Autore: Ivan Agliardi

  • Cos’è il whistleblowing? Significato e vantaggi per le aziende

    Cos’è il whistleblowing? Significato e vantaggi per le aziende

    Il whistleblowing permette ai dipendenti dell’azienda di segnalare eventuali irregolarità. In Italia, il whistleblowing è obbligatorio per legge. Leggi di più.

    Nel contesto aziendale, il fenomeno del whistleblowing è diventato sempre più popolare a livello globale, soprattutto nell’ultimo anno in virtù del recente aggiornamento della normativa europea avvenuto a marzo 2023.

    Ma cos’è esattamente il whistleblowing e perché è così importante? In questo articolo, scopriamo insieme di cosa si tratta e tutti i vantaggi di questa pratica per le aziende e le PMI.

    Che cos’è il Whistleblowing?

    Il  whistleblowing è una pratica rivoluzionaria che permette a dipendenti o terze parti di un’azienda, di segnalare, in modo anonimo e protetto, qualsiasi illecito di cui siano stati testimoni all’interno del contesto aziendale. Questa pratica non solo tutela l’integrità dell’azienda, ma garantisce anche la sicurezza e il benessere della società.

    Infatti, il whistleblower, ovvero colui che decide effettuare una segnalazione, può denunciare una vasta gamma di irregolarità: frodi, abusi sessuali, reati, violazioni di leggi e molte altre situazioni che possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica. Non si tratta quindi di semplici “lamentele”, ma di segnalazioni riguardanti reati gravi che minacciano la sicurezza e l’integrità delle persone.

    Whistleblowing esterno e interno

    Esistono due tipologie di whistleblowing: interno ed esterno. Nel whistleblowing interno, la segnalazione proviene da un dipendente dell’azienda, mentre in quello esterno, la denuncia è effettuata da una parte terza, che può essere per esempio un cliente, un fornitore oppure un’autorità giudiziaria. 

    Tuttavia, a prescindere dalla modalità scelta, per essere considerata una vera e propria segnalazione di whistleblowing, questa denuncia deve riguardare illeciti disciplinati dal diritto nazionale o europeo. Vediamo insieme quali sono.

    Quali segnalazioni sono considerate whistleblowing?

    I whistleblower giocano un ruolo cruciale nel portare alla luce comportamenti scorretti che altrimenti rimarrebbero nascosti. Secondo la normativa vigente, le loro segnalazioni possono riguardare:

    • Corruzione 

    • Abuso di potere

    • Discriminazione e molestie sul posto di lavoro

    • Violazioni della legge e reati penali

    • Violazioni della proprietà intellettuale

    • Violazioni dei diritti umani

    • Insider trading 

    • Uso improprio dei dati personali

    • Falsificazione di documenti

    • Violazioni ambientali

    • Frode fiscale

    • Riciclaggio di denaro

    Queste sono solo alcune delle azioni illecite considerate possibili segnalazioni da whistleblowing. Tali reati nascondono rischi e conseguenze potenzialmente devastanti non solo per dipendenti e aziende, ma anche per interi Paesi. 

    Per questo motivo, è molto importante far emergere queste irregolarità al più presto, al fine di creare un ambiente di lavoro più sicuro e trasparente, partecipando attivamente alla lotta contro l’illegalità.

    Il whistleblowing è obbligatorio per legge

    La Direttiva UE sul whistleblowing ha stabilito che tutte le organizzazioni pubbliche e private con più di 50 dipendenti sono obbligate a implementare un sistema interno di whistleblowing.

    In Italia, questa normativa è entrata in vigore il 9 marzo 2023 con l’obbligo per ogni azienda italiana di conformarsi ai nuovi requisiti previsti dalla Legge entro il 17 dicembre 2023. Inoltre, la normativa prevede che il sistema di segnalazione sia strutturato su tre livelli

    1. Segnalazione interna

    In caso di irregolarità, i dipendenti devono poter segnalare l’attività illecita attraverso un canale interno dell’azienda. Infatti, l’obiettivo di questo primo step è quello di permettere alle imprese di risolvere le problematiche internamente.

    2. Autorità competenti

    Se la segnalazione interna non risulta efficace, i whistleblower possono rivolgersi alle autorità competenti, le quali hanno tre mesi di tempo per rispondere e proseguire con le indagini.

    3. Segnalazione pubblica

    Come ultima risorsa, se le prime due fasi non portano a soluzioni adeguate, i segnalanti possono rendere pubbliche le loro denunce. Questo passo estremo può causare danni economici e reputazionali significativi all’azienda, ma è essenziale per assicurare che le irregolarità vengano affrontate e risolte una volta per tutte.

    I vantaggi del whistleblowing per le aziende

    Il whistleblowing offre vantaggi concreti e tangibili per le aziende, specialmente da un punto di vista economico. Infatti, identificare al più presto le irregolarità consente alle imprese di risolvere le problematiche internamente prima che queste vengano rilevate dalle autorità, evitando sanzioni e conseguenti danni finanziari.

    Inoltre, grazie al whistleblowing, l’azienda può limitare la fuga di informazioni, riducendo così il rischio di danneggiare la propria reputazione. Al contrario, le organizzazioni che adottano sistemi di segnalazione trasparenti vengono considerate più affidabili da dipendenti, fornitori, clienti e partner.

