliere se inserire la foto in un ambiente o in uno sfondo bianco, bilanciando forme e colori e rendendo l’immagine finale pressoché perfetta.

    I vantaggi dei modelli 3D per gli e-commerce

    Un’azienda che sceglie di realizzare modelli 3D per i propri prodotti ottimizza le risorse e migliora l’esperienza utente, aumentando anche il numero di ordini conclusi.

    L’immagine in formato tridimensionale permette ai potenziali acquirenti di analizzare il prodotto nel dettaglio, di cambiare il punto di vista, di ruotarlo su se stesso, di zoomarlo o di guardarlo più da lontano, proprio come se lo avessero tra le mani.

    Inoltre, con i modelli 3D non c’è più bisogno di ricorrere a impegnativi set fotografici, ma il modello 3D può essere inserito in grafiche complesse, con sfondi, scritte, personaggi, senza perdere l’effetto reale del risultato.  Questo permette alle aziende di risparmiare sui costi, ma anche di velocizzare la creazione di grafiche future per la promozione dello stesso prodotto, agevolando il processo di promozione.

    Rendi il tuo negozio virtuale più reale con l’Art 3D e i modelli tridimensionali.

    Contatta i nostri key account e valuta con i nostri Specialist come fotografare i tuoi prodotti per catturare l’interesse dei tuoi potenziali clienti.

    (altro…)

  • Mr Keting Business Center: lo spazio dove crescono le idee

    Mr Keting Business Center: lo spazio dove crescono le idee

    A Costa Volpino apre il Mr Keting Business Center, dove start-up e freelance lavorano insieme per concretizzare progetti innovativi. Scopriamolo insieme.

    Nell’ultimo anno ci siamo accorti che le provincie di Bergamo e Brescia abbondano di imprenditori vogliosi di guardare al futuro e di investire in nuovi progetti, ma, fino ad oggi, non c’era un luogo dove questi progetti potessero prendere forma, concretizzarsi e iniziare il loro processo di crescita e sviluppo.

    Come realtà innovativa che crede nell’industria 4.0 e nella crescita tecnologica, abbiamo deciso di essere noi il motore di questo processo e abbiamo ampliato i nostri uffici di Costa Volpino per lasciare spazio a un Business Center.

    Il Mr Keting Business Center, che aprirà i battenti a fine gennaio 2022, è un luogo di incontro e di condivisione, dove la tecnologia regna sovrana, così come la voglia di collaborare e di fare la differenza.

    Ecco gli aspetti che lo rendono molto più del solito co-working:

    Ambienti nuovi, moderni, efficienti

    Per la progettazione del Mr Keting Business Center siamo partiti dalle esigenze delle start-up e abbiamo creato uno spazio che fosse accogliente, luminoso e al tempo stesso efficiente. Grandi vetrate e terrazze con vista sul lago d’iseo, scrivanie spaziose con sedute ergonomiche, sistemi di illuminazione efficienti e di design, una rete in fibra ottica con 29 postazioni e 4 uffici privati sono gli aspetti che saltano subito all’occhio, ma c’è anche una sala stampa e fotografia, uno spazio relax dove il caffè non manca mai e una reception per accogliere gli ospiti e farli sentire i benvenuti.

    «L’ambiente influisce sulla concentrazione e sulla produttività, per questo ho progettato a 4 mani con l’architetto Elena Bertoni uno spazio ergonomico e attuale, proiettato all’evoluzione constante del mondo del lavoro e adatto a favorire lo sviluppo e la crescita di nuove idee».

    Mr Antonio Conti

    Marketer & Industrial Designer, Mr Keting

    Uno spazio di incontro e confronto

    Oltre alle singole postazioni e agli uffici privati, abbiamo previsto una Briefing Room e una Meeting Room dove poter organizzare momenti di formazione e di confronto per tutte le aziende, non solo quelle che hanno scelto il co-working di Costa Volpino come loro sede operativa. All’interno della sala corsi vogliamo organizzare seminari, serate informative e percorsi di formazione per sensibilizzare sui temi dell’industria 4.0 e supportare le aziende nei processi di digitalizzazione.

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    Spazi per concretizzare la creatività

    La Live Room dedicata alla stampa digitale tradizionale e 3D ha uno spazio dedicato per la fotografia digitale dove i coworker hanno a disposizione un vero e proprio set fotografico progettato e attrezzato per still life, immagini per siti tradizionali ed e-commerce.

    Per la stampa abbiamo previsto un plotter A0 ad alta definizione che permette alle start-up con sede nel Business Center di stampare progetti in grandi formati e fare presentazioni vincenti.

    Tante start-up con cui collaborare

    Sebbene il Mr Keting Business Center non sia ancora aperto in via ufficiale, sono già tante le start-up che hanno deciso di prendere parte al nostro progetto. Le principali sono:

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    WP Recovery

    il team di Ethical hacker che ripristina siti in WordPress in meno di 4 ore e mette i siti web al sicuro dagli attacchi informatici.

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    Emporio LAB

    lo shop online di Laboratorio l’Emporio che promuove le bontà del territorio come olio e olive, pesce di lago, ma anche confetture, farine, dolci, birre, vino e liquori.

