Il rebranding definisce non solo l’aspetto visivo di un brand, ma anche la sua capacità di evolversi nel tempo.
Loghi, palette, linguaggio e posizionamento diventano elementi chiave per comunicare cambiamento e innovazione.
Scegliere di rinnovarsi significa adattarsi al contesto, restando coerenti e riconoscibili senza perdere la propria personalità.
Cos’è il rebranding?
Il rebranding è il processo con cui un marchio ridefinisce la propria identità per adattarsi a nuove esigenze di mercato, a cambiamenti nei consumi o a trasformazioni interne.
Non significa solo cambiare logo o colori: è un percorso più ampio che coinvolge l’intero sistema di comunicazione.
Dalla grafica al tone of voice, dal posizionamento competitivo al linguaggio sui diversi canali, ogni elemento deve trasmettere coerenza e riconoscibilità.
È una trasformazione che nasce da un’analisi strategica accurata, basata su obiettivi, valori e percezione dei consumatori.
Un rebranding ben fatto permette di rafforzare la reputazione, consolidare la fiducia dei clienti storici e conquistare nuovi target.
L’obiettivo finale è creare linee guida chiare che diano al brand un’immagine distintiva e capace di restare competitiva nel tempo.

Quando un rebranding diventa necessario
Non esistono regole fisse, ma ci sono segnali chiari che indicano quando un brand deve ripensare la propria identità.
Un calo di rilevanza presso il pubblico giovane, l’arrivo di nuovi competitor aggressivi, un cambiamento nel core business o una crisi di reputazione possono rendere indispensabile un aggiornamento dell’immagine.
Rebranding Pepsi: una nuova era ha inizio
Nel marzo 2023, in occasione del suo 125° anniversario, Pepsi ha svelato un logo completamente rinnovato, inaugurando ufficialmente una nuova era del brand.
Il design mantiene i colori iconici rosso, bianco e blu, ma introduce elementi inediti: la scritta “Pepsi” torna al centro del Globe e le tonalità diventano più vibranti ed elettriche, arricchite da un contorno nero che ne esalta il carattere.
A firmare il nuovo look è il team interno di Pepsi, con il supporto di diverse agenzie creative.
Il risultato unisce tradizione e innovazione: da un lato riprende loghi storici del brand (1950-1997), dall’altro introduce un font bold e maiuscolo insieme a due nuove varianti cromatiche per le lattine — blu elettrico e nero, quest’ultimo dedicato alla linea Zero Sugar.
Il logo non è pensato solo per le lattine: la sua struttura permette di integrarlo facilmente nei materiali pubblicitari, persino sovrapponendolo a immagini di cibi o bevande, creando un legame immediato con i momenti di consumo.

Un secolo di evoluzione
Dal 1898 a oggi, il logo Pepsi ha attraversato numerose trasformazioni, riflettendo i cambiamenti culturali e le esigenze del mercato.
Le prime versioni richiamavano volutamente lo stile di Coca-Cola, con la scritta “Pepsi-Cola” in corsivo rosso. Negli anni ’50 nasce invece il “Pepsi Globe”, inizialmente disegnato su un tappo di bottiglia, con i tre colori che ancora oggi caratterizzano il brand. Nel 1962 la parola “Cola” scompare, e il font si fa più audace, segnando l’inizio di una comunicazione rivolta ai giovani.
Nel 1973 il tappo lascia spazio a un logo più essenziale, con il Globe piatto e la scritta centrale: un design che diventerà un’icona. Tra gli anni ’90 e i primi Duemila il marchio sperimenta effetti tridimensionali e dettagli grafici complessi, in linea con i trend visivi dell’epoca. Il 2008 segna una rottura: il logo viene semplificato, con il wordmark in minuscolo e un Globe meno simmetrico.
Ora, dopo 14 anni, Pepsi torna a una versione più forte e riconoscibile, che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.
Il nuovo logo omaggia il passato ma guarda al futuro
Dopo 14 anni dall’ultimo restyling, Pepsi torna con un’immagine che combina memoria storica e visione contemporanea.
Il ritorno della scritta al centro del Globe ricorda l’iconico design del 1973, ma con un look più deciso e moderno. Il nuovo font custom, maiuscolo e audace, comunica forza e autorevolezza, mentre l’uso del nero sottolinea la centralità della gamma Zero Sugar.
L’“electric blue”, invece, rende l’immagine più luminosa e facilmente riconoscibile in ogni contesto.
Il rollout del logo è iniziato in Nord America nell’autunno 2023 e si estenderà a livello globale nel 2024, comparendo su lattine, merchandising, punti vendita e canali digitali.
Con questa evoluzione, Pepsi dimostra di non inseguire semplicemente un trend estetico, ma di voler consolidare una strategia che intreccia passato e futuro, tradizione e innovazione, dialogando con generazioni diverse senza perdere la propria identità.

Pepsi: l’esempio perfetto di come fare rebranding
Il rebranding di Pepsi è l’esempio perfetto di un brand che ha saputo ascoltare le esigenze dei consumatori, accoglierle e modificare la propria identità nel rispetto della storia aziendale.
Con il logo 2023, infatti, Pepsi collega passato e futuro. Una scelta davvero audace che però ha assicurato al brand risultati di successo: i consumatori, infatti, hanno espresso grande apprezzamento sui canali social.