    Software per whistleblowing 

    Se gestisci un’azienda e stai cercando il modo migliore per permettere ai tuoi dipendenti di segnalare eventuali irregolarità, è importante sapere che l’apertura di una semplice casella di posta elettronica o l’implementazione di una linea telefonica dedicata non rappresentano soluzioni sicure. 

    Infatti, questi strumenti, sebbene facili da implementare, presentano rischi significativi per la privacy del segnalante e non garantiscono un’adeguata protezione dei dati sensibili. È essenziale quindi optare per un approccio più sicuro e protetto, attraverso l’utilizzo di un software specifico, al fine di proteggere al meglio l’anonimato di tutti segnalanti.

    Il software per il whistleblowing di Mr Keting ti assicura una gestione delle segnalazioni efficiente, criptata e a norma di legge, impedendo il tracciamento dei dati e preservando la privacy dei whistleblower.

    Cerchi un software per il whistleblowing  sicuro ed efficace? 

    Contattaci ora

  • L’intelligenza artificiale protagonista al CES 2024 di Las Vegas

    L’intelligenza artificiale protagonista al CES 2024 di Las Vegas

    L’AI è la protagonista del CES 2024 di Las Vegas. Scopri le principali novità della fiera internazionale per il settore marketing, tecnologico e automotive.

    Il Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas è la fiera di elettronica e informatica più grande del mondo, nonché la conferenza più attesa dell’anno per tutti i marketers e gli specialisti del settore digitale, tecnologico e automotive.

    Dal 9 al 12 gennaio, infatti, Sin City è palcoscenico di grandiose innovazioni destinate a rivoluzionare il modo in cui viviamo e consumiamo, oltre al nostro rapporto con i dispositivi elettronici, dai pc agli smartphone, dagli elettrodomestici ai gadgets per rendere la casa più smart e hi tech.

    Ma i protagonisti dell’edizione di quest’anno non sono le startup o gli stravaganti prodotti tecnologici: al CES 2024, la vera stella è l’intelligenza artificiale con i suoi algoritmi di machine learning in continua evoluzione.

    L’intelligenza artificiale è ovunque

    Focus della maggior parte delle conferenze e talk show, nonché principale attributo di numerosi prodotti all’avanguardia, l’intelligenza artificiale conquista la kermesse tecnologica di Las Vegas svelando nuove applicazioni che possono migliorare la sanità, sostenibilità, produttività delle aziende e tanto altro.

    “All on”, ovvero “Tutto acceso”, è infatti il claim del CES 2024 che anticipa una nuova stagione della tecnologia, fatta di frigoriferi che sfruttano l’AI per suggerire ricette in base agli ingredienti al loro interno, ma anche di dispositivi medicali per rilevare in maniera preventiva eventuali patologie.

    E tra le invenzioni tecnologiche più sorprendenti con intelligenza artificiale integrata, alla fiera internazionale spunta il robottino AI Agent di LG. Vediamo insieme di cosa si tratta.

    LG presenta il primo robot Smart Home

    La principale novità del CES 2024 per il settore tecnologico è il robottino Smart Home AI Agent di LG che è in grado di spostarsi per le varie stanze della casa e comprendere il linguaggio e le espressioni facciali umane.

    Il piccolo robot fornisce assistenza per regolare dispositivi di domotica o Internet delle cose (IoT) e può essere utilizzato anche per intrattenere i bambini e gli animali domestici.

    Ma le innovazioni non finiscono qui: gli oltre 4.000 espositori provenienti da tutto il mondo non hanno portato l’intelligenza artificiale solo nelle nostre case. Infatti, nei padiglioni espositivi di Las Vegas, l’AI sale anche a bordo delle autovetture e diventa parte integrante di numerosi accessori da indossare per portare sempre con sé assistenti virtuali come Chat GPT.

    Pc, smartphone e automobili del futuro

    Smartphone con schede grafiche in alta definizione, processori di ultima generazione per computer di marchi come Lenovo, Asus e Acer e design ultra moderni che puntano alla sottigliezza: al CES 2024, i brand più famosi e le startup emergenti hanno portato sorprendenti innovazioni nel mondo dell’informatica.

    Per quanto riguarda il settore automotive, invece, le principali novità riguardano le vetture elettriche di Honda e le soluzioni all’avanguardia per la guida autonoma e sicura proposte da Hyundai e Mercedes.

    A Las Vegas tante novità anche per il marketing

    Durante le conferenze e i talk show nelle sale espositive di Las Vegas, numerosi professionisti e brand di spicco hanno esplorato anche le potenzialità dell’intelligenza artificiale per il mondo del marketing e della comunicazione.

    L’AI, infatti, è uno strumento molto utile e in continua evoluzione che aiuta le aziende ad individuare i trend del mercato e il comportamento dei consumatori, così da pianificare campagne di advertising mirate e altamente performanti e molto altro per migliorare la comunicazione e le strategie aziendali.

    Presso i padiglioni della fiera internazionale, sono stati inoltre presentati tool all’avanguardia per creare contenuti audio e video di alta qualità, nonché foto e grafiche in alta definizione.

    Insomma, il Consumer Electronic Show del 2024 ha portato grandi rivoluzioni che segneranno il futuro di ogni ambito della nostra esistenza, sia nel lavoro che nella vita di tutti i giorni, rendendo ogni momento incredibilmente più smart.