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    Tradeup Startup

    la PMI innovativa che sviluppa, produce e commercializza prodotti ad altro valore tecnologico.

    «La vicinanza di queste realtà e di quelle che si aggiungeranno nei prossimi mesi permette sinergie impensabili prima d’ora e crea situazioni win-win, dove tutte le aziende coinvolte possono trarre vantaggio dalla collaborazione reciproca».

    Mr Giovanni Bet

    CEO | CFO | Founder, Mr Keting

    Vuoi entrare a far parte del Mr Keting Business Center?

    Vieni a vederlo di persona e scopri quali uffici e postazioni sono ancora liberi per la tua start-up o per la tua attività da freelance.


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  • Agenzia di comunicazione: chi vi lavora?

    Agenzia di comunicazione: chi vi lavora?

    Un’agenzia di comunicazione e Web Marketing, ha 3 grandi cuori: le figure operative, gli strategici e le forze commerciali.


    Come funziona il lavoro?

    Il Key Account

    L’agenzia di comunicazione si propone ai potenziali clienti attraverso le sue leve commerciali.

    Queste figure professionali sono il carburante dell’agenzia e prendono il nome di Key Account. Ad ognuno di questi, spetta il compito di cercare nuovi clienti, capire le loro esigenze e proporre loro servizi su misura.


    Project Manager

    Subito dopo l’acquisizione del cliente, l’agenzia passa il lavoro al Key Account al quale spetta il compito di trasmettere al Project Manager le esigenze del cliente e le proposte avanzate in fase commerciale.

    Sulla base di queste, il Project Manager definirà le linee guida da seguire, la strategia di comunicazione più appropriata, la successione delle attività da implementare e affiderà ad ogni componente del team work gli obiettivi da raggiungere.


    Team Work dell’Agenzia

    Una volta pronta la strategia, CopywriterGraphic DesignerWeb DeveloperSEO Specialist, Social Media Manager e Online Advertising Specialist, mettono in moto la loro creatività per dare forma concreta ad ogni attività pianificata.

    Mentre il tutto prende forma, il Project Manager si occupa di supervisionare i lavori, mentre al Key Account spetta il compito di tenere aggiornato il cliente e la dirigenza dell’agenzia, sull’avanzamento dei lavori, proponendogli di volta in volta attività che contribuiscano a raggiungere al meglio gli obiettivi che insieme si sono prefissati.

    «Per operare a 360° sulla Comunicazione e il Marketing, un’agenzia di comunicazione ha bisogno di tutte queste figure.».

    Mr Antonio Conti

    Founder & Partner at Mr Keting


    SITI WEB, SEO, SOCIAL MEDIA, GRAFICA, PUBBLICITÀ, ATTIVITÀ DI PR E UFFICIO STAMPA:
    MR KETING HA UNO SPECIALIST PER SETTORE, MA È SEMPRE IN CERCA DI NUOVI TALENTI.

    OGGI, È ALLA RICERCA DI ALTRE TRE FIGURE:
    UN KEY ACCOUNT, UN SEO SPECIALIST E DI ONLINE ADVERTISTING SPECIALIST.


    Chi sarà il prossimo a indossare la K, gli occhiali e i baffetti di Mr Keting?
    Prova ad entrare in Agenzia, passa a trovarci!


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  • Pitti Uomo: Mr Keting è presente!

    Pitti Uomo: Mr Keting è presente!

    Se l’abito non fa il monaco, Pitti immagine fa certamente la Moda Uomo della stagione ventura.

    Un palco per il debutto del marchio Seetees, accompagnato fin dal principio da Mr Keting, il quale ne ha curato l’identità e immagine.

     

    L’empireo della moda, la “stanza dei bottoni” in cui si detta la moda del futuro, indossa oggi, martedì 13 giugno, i panni della sua 92esima edizione.

    Un tripudio di stile, design, ricerca e tendenze: nei prossimi 3 giorni Palazzo Pitti vestirà il mondo della moda, svelando i progetti menswear che più di altri hanno dimostrato di saper anticipare le vibrazioni più intime del fashion di domani.

    Tra questi marchi, Seetees: lo chicwear nato 3 anni fa che, dopo aver preso le giuste misure, dimostra oggi di avere la stoffa giusta per esporre le sue ultime collezioni nel salone più prestigioso della moda.

    UN GUANTO DI FIDA IMPORTANTE, CHE SEETEES HA ACCOLTO CHIAMANDO AL SUO FIANCO MR KETING.


    ED ECCOLO DUNQUE, L’UOMO COL BAFFETTO!
    CARDIGAN MARCHIATO SEETEES, MANICHE RIMBOCCATE, E I SUOI FIORI ALL’OCCHIELLO:
    VISUAL E STORYTELLING

    • Brand Image
    • Brand Experience
    • Design
    • Comunicazione
    • Copywriting
    • Website
    • Promozione
    • Visual
    • Allestimento fiera
    • Press Officer Management

    Sin dal principio Mr Keting ha accompagnato Seetees verso il suo debutto a Pitti Uomo 2017, curandone identità e immagine di marca.

    Una partnership importante per entrambi che incalza un “TANTO DI CAPPELLO!”, tutto meritato!


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