    Le migliori ricette del digital marketing direttamente nel nostro blog! Scopri altre novità del settore, clicca qui

  • Scopri Gemini, l’innovativa AI di Google

    Scopri Gemini, l’innovativa AI di Google

    Gemini è l’innovativa intelligenza artificiale di Google: scopri tutte le caratteristiche e i vantaggi per aziende e programmatori.

    All’inizio di dicembre, Google ha lanciato Gemini 1.0: un nuovo modello di intelligenza artificiale finalizzato a migliorare le prestazioni di Bard, il famoso chatbot di Google.

    Secondo molti test effettuati, le performance avanzate di Gemini superano quelle di Chat GPT-4. Scopriamo insieme tutte le versioni disponibili della nuova AI per creare testi, immagini e video in alta definizione.

    Cos’è Gemini 1.0 e tutte le versioni disponibili

    Gemini 1.0 è un modello di intelligenza artificiale multimodale, anche detto di deep learning: si tratta di una tipologia di AI che è in grado di generare informazioni ricavando i dati da diverse fonti, per esempio da testi, immagini, audio, video e codici di programmazione.

    L’obiettivo di questo modello è quello di combinare tutte le informazioni ricavate dai vari input per comprendere al meglio il contesto e generare così risultati più precisi e completi.

    Attualmente, Google ha creato tre varianti di Gemini: Ultra, Pro e Nano. Le tre versioni differiscono per la dimensione del loro sistema di apprendimento automatico, più grande in Gemini Ultra (con 1,6 trilioni di parametri) e più piccolo in Gemini Nano (10 miliardi di parametri).

    Gemini Ultra, Nano e Pro: quale scegliere 

    Maggiore è il modello di apprendimento automatico, maggiore è la capacità dell’intelligenza artificiale di apprendere informazioni e generare risultati affidabili e creativi. 

    Proprio per questo motivo, Gemini Ultra è il modello più costoso in quanto è in grado di utilizzare ben 57 macro aree del sapere per risolvere operazioni elaborate e complesse in modo estremamente accurato. 

    Tuttavia, anche Gemini Pro, con i suoi 100 miliardi di parametri, è un’ottima scelta per generare contenuti originali e di alta qualità. Ad oggi, la versione Pro è disponibile gratuitamente su Google Bard e rappresenta quindi un grande aiuto per aziende e programmatori che vogliono rendere la propria attività più efficiente contenendo i costi.

    Per quanto riguarda Gemini Nano, invece, questo modello è disponibile solo sui dispositivi Google Pixel 8 Pro e permette di ottenere ottimi risultati in quelle operazioni più semplici e generiche.

    Quando arriva Gemini Ultra? 

    A differenza delle versioni Nano e Pro già in uso, Gemini Ultra arriverà su Bard all’inizio del 2024 con prestazioni avanzate che, secondo la stessa casa madre, supererebbero quelle di Chat GPT-4 di OpenAI, soprattutto nella matematica e nella codifica specializzata.

    Infatti, Jeff Dean, Capo Scienziato di Google, ha dichiarato che Gemini Ultra è il primo modello “a raggiungere prestazioni di umano esperto su MMLU in 57 soggetti con un punteggio superiore al 90%“.

    Per altre succulente novità digitali, scopri le ricette del nostro blog!

  • Direttiva Omnibus: quello che devi sapere se hai un ecommerce

    Direttiva Omnibus: quello che devi sapere se hai un ecommerce

    Cosa cambia con la Direttiva UE Omnibus per chi ha un ecommerce? Scopri in questa news le novità introdotte a tutela dei consumatori, leggi l’approfondimento.

    Il 1° luglio 2023 è entrata ufficialmente in vigore anche in Italia la Direttiva UE 2019/2161, conosciuta come “Direttiva Omnibus”.

    Questa direttiva recepisce la nuova normativa europea per la tutela dei consumatori nel commercio B2C, focalizzandosi sulle pratiche commerciali scorrette e sulle clausole vessatorie.

    Le due principali aree di interesse per le aziende riguardano la comunicazione di riduzione dei prezzi e le pratiche commerciali scorrette e, nello specifico, in questo articolo scopriremo cosa cambia per chi ha un ecommerce con l’introduzione della nuova Direttiva.


    Comunicazione di riduzione dei prezzi

    Con la nuova normativa, ogni comunicazione riguardante sconti o riduzioni di prezzo deve indicare il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti l’applicazione della riduzione.

    Questo significa che le aziende devono fornire un riferimento chiaro al prezzo precedente affinché i consumatori possano valutare effettivamente l’entità dello sconto.


    Quali annunci sono attenzionati dalla Direttiva Omnibus

    La disciplina si applica ad annunci come “saldi“, “offerte speciali“, “Black Friday“, “acquista oggi e non paghi l’IVA“, “vendite promozionali” e “liquidazione“.

    Tuttavia, ci sono annunci che non sono interessati dalla Direttiva, come ad esempio per gli annunci: “vendite sottocosto“, “prezzi di lancio“, offerte combinate o soggette a condizioni (come ad esempio l’offerta “3×2”) e offerte personalizzate (come le promozioni legate a programmi fedeltà o a Marketing Automation).

    A tal proposito, secondo quanto previsto dalla Direttiva, è comunque richiesto indicare nelle informazioni pre-contrattuali che i prezzi sono personalizzati sulla base di un processo decisionale automatizzato.

    La nuova normativa si applica agli annunci di riduzione di prezzo su tutti i canali distributivi e comunicativi, sia online che offline. Tuttavia, gli e-commerce B2C sono particolarmente colpiti, poiché devono intervenire sulle etichette e sui prezzi esposti negli shop online per adeguarsi alle nuove disposizioni.


    Pratiche commerciali scorrette

    La Direttiva Omnibus amplia, inoltre, la lista delle pratiche considerate scorrette. Alcuni esempi includono la vendita di beni con “dual quality”, ossia la proposta di beni con packaging identico ma diversa qualità, l’omissione del fornitore terzo di prodotti negli e-commerce, l’omissione dei parametri di classificazione nelle ricerche (ad esempio sui Marketplace), la mancata segnalazione degli annunci pubblicitari a pagamento e le recensioni non veritiere.


    Le novità riguardanti le recensioni

    Per quanto riguarda le recensioni dei consumatori accessibili agli altri utenti, sarà necessario indicare se e come le recensioni provengono da acquirenti reali e dotarsi degli strumenti e dei metodi per dimostrare la veridicità delle stesse.

    Saranno ammesse alcune pratiche, come richiedere ai clienti effettivi di inviare una recensione, selezionare le recensioni positive (avvertendo che si tratta di una selezione) e indicare se la recensione è stata richiesta dall’azienda.


    E il tuo ecommerce…è a norma?

    La Direttiva Omnibus rappresenta, alla luce delle novità introdotte, un notevole cambiamento per le aziende e i professionisti che lavorano con il proprio ecommerce, strumento ormai fondamentale per vendere i propri prodotti o servizi online.

    Nell’applicazione pratica della nuova normativa, però, è sempre bene ricevere l’assistenza di un esperto per evitare di incorrere in sanzioni e, quindi, danneggiare la propria attività.

    Se non hai ancora messo a norma il tuo ecommerce e desideri uno strumento efficiente, sicuro e a norma di legge, contatta gli Specialist Mr Keting, insieme a noi i saldi estivi sono tutta un’altra storia.

  • Cybersecurity e Ai: scenario, rischi e opportunità

    Cybersecurity e Ai: scenario, rischi e opportunità

    Si riaccende il dibattito internazionale relativo a Ai e cybersecurity. Tra allarmi degli esperti e rassicurazioni, quanto manca al punto di non ritorno?

    L’intelligenza artificiale torna protagonista del dibattito pubblico dopo qualche settimana di apparente calma: il ritorno in Italia di ChatGPT insieme con la conferenza RSA appena conclusa a San Francisco, hanno infatti riacceso la discussione che da inizio anno imperversa un po’ ovunque.

    Se di intelligenza artificiale si parla ufficialmente da oltre 40 anni, è solo da pochi mesi che l’argomento desta numerose e, considerati i rischi, motivate, preoccupazioni tra addetti ai lavori e non solo.

    Quali sono quindi pericoli e benefici che l’Ai potrebbe avere nella quotidianità di aziende, liberi professionisti e attività commerciali in genere? Quale il suo impatto sulla cybersicurezza? Proviamo a fare il punto qui.


    Le (nuove) carte in tavola

    A dare una definizione per il fenomeno Ai è il direttore della cybersecurity dell’Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense (Nsa) Rob Joyce che, in occasione della RSA ha dichiarato la nuova tecnologia una vera e propria esplosione non ancora completata.

    Impossibile secondo Joyce non considerare il rapporto tra Ai e malware: la difesa dei sistemi informatici e gli strumenti a disposizione, in questo senso, cambiano totalmente di prospettiva rispetto a quanto finora conosciuto.

    Nel delineare lo scenario prossimo futuro, infatti, è impossibile non interrogarsi sul ruolo degli hacker nello sviluppare e distribuire malware capaci di mettere a soqquadro i più sofisticati sistemi del settore pubblico e privato.

    Sfruttando la tecnologia Ai, infatti, i malintenzionati hanno la possibilità di automatizzare gli attacchi, producendo effetti catastrofici a caduta con importanti ripercussioni per TUTTI.


    Tra preoccupazioni degli esperti e pericoli concreti

    A mettere in guardia sui rischi di ulteriori sviluppi dell’AI è proprio il suo padrino, Geoffrey Hinton che, dopo 10 anni in Google come responsabile delle attuali intelligenze artificiali, inverte la rotta e consegna le dimissioni dichiarando che “la tecnologia può essere pericolosa”.

     Oltre al padrino dell’Ai, sono stati numerosi e altrettanto qualificati gli esperti che negli ultimi mesi hanno messo in guardia circa i potenziali pericoli dello sviluppo dell’Ai, come, appunto, il rapporto tra Ai e malware.

    Benché i chatbot Ai siano incapaci di sviluppare da zero nuovi malware, infatti, bisogna considerare il fatto che gli hacker potrebbero modificare malware esistenti proprio con l’Ai, allo scopo di modificarne caratteristiche e comportamento.

    Se questo dovesse accadere, gli attuali strumenti di cybersicurezza, come gli antivirus, non sarebbero in grado di riconoscerli e quindi nemmeno di segnalarne la versione, producendo danni irreparabili verso sistemi informatici dei più evoluti.


    L’Ai che fa bene ad aziende, PMI e industria 4.0

    Al centro del dibattito internazionale, però, anche le opportunità che l’intelligenza artificiale è senza dubbio capace di assicurare per la crescita e lo sviluppo del sistema economico.

    Primo tra tutti in materia di cybersicurezza, l’aspetto di acceleratore della difesa: avvalendosi infatti delle caratteristiche specifiche dell’Ai, tra le quali analisi e automazione dei grandi dati, è possibile individuare modelli di sfruttamento delle vulnerabilità, fornendo così aiuto concreto alle imprese per definire le priorità relative alla sicurezza.

    Ulteriore aspetto positivo insito nella tecnologia Ai, ad esempio, la possibilità di automatizzare processi relativi al customer service, come testimonia Mr Askme, l’assistente virtuale frutto della collaborazione tra Mr Keting e Open Ai che supporta i clienti e aiuta PMI a raggiungere i propri obiettivi in tutta sicurezza.

    L’industria 4.0, infine, già da anni vicina alle innovazioni proprie dell’intelligenza artificiale, potrebbe ulteriormente incrementare il livello di cybersicurezza fino ad arrivare, chissà, a non doversene più preoccupare.

  • Mr Keting supporta l’industria 4.0 anche in Veneto

    Mr Keting supporta l’industria 4.0 anche in Veneto

    Siamo stati accreditati dalla Regione Veneto per supportare le PMI nel processo di digitalizzazione e innovazione tramite i finanziamenti di Innoveneto. Scopri di più.

    Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a digitalizzarsi, aumentare il loro giro d’affari e distinguersi sul mercato attuale. Non è un segreto, però, che per attuare questo processo di innovazione tecnologica ci sia bisogno di un investimento e che, seppur ridotto, per molte aziende questo possa risultare impegnativo.

    Fortuna che le istituzioni aiutano in modo concreto le PMI, mettendo a disposizione dei finanziamenti e delle agevolazioni economico/fiscali per le aziende che decidono di aprirsi all’industria 4.0. Innoveneto è il progetto di Regione Veneto che si occupa proprio dei finanziamenti alle aziende, e vuole attuare progetti che rappresentino un passo verso il mercato di domani. Scopriamo insieme di cosa si tratta e perché Mr Keting è stato ammesso tra la lista dei suoi fornitori.


    Innoveneto: il portale per l’innovazione delle PMI venete

    Innoveneto è un progetto della Regione Veneto che si pone l’obiettivo di facilitare l’accesso delle PMI ai finanziamenti per la trasformazione tecnologica, l’industria 4.0 e la digitalizzazione. Tramite il portale www.innoveneto.org le aziende possono conoscere i bandi attualmente disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo, partecipare ai cluster tecnologici e trovare fornitori fidati con cui collaborare per il loro processo di crescita.

    Innoveneto


    Mr Keting è stato accreditato da Innoveneto come fornitore fidato

    Per evitare che i finanziamenti vengano sprecati, Innoveneto richiede che ogni progetto venga affidato a realtà innovative e con le giuste competenze. Sul portale è quindi presente un elenco di fornitori che hanno già dimostrato di avere le risorse necessarie ad accompagnare le aziende verso l’industria 4.0, e ai quali le aziende possono rivolgersi per realizzare progetti finanziati di innovazione o digitalizzazione.

    Collaborando con le PMI venete, per noi era fondamentale essere accreditati tra i fornitori fidati di Innoveneto e, dopo un’attenta valutazione da parte degli organi di competenza, da oggi Mr Keting rientra tra i fornitori riconosciuti per le categorie

    • Marketing intelligence
    • Sistemi informativi
    • Pianificazione promozionale

    Mr Keting è stato accreditato come fornitore fidato anche da Unioncamere Lombardia. Per saperne di più, leggi l’articolo “Industria 4.0: Mr Keting è un fornitore certificato”.


    I vantaggi per le aziende venete

    Avere Mr Keting tra le aziende accreditate Innoveneto rappresenta un asso nella manica per le aziende venete che vogliono digitalizzarsi ed aprirsi all’industria 4.0.

    Grazie alle nostre competenze tecniche, ai nostri team di specialisti del web e al nostro metodo data-driven possiamo accompagnare le aziende in una trasformazione che migliora l’organizzazione interna dei flussi di lavoro, agevola le operazioni commerciali e genera un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

    Inoltre, grazie ai finanziamenti Innoveneto, tutto questo è possibile con un investimento contenuto. Mr Keting ha infatti dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare le aziende venete verso l’industria 4.0 e la Regione Veneto finanzia parte dei progetti che seguiamo proprio per agevolare il percorso di trasformazione tecnologica delle PMI sul territorio.


    Se sei un’azienda veneta e vuoi ottimizzare i tuoi investimenti per l’industria 4.0?

    Contattaci e insieme potremo ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno per iniziare il tuo processo di digitalizzazione e trasformazione tecnologica.

     

    Contatta i nostri Key Account

     

  • Mr Askme: l’intelligenza artificiale che aiuta le PMI

    Mr Askme: l’intelligenza artificiale che aiuta le PMI

    L’intelligenza artificiale aiuta anche le piccole aziende a ottimizzare il lavoro, contenere i costi e rendere le operazioni più veloci. Come? Ce lo dice Mr Askme, il piccolo di casa Mr Keting.


    Mr Askme è il nuovo arrivato nel nostro Business Center, ma si sta già facendo notare.

    Frutto della collaborazione di Mr Keting con Open Ai, la start-up di Gennaro Cali specializzata in ecosistemi e soluzioni di intelligenza artificiale, Mr AI è un assistente virtuale che aiuta gli utenti del sito WP Recovery, ma a breve lo renderemo disponibile per tutti i clienti Mr Keting che vorranno offrire sul loro e-commerce o sul loro sito web un’assistenza con una marcia in più.

    Perché abbiamo deciso di renderlo disponibile a tutti i nostri clienti?

    Semplice, perché noi non riusciamo più a vivere senza!

     

    Se fino a qualche anno fa avere un assistente virtuale sul proprio sito web era una cosa così futuristica che solo le grandi multinazionali potevano permettersi, oggi è diventato un plus alla portata delle piccole e medie imprese e credetemi: quando provi un assistente virtuale una volta, non vuoi più tornare indietro.

    Antonio Conti

    Art Director

     

    Ecco in breve i vantaggi di avere un assistente virtuale sul proprio sito o sul proprio e-commerce e perché lo consigliamo a tutte le PMI di Bergamo e Brescia che vogliono ottimizzare il loro ciclo produttivo e migliorare l’esperienza utente.


    1. Niente più telefoni che squillano

    Se sei un vero imprenditore sai di cosa stiamo parlando.

    Ci sono per tutti quei giorni in cui entri in azienda alle 8 di mattina a già alle 8,05 non ne puoi più di sentire squillare il telefono; clienti che chiedono se siamo aperti, se spediamo all’estero, se il modello X è disponibile, se possono fissare un appuntamento.

    Nel Business Center Mr Askme ha risolto questo problema.

    Con la sua forma umanoide e la sua voce gentile guida i clienti nella scelta della risposta giusta per loro, consulta i nostri database e le nostre agende e, nei limiti del possibile, risponde alle loro domande senza disturbarci.

    I telefoni che squillano si sono ridotti dell’85%, è tornata la quiete in ufficio e possiamo finalmente concentrarci!


    2. Assistenza al cliente sempre disponibile

    I nostri Specialist sono umani e ogni tanto una pausa caffè gliela concediamo J.

    Mr AI, per quanto possa sembrare vero, è digitale e lavora giorno e notte. Questo significa che risponde alle richieste dei clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, aiutando tantissimi di loro in simultanea. Non lascia mai soli gli utenti che gli fanno una domanda, presidia il mercato e tiene alta la bandiera di WP Recovery ad ogni ora.


    3. Risposte sempre esaustive

    All’inizio Mr Askme sapeva poco della nostra azienda e delle nostre abitudini e dopo il primo giorno di lavoro non eravamo certi di confermarlo nell’organico. Il suo software si è subito dimostrato proattivo e ogni giorno che passa con noi impara qualcosa di nuovo per offrire ai clienti risposte sempre più adeguate. Inoltre, accede a database e manuali per trovare contenuti più coerenti alle domande che gli vengono fatte e diventa sempre più performante.

    Il vantaggio dei nostri software di intelligenza artificiale è rappresentato da un lato dalla loro capacità di dialogare in linguaggio naturale e di comprendere in maniera corretta il significato e le intenzioni del cliente, dall’altro dalla capacità di autoapprendimento. Questo è un aspetto fondamentale perché permette al sistema di evolvere nel tempo riuscendo ad essere sempre più efficace e performante. Ciò avviene grazie alle continue interazioni con l’utente finale e alla possibilità di aggiungere nuova conoscenza all’assistente virtuale prelevandola anche da fonti esterne quali manuali, database o semplicemente da interazioni livechat con il contributo di operatori. Tutto ciò rende l’assistente virtuale il massimo esperto sui temi e i compiti specifici che gli abbiamo assegnato e questo patrimonio di conoscenza resterà in capo all’azienda sottoforma di archivio interno e non se ne andrà con l’uscita o pensionamento di un dipendente.

    Gennaro Cali

    CEO di Open Ai


    4. Dipendenti più soddisfatti

    Da quando Mr Askme è in azienda, anche i dipendenti sono più felici. Il lavoro di Customer Care in alcuni casi può essere davvero alienante, soprattutto quando i clienti telefonano per fare sempre le solite due domande e chi risponde al telefono passa giornate intere a fare un compito ripetitivo e noioso.

    Delegando a Mr Askme queste mansioni, abbiamo potuto dare maggiore responsabilità a ogni nostro collaboratore, valorizzarlo e anche sfruttare meglio le sue capacità. Il risultato? Dipendenti più contenti e risultati migliori!


    5. Clienti felici e sorridenti

    Dulcis in fundo, chi ci guadagna davvero da questo nostro investimento sono i clienti. Mr Askme è una macchina, e quindi è più veloce, performante e scattante di un essere umano.

    Certo, non può sostituirsi a noi per questioni delicate e strategiche, ma dà ai clienti risposte immediate e con un tono empatico che li fa sentire accolti. Inoltre, offre loro informazioni importanti nel processo decisionale e li aiuta a sentirsi sempre più vicini al risultato che vogliono raggiungere.


    Ora hai capito perché non possiamo più separarci dal nostro piccolo Mr Askme?

    Se vuoi conoscerlo di persona e sapere come averne uno per il tuo sito o per il tuo e-commerce, contatta i nostri Specialist e valuta la creazione di un avatar su misura delle tue esigenze.

     

    Contatta i nostri Key Account

  • Industria 4.0: Mr Keting è un fornitore certificato

    Industria 4.0: Mr Keting è un fornitore certificato

    Aiutiamo le aziende a digitalizzarsi e da oggi siamo certificati presso il Digital Experience Center come fornitori dell’industria 4.0. Scopri cosa possiamo fare per le aziende. 

    Le istituzioni sono attente allo sviluppo industriale del nostro paese e supportano le aziende con finanziamenti e bandi atti ad agevolare la digitalizzazione e il passaggio all’industria 4.0.

    All’interno di questo contesto, Unioncamere Lombardia ha creato la piattaforma Digital Experience Center, uno spazio virtuale dove promuovere il networking tra le aziende che guardano al futuro.

    Il Digital Experience Center ha come obiettivo la crescita e lo sviluppo delle tecnologie secondo il Piano Nazionale Impresa 4.0 e raccoglie un database di fornitori che hanno dimostrato di essere innovativi. Mr Keting fa parte di questi.


    Come siamo diventati fornitori certificati industria 4.0

    Per essere presenti nel database di Unioncamere Lombardia come fornitori certificati 4.0 è necessario aver già realizzato progetti che hanno aiutato le aziende a digitalizzarsi e ad entrare a pieno titolo nell’industria 4.0. Non basta dunque promuoversi come una start-up innovativa, ma bisogna avere a portfolio esempi reali di come il proprio lavoro ha supportato lo sviluppo dell’industria italiana.

    In Mr Keting abbiamo creduto nell’innovazione fin dalla nascita della nostra società e abbiamo dimostrato più e più volte come il nostro supporto alle aziende le possa aiutare a diventare imprese del III millennio, per questo avevamo tutte le carte in regola per diventare fornitori certificati, ma due progetti in particolare ci hanno aiutato ad essere accreditati come fornitori all’interno del Digital Experience Center. Eccoli nel dettaglio.


    Industria 4.0 applicata allo stampaggio metalli

    Negli ultimi anni abbiamo collaborato con TF Lab, azienda di Lumezzane -BS- specializzata nella produzione di stampi per metalli colati. Punto di forza di TF Lab è l’approccio scientifico/matematico: i progettisti interni studiano e analizzano ogni dettaglio del progetto prima di procedere con la progettazione e la produzione dello stampo, limitando il margine di errore e ottimizzando tempi e risorse.

    Oltre alla creazione del nuovo sito web, la TF Lab ci ha chiesto di realizzare un software che permettesse ai clienti di simulare il riempimento delle cavità dello stampo in pressocolata, calda o fredda, con diverse tipologie di leghe.

    Collaborando con Francesco Tonolli, team leader della TF Lab, abbiamo quindi sviluppato una Web Application molto complessa chiamata Virtual Die Casting, con la quale progettisti e stampisti possono ottenere una simulazione del processo di stampa.

    Questa Web App aiuta gli stampisti nella taratura degli impianti di produzione relazionando tra loro oltre 50 parametri per generare un report che evidenzia la fattibilità del progetto e le sue criticità in base al tipo di materiale, di impianto e di attrezzatura utilizzata in produzione.

    La Virtual Die Casting è accessibile sia tramite l’acquisto di un ticket, che in abbonamento, e l’intero servizio è integrato in un e-commerce dove i clienti possono acquistare in autonomia il pacchetto più adatto alle loro esigenze.


    Industria 4.0 applicata alle trafilatrici industriali

    Il secondo progetto che ci ha permesso di essere riconosciuti come fornitori certificati industria 4.0 è il software sviluppato per la Pan Chemicals Spa. L’azienda, con sede a Rogno, in provincia di Bergamo, produce lubrificanti per trafilatura del ferro e ha sviluppato linee di lubrificanti a secco, a umido, per filo non ferroso, ma anche prodotti ecologici secondo le Normative Ambientali Internazionali e prodotti dedicati alla zincatura a caldo.

    Il software che abbiamo creato analizza e ottimizza la resa delle trafilatrici industriali per la lavorazione del ferro, verificando in fase preventiva l’effetto dei diversi lubrificanti sull’ottimizzazione della produzione. Questa Web Application è disponibile sia per desktop che per iOS e Android, così da poter essere scaricata dai clienti sul proprio smartphone ed essere consultata in ogni momento.


    I vantaggi delle Web App per le industrie

    Queste Web App hanno permesso alle aziende, e anche ai loro clienti, di fare un enorme passo avanti nella gestione dei progetti. Attraverso software dedicati, infatti, si ottengono vantaggi in termini di:

    • Velocità dei processi di verifica e delle analisi preventive
    • Ottimizzazione dei tempi di test
    • Riduzione del margine d’errore
    • Snellimento dei contatti tra la produzione e gli studi tecnici
    • Creazione di uno storico dei progetti

    Inoltre, si genera un circolo virtuoso di miglioramento continuo, che vede nella Web App il primo step verso un processo di digitalizzazione che rende le aziende imprese 4.0 a tutti gli effetti.


    Dai QR Code dinamici alle integrazioni con le stampanti industriali

    I due progetti appena descritti sono gli esempi più lampanti di come possiamo aiutare le aziende a diventare imprese 4.0, ma non sono gli unici. Oltre alle Web App, il nostro team tecnico è in grado di creare tutta una serie di integrazioni tra gestionali e stampatrici industriali per velocizzare il passaggio dagli uffici tecnici ai reparti di produzione, generatori di QR dinamici utili per recuperare con un click la documentazione relativa a singoli lotti, nonché progetti mirati per la promozione aziendale sul territorio internazionale – per saperne di più sui nostri progetti di internazionalizzazione clicca qui

    La nostra preparazione tecnica, unita allo spirito innovativo e alla voglia di trovare sempre soluzioni più efficienti ci ha così reso un punto di riferimento per le aziende che vogliono digitalizzarsi e, grazie al database Digital Experience Center, sarà ancora più facile creare momenti di scambio costruttivi tra noi e le imprese, per sviluppare software e integrazioni sempre più all’avanguardia.


    Hai un’idea per ottimizzare i tuoi processi produttivi e cerchi un partner tecnologico per svilupparla? Presentaci il tuo progetto e saremo lieti di offrirti il supporto di cui hai bisogno.

     

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  • Analisi sito web: perché è importante e come farla

    Analisi sito web: perché è importante e come farla

    Alla base di una strategia di web marketing che funziona c’è l’analisi del proprio sito web e di quello della concorrenza.

    Vediamo insieme come farla al meglio.

     

    L’analisi del tuo sito web e della presenza on line dei tuoi concorrenti è fondamentale per pianificare una strategia di marketing e lo diventa ancora di più quando decidi di riorganizzare la tua immagine in Rete.

    Solo attraverso un quadro generale del mercato è infatti possibile capire dove muoverti per dimostrare il tuo valore e ottenere attenzione e fiducia da parte dei clienti.

    Vediamo insieme gli step da seguire per analizzare il tuo sito web e gettare le basi del tuo successo online.


    Definisci l’obiettivo dell’analisi

    Prima di iniziare un’analisi, è importante aver chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere. Molte aziende hanno come obiettivo trovare nuovi clienti, ma quando si parla di strategia di marketing anche il miglioramento della propria posizione sul mercato può essere un traguardo da raggiungere, così come il diventare un punto di riferimento per il proprio settore, consolidare il legame con i propri clienti attraverso un blog o ottenere maggiore visibilità sui Social Network per poi far confluire gli utenti sulle pagine del sito.

    Prima di iniziare a investire in strategie per rifare il tuo sito web, fermati a riflettere su quali sono gli aspetti più importanti per la tua attività e mantienili bene in mente per tutte le azioni che andrai ad attuare.

    Solo così potrai valutare i risultati raggiunti e capire se il tuo investimento ha portato a dei traguardi.


    Raccogli dati di mercato

    Dopo aver definito l’obiettivo da raggiungere è necessario avere una visione d’insieme del mercato in cui si opera per capire come si muove la concorrenza, quali sono le strategie che ha adottato e le leve che utilizza per raggiungere i propri obiettivi.

    In questa fase è necessario raccogliere dati di mercato provenienti da diverse fonti, non solo dai siti web di concorrenti.

    Giornali di settore, indagini di mercato, fiere ed eventi sono una miniera di informazioni che possono aiutarti a capire il tuo campo da gioco e a muoverti con maggiore consapevolezza quando dovrai definire le pagine del tuo nuovo sito web.


    Valuta la struttura attuale del tuo sito web

    Come è organizzata l’attuale presenza on line della tua azienda?

    Il sito web rispetta le regole di usabilità e i Core Web Vitals indicati da Google?

    Le immagini e gli aspetti grafici sono ottimizzati per rendere il sito facile da navigare?

    Durante l’analisi del sito attuale è necessario mettersi nei panni della buyer persona per individuare lacune e punti di forza in modo critico, senza farsi influenzare dal proprio gusto personale, ma attenendosi agli aspetti che sono funzionali per i potenziali clienti.

    «Scegliere di delegare l’analisi del sito web ad un’agenzia di comunicazione aiuta ad avere un approccio più oggettivo e analizzare aspetti tecnici, grafici e testuali in modo più neutrale».

    Mr Diego Grassi

    Technical Specialist, Mr Keting


    Analizza i dati raccolti

    Dopo aver raccolto tutti i dati, è necessario fermarsi un attimo per confrontarli e analizzare la situazione nel suo insieme.

    In questa fase potrebbe essere utile utilizzare schemi di analisi di marketing, come il modello SWOT, le analisi RFM e l’analisi SEO, che ridanno una rappresentazione schematica, chiara e riassuntiva della situazione di mercato in generale, non solo del posizionamento del sito web.

    Sfrutta le competenze del tuo reparto marketing e dell’agenzia di comunicazione che ti affianca nella riorganizzazione della tua immagine in Rete per analizzare i dati raccolti: attraverso un’attività di squadra potrai avere sia il punto di vista interno alla tua azienda che un punto di vista esterno, e fare scelte ancor più realistiche ed efficaci.


    Pianifica la strategia di marketing

    Alla fine dell’analisi è possibile passare alla fase operativa, ovvero la scelta delle attività di marketing più idonee per raggiungere i propri obiettivi tra cui anche il rifacimento del sito web.

    L’analisi dovrà guidare sia la scelta degli strumenti su cui lavorare, sia la successiva analisi dei risultati, per capire se gli investimenti fatti stanno portando i risultati sperati.

    Vuoi analizzare il tuo posizionamento e il tuo mercato per attuare strategie di marketing che funzionano?

    Affidati ai nostri professionisti e fatti aiutare nelle fasi di raccolta dati, analisi e pianificazione.


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